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Attualità Sacrofano / Via della Mola

A Sacrofano gas vietato ad otto famiglie

Per includere un'altra palazzina nella stessa via il primo condominio richiedente fa scadere il preventivo sotto consiglio della ditta ma viene escluso dai lavori

Paradosso a Sacrofano, italgas lascia fuori 8 famiglie dall’allaccio del gas. Erano stati i primi nella zona a richiedere l'adeguamento ma adesso saranno esclusi dai lavori. “La richiesta è stata chiusa con esito negativo in quanto la vostra porzione di allacci non può essere realizzata su proprietà privata”. Queste le parole contenute nel messaggio informale mandato da Italgas ai rappresentanti del condominio di via della Mola a Sacrofano: così otto famiglie non avranno l’allaccio.

La vicenda

Il condominio di via della Mola aveva presentato già a febbraio la richiesta presso gli uffici della società Italgas per attivare il servizio diretto del gas, ricevendo esito positivo ad aprile e ipotizzando già un preventivo per i lavori di adeguamento.

Secondo quanto raccontano le famiglie, dopo aver verificato il bisogno di un altro condominio sito nella stessa strada di effettuare l’allaccio, Italgas gli avrebbe consigliato di far scadere il precedente preventivo per riformularne uno nuovo che comprendesse entrambi i palazzi. Ma ecco la sorpresa: la società addetta alla fornitura del gas ha dato il via libera ai lavori al secondo condominio, escludendo invece il primo richiedente. I lavori in questione comporterebbero la posatura dei tubi in un’area privata, per questo motivo nulla da fare, richiesta respinta.

“Avevamo già ottenuto un preventivo", racconta un residente a RomaToday, "poi quando alla richiesta si sono aggiunte un’altra quindicina di famiglie nella parte iniziale della stessa strada, Italgas ha cambiato idea: nella parte terminale della via- ovvero dove si trova il primo palazzo che ha fatto richiesta- non ha intenzione di posare i tubi perché il terreno non è comunale”.

 Il risultato: i promotori dell’allaccio dell’intera strada alla rete del gas sono gli unici che restano esclusi e continueranno ad andare avanti coi serbatoi privati. È questa la sintesi di una richiesta che doveva essere risolutiva e che invece ha scatenato soltanto malcontento e frustrazione alle 8 famiglie che non avranno l’allaccio.

I lavori in corso e il paradosso

All’indomani dell’inizio dei lavori su via della Mola che vedono coinvolto esclusivamente il palazzo più a monte in direzione della strada Sacrofano-Cassia, “l’impresa incaricata da Italgas ha invaso senza preavviso la parte della strada non comunale con mezzi pesanti e materiale vario, parcheggiati occupando parte della carreggiata 24 ore su 24", raccontano i residenti. "La conseguenza più paradossale è che oggi gli inquilini del condominio escluso dall’allaccio non possono neanche riempire i propri serbatoi del gas, perché i mezzi non possono transitare". "Insomma", chiosano amaramente i residentei, "Italgas in una strada non comunale non può posare i tubi, ma può occuparla in modo selvaggio facendola diventare una dependance del cantiere che ha aperto sul tratto comunale della via”.

Alla luce dei disagi e del malcontento generato dalla richiesta respinta, le otto famiglie hanno deciso di contestare l’accaduto attraverso una lettera all’azienda Italgas Reti e alla Sindaca di Sacrofano Patrizia Nicolini chiedono la possibilità di procedere con l’allaccio anche per le loro abitazioni e di avere delle risposte risolutive in merito all’attuazione dei lavori. "Sarebbe interesse del paese allacciare alla rete il maggior numero possibile di utenze-concludono-invece di far viaggiare sulle strade mezzi carichi di gas. Come è possibile che una società che svolge un servizio pubblico, con Cassa Depositi e Prestiti primo azionista, prima dica una cosa e poi la neghi e che manchino regole chiare?".

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