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Lazio verso zona bianca da metà giugno, Zingaretti: "La nostra è una comunità responsabile"

L'assessore Alessio D'Amato, nel bollettino al termine della videoconferenza della task-force regionale Covid-19 del 3 giugno: "Nel Lazio incidenza e Rt sono da zona bianca"

"Nel Lazio incidenza e Rt sono da zona bianca". L'assessore Alessio D'Amato, nel bollettino al termine della videoconferenza della task-force regionale Covid-19 con i direttori generali di Asl e aziende ospedaliere, policlinici universitari e ospedale pediatrico Bambino Gesù del 3 giugno, non si è nascondo battendo ancora il tasto sulla possibilità di allentare le restrizione fin dai prossimi giorni. 

L'indice Rt è a 0.65, mentre l'incidenza è a 35 casi ogni 100mila (ossia nel limite da zona bianca. Il nuovo sistema, infatti, prevede il passaggio in zona bianca per "le Regioni nei cui territori l'incidenza settimanale dei contagi è inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti per tre settimane consecutive", spiega il Cts.

Il trend positivo della zona bianca è stato anche ribadito ieri dal presidente Nicola Zingaretti, a Tg2 post: "Sono molto contento della mia comunità perché il Lazio è stata la regione più tempo in zona gialla. Confido, se i dati continueranno così, intorno a metà giugno di arrivare in zona bianca".

"Questo non ce lo ha regalato nessuno, c'è stata una comunità responsabile e le misure hanno funzionato - sottolinea - C'è stato tanto dibattito sul coprifuoco, ma non erano follie, era la forma per arrivare a questo risultato. Il virus cambia e colpisce, le prudenze ci stanno portando a tornare alla normalità". 

Se i dati venissero confermati anche nei prossimi giorni, il Lazio sarà in zona bianca dal 14 giugno. A chi si trova nella fascia più ampita saranno consentiti spostamenti senza limiti relativi agli orari o ai motivi dello spostamento, verso altre località della zona bianca; senza limiti di orario, verso tutto il territorio nazionale, se lo spostamento avviene per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute; verso località della zona gialla, senza doverne giustificare il motivo, nel rispetto delle specifiche restrizioni di orario previste per gli spostamenti in zona gialla e di quelle relative agli spostamenti verso le altre abitazioni private abitate; verso tutto il territorio nazionale, se la persona che si sposta è in possesso di una 'certificazione verde Covid-19' valida nel rispetto delle specifiche restrizioni di orario previste per gli spostamenti nella zona di destinazione.

Non solo. Resta invece il divieto di assembramento e l'obbligo di mascherina, sia all'aperto sia al chiuso. Gli unici momenti in cui è possibile non indossare il dispositivo di protezione sono le cene e i pranzi, mentre si sta al tavolo. Per adesso è ancora in vigore il limite di quattro persone per tavolo, a prescindere dal colore della Regione, a meno che i commensali non siano conviventi.

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