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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Cooperativa commissariata causa ambulanze non sanificate, sit in in Prefettura: "500 lavoratori a rischio"

La First Aid One Italia è stata sequestrata lo scorso 18 ottobre dalla Guardia di Finanza

Sono stati commissariati lo scorso 18 ottobre con il sequestro della cooperativa First Aid One Italia. 500 lavoratori affidati ad un commissario straordinario operanti in tutta Italia che martedì mattina hanno svolto un sit in statico con i lavoratori romani sotto la Prefettura. Da qui l'incontro "positivo, nel quale ci hanno rassicurato sul nostro futuro". Sono infatti circa 500 i dipendenti della cooperativa operante nel settore dei trasporti sanitari, la First Aid One Italia, con sede legale a Pesaro e sede operativa a Bollate (Milano) affidataria di appalti pubblici per il servizio ambulanze in tutta Italia, come riporta l'agenzia Ansa, posta sotto sequestro dalla Guardia di Finanza di Pavia, nell'ambito di indagini per i reati di caporalato e appalti truccati per un valore complessivo di circa 11 milioni di euro.

Fra loro una cinquantina di lavoratori con sede nel quartiere romano di Montespaccato che, in attesa della manifestazione del prossimo 28 ottobre sotto la sede della Regione Lombardia, hanno fatto sentire la loro voce di preoccupazione con una manifestazione, autorizzata dalla Questura, tenutasi martedì mattina sotto la sede della Prefettura capitolina. 

A spiegare i motivi della protesta attuata a Roma Lugi Camillo, dipendente della sede romana di First Aid One Italia. "A distanza di una settimana dal sequestro della nostra cooperativa ancora non siamo riusciti ad incontrare il commissario nominato - spiega a RomaToday -. Vorremmo appunto sapere i tempi per poterci confrontare con lui e comprendere cosa ci riserva il futuro". Poi l'appello al Presidente della Repubbluica Sergio Mattarella: "500 figli tuoi onesti lavoratori italiani accusati ingiustamente. Abbiamo bisogno del tuo aiuto". 

A spiegare cosa abbia spinto i soci della cooperativa a protestare Alessia Brambilla, socia lavoratrice della sede operativa di Bollate, in provincia di Milano. "Da lunedì 18 ottobre 2021 hanno sequestrato la nostra cooperativa (First Aid One Italia ndr), ci siamo sentiti screditati sul nostro operato e sulla nostra professionalità. Noi tutti vogliamo esporre le nostre verità soprattutto quelle riguardanti il peridoo che ha colpito tutto il mondo (la pandemia da Coronavirus ndr). Partiamo dal principio che la nostra cooperativa è stata sempre al servizio di tutto il territorio nazionale e tutt'ora operiamo, nonostante tutto per non bloccare il Sistema Sanitario Nazionale".

"Abbiamo assistito la popolazione italiana in base ai protocolli impartiti dall'OMS, AREE (Azienda Regionale Emergenza Urgenza Regione Lombardia). Il nostro operato è stato sempre svolto in modo professionale ed ottimale, le sanificazioni venivano sempre svolte come prevede il protocollo, quindi diffidiamo tutto ciò che è stato detto in modo inopportuno - spiegano ancora da First Aid One Italia -. Siamo stati accusati di non sanificare i mezzi durante il trasporto pandemico, vogliamo far notare che noi, essendo 500 soci lavoratori di questa cooperativa, il nostro tasso di positività al Covid19 è quasi pari allo 0,1%. Quindi non ha senso mettere in dubbio il nostro operato e la nostra professionalità, perchè diversamente, tutti noi avremmo messo a rischio la nostra stessa vita in primis, e successivamente quella dei nostri pazienti e familiari in casa". 
 

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