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Lettera - appello di 118 docenti IIS Piaget-Diaz Roma per il non ritorno in presenza

Siamo un gruppo di 118 docenti dell'Istituto di Istruzione Superiore Piaget -Diaz (ad indirizzo Professionale) di Roma con 4 sedi nell'area Sud- Est della città. Abbiamo redatto e sottoscritto un documento nel quale vengono espressi il nostro punto di vista e la nostra contrarietà al rientro in presenza nelle scuole il giorno 11 gennaio 2021, auspicando il proseguimento della Didattica a Distanza. Vogliamo con questo scritto mettere anche in evidenza il grande e proficuo lavoro effettuato in DAD sia dagli insegnanti, che dagli alunni sino a questo momento. Saremmo lieti se poteste pubblicare tale lettera-appello.Cordiali Saluti.Prof.ssa Maria Sestito (IIS PIAGET-DIAZ-ROMA)

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

LETTERA – APPELLO DI 118 DOCENTI DELL’IIIS PIAGET-DIAZ DI ROMA. Rientrare in presenza il giorno 11 gennaio non significa ritornare alla normalità. Noi Docenti dell’istituto IIS PIAGET DIAZ di Roma, in merito alla necessità di una riorganizzazione delle attività didattiche in presenza a partire dal giorno 11 gennaio 2021, sulla base delle più recenti disposizioni, riteniamo necessario esprimere la nostra posizione a riguardo. I tempi, le modalità e la sostanza dei provvedimenti imposti compromettono gli scopi della nostra professione, del servizio che l'istituzione scolastica è tenuta ad erogare, senza peraltro offrire tutele sostanziali al benessere e alla salute dell'intera comunità. Rientrare in presenza il giorno 11 gennaio non significa ritornare alla normalità, semplicemente perché non stiamo vivendo una situazione normale. Siamo persuasi che la Scuola sia una istituzione fondante, proprio per questo libera da vincoli di carattere politico, regolata da principi etici codificati e condivisi. Siamo persuasi che la Scuola debba sincerarsi in ogni momento di favorire la crescita e il benessere dei Ragazzi che la frequentano, le modalità nella somministrazione delle proposte culturali, l’ambiente, il ristoro fisico devono valorizzare e non mortificare il sacrificio e lo sforzo della formazione e della crescita degli adolescenti. Siamo persuasi, infine, che sia necessario prestare la massima attenzione alle famiglie che ci affidano ogni giorno il più prezioso e delicato dei loro beni. Dal 6 marzo 2020, consapevoli che la nostra popolazione scolastica, molto eterogenea per estrazione sociale, provenienza culturale e geografica, avrebbe incontrato difficoltà a misurarsi con i problemi legati alla didattica a distanza e alla sospensione delle attività in presenza, abbiamo profuso il massimo impegno possibile a garantire non solo la prosecuzione della didattica, ma anche il necessario sostegno ai nostri alunni, adolescenti impauriti e spaesati al cospetto di un così catastrofico evento, con l'obiettivo di raggiungerli e coinvolgerli nella partecipazione al dialogo educativo. Il tempo dedicato a ripensare l'attività consueta alla luce delle nuove modalità è stato illimitato ed ha costituito una gigantesca avventura, in cui si sono spese professionalità consolidate, entusiasmo e tenacia senza misura. Durante la modalità a distanza la scuola ha avuto la possibilità di offrire una didattica diversa, più agile e moderna non solo negli strumenti ma anche nei contenuti. I nostri Ragazzi hanno compreso questo sforzo che veniva fatto per loro con una intensità che probabilmente non si aspettavano. Siamo entrati nelle loro case, e loro nelle nostre: la scuola nella didattica a distanza paradossalmente ci ha avvicinato, in emergenza non erano soli e lo hanno capito. Durante l’estate si è spinto molto per l’apertura delle scuole in presenza, con l’avvicendarsi di disposizioni via via più permissive, il passaggio dal metro e mezzo di distanza al metro tra le rime buccali, consentendo ai ragazzi di stare sei ore in aula senza indossare alcun DPI, e rimettendo ai DS ogni previsione in merito. La motivazione addotta era, oltre alla inefficacia della DAD, la necessità di socializzazione degli alunni. Alla ripresa delle lezioni in presenza in settembre, una prima prova di sfacelo didattico: esserci fisicamente non basta. La DDI sì che si è mostrata inefficace e spesso anche impraticabile con i mezzi a disposizione della scuola: la didattica in presenza segue logiche diverse da quella a distanza, ed entrambe hanno rivelato la loro efficacia, mentre l’ibrido della DDI disconosce le peculiarità dell’una e dell’altra. Con l’aggravante che ii 50% dei compagni a casa, se la classe non è provvista di LIM, seguono il docente collegato con un PC o un tablet! Soprattutto per le prime classi in queste condizioni, è complesso realizzare un clima di socializzazione e di conoscenza reciproca, indispensabili per trasformare un elenco di adolescenti scritti su un registro in un vero “gruppo-classe”. Restare seduti a un metro di distanza, con la mascherina, che il nostro lungimirante DS aveva previsto come obbligatoria fin da subito, di fronte al docente a sua volta dotato di mascherina, senza possibilità di muoversi per non superare il famigerato metro di distanza, non favorisce certo le relazioni interpersonali. Le finestre necessariamente aperte con qualsiasi temperatura sono incompatibili con una situazione di benessere in aula. Il pensiero critico certo non trova giovamento in queste condizioni, la socialità neppure. La nuova organizzazione prevede inoltre il termine delle attività didattiche alle ore 15,50: anche ammettendo che i trasporti pubblici a Roma si ritengano efficienti e sufficienti nella situazione attuale, ciò avrà impatto pesantissimo sulla vita personale degli studenti, che non avranno tempo per lo studio individuale e per le loro famiglie che saranno travolte da continui cambiamenti dovuti alla necessità di rotazione degli alunni frequentanti. Gli istituti scolastici superiori non sono provvisti di servizi di mensa, molti, neanche di un punto di ristoro e, anche ammesso che ciascuno si organizzi individualmente, è comunque proprio il momento in cui gli Alunni consumano il cibo che espone maggiormente a rischio di contagio. La posta in gioco appare molto elevata sotto profili diversi e riteniamo pertanto necessario che le Istituzioni preposte siano impegnate a valutare l’opportunità di riprendere le attività in presenza solo quando si potrà effettivamente godere dei vantaggi delle stesse. Fino ad allora l’unica soluzione seria ed efficace è la DAD - Didattica-A-Distanza. Roma 5 gennaio 2021 Docenti firmatari: Arenaccio Sarah Azzarito Angela Battistelli Cristina Biancardi Monica Blasi Patrizio Boffa Daniela Borghese Valentina Bressi Giulia Buldini Alessandra Canneto Salvatore Cappelli Maria Rosaria Carcea Giuseppe Carella Donatella Carestini Marina Catalano Manfredi Cervellera Loreta Cervelloni Claudia Chiara Letizia Cioppa Antonella Ciucciarelli Antonietta Clucher Mercedes Cola Barbara Colavita Chiara Coluccia Raffaella Coricciati Maria Assunta Coscia Maria Emanuela Costa Mariella D'Aquino Lucia D’Amico Egidio D’Egidio Letizia De Vita Pasqualina Delfini Enrico Della Corte Arturo Demartis Francesca Di Berardino Vera Di Girolamo Franca Di Marco Maria Teresa Diana Stefania Fabi Stefano Faggiano Carmen Farnesi Catia Fionelli Valentina Fiore Giovanni Gagliardi Carmela Gambinossi Irene Gigli Antonella Infante Raffaella Intraguglielmo Carmela Liani Valentina Lo Giudice Rossella Lucozzi Paola Mammarella Mario Mancini Mario Pio Marcianò Enza Margottini Marco Marigliani Maria Regina Marinucci Adriana Mastroberardino Loredana Matarrese Paola Mazzuca Anna Miele Raffaele Montaniero Claudio Moro Donatella Mura Nadia Nelli Roberta Nicoletti Pierluigi Pandolfi Nicoletta Parigiani Simonetta Parisi Lisa Peis Alessandra Perazzelli Franca Perrone Francesco Persia Sabrina Petitti Claudia Piccione Elena Piccolo Pietro Pintauro Aniello Poli Roberta Pomponio Claudia Poppa Concetta Potenti Maria Cristina Primerano Micol Quagliano Giuseppina Riso Antonio Ruggeri Rosanna Russillo Gerardo Saccoia Patrizia Sagona Rosa Salvini Antonella Sbardella Silvia Scalzo Paola Scalzo Franca Serra Grazia Sestito Maria Simonetta Teresa Spiezio Rocco Manuel Spinedi Assunta Spinelli Francalanci Anna Spirito Paola Sbatino Antonio Straticò Claudio Susla Olha Taliani Martina Testa Piero Tozzi Romolo Vacca Giovanni Vasovino Maria Vatrano Giuseppina Venditti Anna Maria Viola Maria Viola Teresa Vitolo Giuseppina Vozella Eleonora Zanghi Annamaria Zavani Elisa

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