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Il ritorno della Lontra: nel Lazio è risalita dal mare

In estate si chiude il monitoraggio nazionale del WWF. Rispetto al precedente, risalente agli anni 80, i dati sono incoraggianti.

Non ci sono soltanto le nutrie a popolare i corsi d’acqua della regione. Anche le lontre stanno progressivamente recuperando terreno. Attualmente si stima che in Italia ci siano tra gli 800 ed i 1000 esemplari. La gran parte della popolazione si concentra nel Sud. Ma anche nel Lazio si cominciano a vedere.

Il piano di conservazione

Nel 2022 un nuovo nucleo di lontre è stato avvistato sul fiume Garigliano, nella provincia ciociara. Ma non è l’unico. Il WWF Italia ha infatti avviato un monitoraggio, a circa 40 anni dal precedente censimento, per verificare la diffusione del mustelide in tutta la penisola. Con un’attenzione particolare rivolta alle regioni dove era praticamente estinto, nel Nord ed al Centro. Ad oltre 10 anni dal varo del "Piano di conservazione per la Lontra" (Paclo) curato dall'ISPRA, è arrivato il momento di vedere se gli sforzi fatti abbiano sortito un buon risultato.

Perchè erano quasi estinte

Sparita dalla regione per le stesse ragioni - caccia, inquinamento e perdita dell'habitat- che ne avevano decretato l'estinzione in buona parte della Penisola, la lontra ha dimostrato un'ottima resilienza. L'obiettivo del Piano dell'Ispra, risalente al 2011, era di portare ad un livello meno preoccupante il rischio di vulnerabilità della specie. All'epoca se ne stimavano 200-220 esemplari. Se l'ipotesi del WWF dovesse venire confermata, in poco più di dieci anni sarebbero quadruplicate. Il monitoraggio che si conclude in estate potrà fornire delle risposte al riguardo.

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Le lontre nel Lazio

“In quanto alla presenza nel Lazio, in numero più evidente rispetto alle altre regioni monitorate  è molto probabile che non sia conseguenza dell’espansione della popolazione residente nel Meridione, ma che si sia trattato di un arrivo dal mare” ha fatto sapere il WWF Italia. Non sarebbe neppure un caso troppo isolato. Un aspetto da non trascurare, nel ritorno di questo mammifero, è legato al modo in cui si sta ripresentando.

In arrivo dal mare

La lontra (Lutra lutra) “utilizza anche il mare per spostarsi. Sono sempre più frequenti infatti le segnalazioni di esemplari che sostano nei porti o nuotano vicino le spiagge – ha spiegato il WWF Italia – Tale consuetudine rappresenta quindi un potenziale canale di occupazione di nuovi territori”. Del resto, per garantire il ritorno della specie, l'Ispra nel suo piano aveva suggerito azioni per ridurre la mortalità di fattori antropogenici ma anche di lavorare per “assicurare la disponibilità e la connettività dell’habitat acquatico e ripariale”. Nel sud del Lazio ha funzionato. Nel resto della regione sarà il monitoraggio a fornire informazioni più dettagliate.

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