Lazio in arancione anche per la prossima settimana, l'annuncio lo dà D'Amato: "Rt a 0.9"
L'assessore alla sanità laziale, intervistato, spiega: "Ci sono le condizioni per rimanere in arancione"
Per il Lazio "non ci sarà nessun cambio di fascia, rimarrà arancione". Lo ha annunciato l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato, ospite di 'TimeLine' su Sky Tg24: "Abbiamo un Rt a 0.9 in lieve diminuzione come i tassi di incidenza su 100mila abitanti. Permane una situazione di pressione sulla rete ospedaliera venendo da un Rt a 1.3 però ci sono le condizioni per rimanere in arancione".
Domani, venerdì 9 aprile, la decisione ufficiale dopo il report dell'Iss. Con il decreto legge di mercoledì 31 marzo, va ricordato, che non ci saranno zone gialle fino al 30 aprile, neanche se la curva dei contagi iniziasse a scendere sensibilmente quindi nessuna riapertura di bar e ristoranti in vista a colazione o pranzo. Almeno per il momento. Il Lazio, quindi, dovrebbe restare in zona arancione anche per la prossima settimana.
Le regole nel Lazio zona arancione
In zona arancione sono consentiti spostamenti solo all'interno del proprio Comune di appartenenza, ad eccezione che per comprovate esigenze di lavoro, salute o necessità, e si potranno visitare amici e parenti, per un massimo di due persone non appartenenti al nucleo familiare, esclusi minori di quattordici anni, disabili e persone non autonome, rispettando l'orario del coprifuoco.
Consentito praticare attività motoria o sportiva all'aria aperta in forma individuale e mantenendo la distanza interpersonale di due metri. Saranno aperti i negozi, mentre bar e ristoranti lavoreranno solo con asporto e consegna a domicilio.
I vaccini nel Lazio
Per quanto riguarda le vaccinazioni già programmate con AstraZeneca, D'Amato è chiaro: "Noi ci atteniamo a quello che viene indicato a livello nazionale e c'è una raccomandazione e non un divieto per questo vaccino. Se a me che ho 53 anni venisse offerto AstraZeneca lo farei in maniera gradita perché è importante vaccinarsi".
"Al momento abbiamo una regolarità con le somministrazioni del vaccino, certo c'è chi domanda di più, l'anamnesi è più articolata ma tutto sommato non abbiamo nessuna défaillance. E questo è molto importante per non rallentare la campagna vaccinale".