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INTERVISTA | La lotta dell'amore contro l'omofobia, Francesca racconta il suo cortometraggio finalista al festival dantesco

Nota soprattutto per la sua apparizione nello spot di Vintade, Francesca è una modella curvy che da tre anni manda messaggi body positive ai suoi follower: "Esiste anche una grassofobia da combattere"

La violenza spezza a volte una vita, ma non l’amore. Il senso è senza dubbi questo di "Tanto per gioco”, il bel cortometraggio con cui Francesca Bruni Ercole si è classificata tra i finalisti dell’ultima edizione del Festival dantesco. Universitaria, modella curry, performer ed ora anche regista, a 21 anni sembra già sapere quello che vuole fare nella vita: “Voglio dare messaggi positivi attraverso la mia storia, fatta di lotta contro un disturbo alimentare che non mi ha però piegata - racconta a RomaToday -. Viviamo circondati dal pregiudizio, esiste l’omofobia come la grassofobia e unendo le lotte si può riuscire a vincere”.

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In occasione della giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia, Francesca spiega come nasce il progetto del suo cortometraggio, basato su una storia vera: “Mi colpì molto la storia di questa sorella che trovò nel telefono l’ultimo messaggio del fratello, morto sotto un brutale pestaggio - spiega -. Celebrare una giornata contro l’omofobia è importante secondo me, ma bisogna ricordare queste storie  tutto l’anno, non solo un giorno. Noi giovani abbiamo molti strumenti di comunicazione oggi ed è giusto usarli per esporci in prima persona”

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