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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Coronavirus, 366 positivi nelle scuole del Lazio. Chiude a Roma il liceo Avogadro

L'appello della preside: "In classe distanti e fuori a feste e aperitivi. La situazione così è insostenibile"

Tutti a casa per una settimana di didattica a distanza. Dopo il Russell e il Manara, un'altra scuola di Roma chiude per covid. Dal 5 al 9 ottobre al liceo scientifico Avogadro le lezioni si terranno on line. Sono infatti risultati più casi di coronavirus all'interno della scuola. L'indagine epidemiologica è ancora in corso. Le attività didattiche saranno sospese in tutte e tre le sedi dello storico istituto nel quartiere Coppedè e Trieste Salario, via Cirenaica, via Novara e via Brenta. La notizia della chiusura per effettuare le necessarie operazioni di sanificazione è stata comunicata tramite una circolare sul sito della scuola. 

Liceo Manara chiuso per covid

"La Direzione aziendale del servizio di Igiene e Prevenzione a seguito dei casi positivi riscontrati in una classe del liceo Avogadro ha deciso di attuare la sorveglianza epidemiologica. Pertanto a partire da lunedì 5 Ottobre per una settimana le classi svolgeranno la Didattica a distanza". Da oggi gli studenti "effettueranno il tampone presso il Drive in del Santa Maria della Pietà, in via Eugenio di Mattei". Mentre nei giorni successivi le famiglie degli studenti che sono stati a contatto degli alunni risultati positivi dovranno "comunicare tempestivamente l'eventuale insorgenza di sintomi evocativi per infezione Covid direttamente alle centrali Covid del distretto di residenza e a questo liceo"

L'appello della preside agli studenti

A rivolgersi poi direttamente agli studenti con un appello scritto sempre sul sito della scuola è la preside Stefania Senni. "Nelle scuole stiamo vivendo una situazione che ha dell'assurdo. Da un lato all'interno degli edifici scolastici, nelle classi, mettiamo in atto il protocollo di sicurezza fra enormi difficoltà: spazi inadeguati, aule sottodimensionate, mancanza di banchi monoposto che forse arriveranno a fine ottobre; dall'altra all'esterno delle scuole gli adolescenti si frequentano al chiuso e all'aperto (feste dei 18 anni, aperitivi ed altro) senza rispettare le regole di sicurezza e i contagi si moltiplicano. È una situazione insostenibile.

Desidero fare un appello ai nostri ragazzi, perché riflettano sul fatto che l’emergenza non è finita e che il loro comportamento in questo momento può fare la differenza. Dove è andato a finire il sentimento di solidarietà che caratterizza le giovani generazioni? E’ proprio così difficile rinunciare ad una festa per il bene della collettività?"

D'Amato: "Scuola non è motore dell'epidemia"

Per quanto riguarda i contagi nelle scuole dalla riapertura, avvenuta per gran parte degli istituti lo scorso 14 settembre, sono 336 i casi positivi fin'ora riscontrati, con 296 interventi nei plessi. "La gran parte sono positività singole e abbiamo avuto anche alcuni focolai, come al liceo Russel e al liceo Orazio di Roma" ha detto a Sky TG24 l'assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D'Amato. "Oltre l'89% sono studenti e la gran parte sono contagi con link extrascolastico, quindi in situazioni di aggregazione o familiari, contesti portati da fuori dentro la scuola. Fino ad ora la scuola non è il motore dell'epidemia". Da domani nelle scuole partiranno i test rapidi salivari. 


 

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