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Lazio a rischio zona gialla

Coronavirus: aumentano i contagi, D'Amato: "A Capodanno Lazio potrebbe essere zona gialla"

Le parole dell'assessore al giornale Radio Radio che rassicura invece sul Natale: "Nessun rischio"

Aumentano i contagi da Coronavirus e si riaffaccia prepotente lo spettro della zona gialla. A confermarlo ai microfoni del giornale Radio Rai l'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato: "A Natale il Lazio non rischia il giallo, ma probabilmente verso il Capodanno potremmo anche andare in zona gialla", le parole del titolare della delega alla Sanità della Giunta di via della Pisana che aggiunge: "Bisogna mantenere sempre alta l'attenzione. Abbiamo un vantaggio da difendere e non dobbiamo far calare le misure di precauzione".

Alessio D'Amato che ha poi espresso il suo punto di vista anche sull'annullamento del concerto di Capodanno annunciato dal Campidoglio: "L'annullamento dei concertoni è una misura proporzionale all'andamento della curva. Omicron ci sta dicendo che può avere delle impennate repentine anche in pochi giorni. Noi stiamo monitorando, è ovvio che se muta lo scenario devono mutare anche le misure di contenimento".

Dunque nessuna zona gialla a Natale e Santo Stefano ma, come già paventato in passato, da dopo il 26 dicembre, con cenoni e feste della notte di San Silvestro che potrebbero dare il via ad una nuova ondata di contagi da Covid19 nella Capitale e nel resto del Lazio. Zona gialla che non comporta la chiusura in casa, bensì un obbligo di mascherina all'aperto, come già attuato con una ordinanza firmata dal sindaco Gualtieri per le aree del Centro Storico dell'Urbe, e limitazioni negli accessi nei locali e soprattutto in ristoranti, pizzerie a tavole calde dove si tornerebbe ad un massimo di 4 commensali per tavolo. 

Aumento dei contagi che nella giornata di giovedì 16 dicembre ha visto un incremento dei casi positivi al Coronavirus a Roma ed in tutto il territorio regionale. Nel consueto bollettino diffuso dalle Asl regionali sono infatti stati oltre 2000 i casi nel Lazio e più di 1000 a Roma città. Aumenti che hanno riguardano la Capitale (+162), i Comuni della provincia (+363) ed i capoluoghi di provincia (+305). Nel complesso alla data di ieri si sino registrati 1164 i casi positivi al Covid19 a Roma città, 773 in provincia e 715 nel resto del territorio regionale con 2652 casi positivi alla SarsCov2 nel Lazio. 

Gli indicatori per entrare in zona gialla

Dati e numeri che non fanno dormire sonni tranquilli. I tre indicatori che portano una regione in zona gialla, ricordiamo, sono l'incidenza dei contagi ogni 100mila abitanti uguale o superiore a 50 casi, il tasso di occupazione dei reparti ordinari dell'area medica negli ospedali sopra il 15% e il tasso di occupazione delle terapie intensive al di sopra del 10%.

"Il valore RT a 1.01 rispetto a 1.06 della scorsa settimana - le parole dell'assessore D'Amato nel bollettino dei nuovi contagi diffuso il 16 dicembre -. L'incidenza a 200 per 100mila abitanti rispetto a 190 della settimana scorsa. Cala l'occupazione dei posti letti in area medica".

Da qui l'importanza della corsa al vaccino con numeri record anche nella giornata di giovedì: "Ieri sono state somministrate 61.800 dosi di vaccino e di queste oltre 4.500 sono le prime dosi, un risultato importante. Dobbiamo rapidamente alzare l’argine contro la variante Omicron - comunica sempre in una nota l'assessore D'Amato -. Nel Lazio il 30% degli adulti ha eseguito la dose booster e attendiamo indicazioni nazionali per la fascia 12-17 anni che attualmente non è reclutabile per il richiamo. In totale sono state superate 1,4 milioni di dosi booster e complessivamente 10,3 milioni di somministrazioni totali. La campagna pediatrica ha avuto un buon inizio e confidiamo nel lavoro dei pediatri e nella grande attenzione delle famiglie della nostra regione. Abbiamo un vantaggio da difendere e non dobbiamo abbassare la guardia, il dato che proviene da New York di casi raddoppiati in tre giorni è un elemento da tenere in forte considerazione, peraltro uno dei tre casi di variante Omicron rilevati ieri proveniva proprio dagli Stati Uniti. L’effetto raddoppio potrebbe portare a repentini cambi di scenario". 

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