Lazio in zona gialla: da oggi riaprono ristoranti a pranzo e a cena, musei, teatri e cinema
Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti: "Abbiamo lottato per questo e siamo la Regione italiana che è rimasta per più tempo in giallo"
Il Lazio cambia colore e, da oggi lunedì 26 aprile, torna in zona gialla. A Roma e nel resto della regione riapriranno diverse attività, tra tutti i ristoranti che tornano a riaccogliere i clienti - seppur all'aperto - a pranzo e a cena, ricordando sempre che il coprifuoco, almeno per ora, resterà fino alle 22 come prevede il nuovo Decreto firmato da Mario Draghi. Novità anche per i bar che sì, apriranno, ma non potranno servire il caffè al banco se sprovvisti di spazio esterno, con tanto di polemica da parte delle associazioni di categoria.
Con il Lazio zona gialla riaprono anche musei, teatri, cinema e spettacoli all'aperto e al chiuso (con capienza limitata); ripartono gli sport di contatto all’aperto, come il calcetto, e le scuole di ogni ordine e grado riprendono con la didattica in presenza al 100% (come anche in zona arancione).
Lazio in zona gialla, cosa si può fare e cosa è vietato dal 26 aprile: tutte le regole
Zingaretti: "Usciamo insieme dall'incubo"
E che il Lazio sia "pronto" per la zona gialla lo assicura il Governatore Nicola Zingaretti: "Abbiamo lottato per questo e siamo la Regione italiana che è rimasta per più tempo in giallo. Un record per cui va detto grazie ai cittadini e che ci ha permesso di difendere economia, lavoro, diritto allo studio. Oggi siamo a oltre 1 milione 725 mila vaccini e possiamo arrivare a 100mila somministrazioni al giorno quando ci saranno le dosi".
Zingaretti, in un post su Facebook, sciorina anche i numeri, le cifre messe in campo per arginare la crisi in epoca del Coronavirus: "Sono stati messi in campo 530 milioni di euro di ristori, anche per tante persone e categorie che rischiavano di non avere alcun sostegno; 4,2 milioni per voucher taxi ai docenti di Roma con 3500 docenti aderenti e oltre 5000 corse già effettuate; 3,6 milioni per voucher ncc a disposizione dei docenti del resto del Lazio".
Quindi una battuta sulla scuola dove c'è "massima attenzione": "Sono stati vaccinati tutti i docenti prenotati, continuano i tamponi gratis senza prescrizione per studenti e insegnanti" e - aggiunge - sono stati impegnati anche "52,5 milioni per potenziare il trasporto pubblico dei Comuni. Con la responsabilità di tutti ce la faremo. Usciamo insieme dall'incubo. Apriamo alla vita, al lavoro, allo studio. Non apriamo al Covid. Dipende da noi".
Le linee guida per le riaperture
Cosa cambia dal 26 aprile con il Lazio in zona gialla: le regole
Cosa cambia allora da oggi? Per ora, come detto, il coprifuoco resterà alle 22 (ma non si escludono modifiche nelle prossime settimane). Bar (no al caffè al banco) e ristoranti potranno servire ai tavoli, anche a cena, ma solo all'aperto. Si potrà stare soltanto seduti al tavolo, massimo quattro persone, a meno che non si tratti di conviventi. La distanza è fissata a un metro. Altre novità arrivano da scuole e spostamenti. Dal 26 aprile si torna a fare lezioni in presenza.
Le lezioni "dal vivo", infatti, saranno garantite dal 70% al 100%. Gli universitari, invece, potranno tornare in presenza fino al 31 luglio nelle zone gialle e arancioni. Sarà di nuovo possibile spostarsi da una regione all'altra anche se si tratta di zone rosse o arancioni, ma con la nuova "certificazione verde". Secondo le linee guida del Governo è anche "consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata una volta al giorno, dalle 5 alle 22, a quattro persone oltre a quelle già conviventi nell'abitazione di destinazione. Le persone che si spostano potranno portare con sé i minorenni sui quali esercitino la responsabilità genitoriale e le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi".
Gli sport, invece, hanno ancora dei paletti. All'aperto però si potrà fare, anche il calcetto. Via libera anche a musei (qui le informazioni sugli spettacoli e i biglietti), cinema, teatri, sale concerto e live club a patto che ci siano posti a sedere preassegnati e che sia garantita la distanza di un metro l'uno dall'altro. La capienza massima consentita è del 50% di quella massima e comunque non superiore a 500 spettatori al chiuso e 1.000 all'aperto.