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Dopo 25 anni chiude la libreria Odradek: “Non c’è ricambio generazionale tra lettori”

I titolari spiegano le ragioni della scelta, legata al calo dei clienti: "Dobbiamo dare retta ai numeri"

Un’altra storica libreria della Capitale sta per abbassare la saracinesca. Questa volta, un destino sempre più comune alle attività ancora impegnate nel settore, ad annunciare l’imminente addio sono Katia e Davide, i titolari di Odradek.

I numeri che condannano la libreria

La data è stata già fissata ed è quella che coincide con la fine delle festività natalizie. Il motivo è stato chiarito in un lungo post di commiato che, i proprietari della libreria, hanno indealmente rivolto a quanti, in questo quarto di secolo, hanno varcato la soglia d’ingresso del civico 57 di via dei Banchi Vecchi . “Quest’anno è stato il tracollo, con incassi giornalieri sotto i 300 euro. I numeri di questo 2022 sono implacabili: 9000 euro di incassi mensili in Libreria equivalgono a 2700 euro di guadagni (il 30% di media è il guadagno sui libri). Con 2000 euro di affitto non rimane nulla. In agosto abbiamo incassato 4000 euro contro i 6500 dell’anno precedente, a settembre incassiamo 6500 euro contro i 10700 del 2021”.

Conti alla mano, il declino economico appare evidente. E costante visto che, hanno speigato Katia e Davide, “tutti i mesi registriamo un calo del fatturato di 2000 euro. E siamo stati anche aiutati. Le istituzioni nazionali con i contributi alle Biblioteche per l’acquisto nelle librerie indipendenti, la Regione Lazio con i bonus per progetti culturali a decine di librerie, più il sostegno di privati cittadini che ci hanno permesso di pagare ricevute bancarie di 10000 euro nel mese di agosto, questi contributi non sono stati sufficienti a invertire la tendenza”. 

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L'assenza di ricambio tra i lettori

Il tracollo economico è un effetto però di un fenomeno tutt’altro che contingente. Ed è caratterizzato dalla diffusione delle tecnologie digitali, sia sul versante del prodotto che su quello della distribuzione. Un dazio che viene pagato dalle librerie, ma non solo. “Le forme della lettura cambiano velocemente e con loro anche i costumi e gli atteggiamenti nella vita quotidiana – hanno commentato i titolari di Odradrek, commentando che al riguardo “le edicole, per esempio, sono diventate purtroppo una entità democratica ed economica sempre più marginale nella vita di tutti i giorni”.

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Nello specifico il problema della libreria è che il numero di clienti è costantemente calato, perché “Muoiono anziani e accaniti lettori e non c’è il ricambio. Le nuove generazioni non vivono più nella “civiltà della carta”. Ed il risultato è che le librerie, in particolare quelle che fanno parte dei circuiti indipendenti, hanno sempre meno margini per poter lottare contro la crisi del settore. Pertanto, con l’intenzione di “evitare di rimanere incastrati nei debiti” e d’altra parte “con il cuore in mano” i due titolari di Odradek hanno deciso che dal 7 gennaio non rialzeranno la saracinesca. Dal 27 dicembre al 6 gennaio, pertanto, hanno annunciato una “svendita totale”.

“Dopo 25 anni chiude i battenti la libreria Odradek, un'esperienza indipendente vitale e accogliente, un luogo di cultura ricco di iniziative, presentazioni e incontri, un punto di riferimento denso di relazioni, umanità e profondità nel centro turistizzato della città – ha commentato l’assessore capitolino alla città dei 15 minuti Andrea Catarci – Mancherà a chiunque ci abbia messo piede almeno una volta, in particolare a chi in tutto questo tempo ha visto e sostenuto gli sforzi di Davide e Katia, amici da una vita”.
 

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