Ostia Antica, riscontrato caso di influenza aviaria. Zingaretti firma ordinanza per misure straordinarie
Sono vietati il trasporto di carne di pollame, la movimentazione e il trasporto tra aziende, su strada, e l'introduzione e l'immissione di selvaggina
Caso di influenza aviaria a Roma e conseguente ordinanza del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti per adottare misure straordinarie e limitare le conseguenze. Tutto è iniziato quando, durante una serie di controlli relativamente ad una anomala mortalità in un allevamento avicolo non commerciale ad Ostia Antica, è stato rilevato un caso di virus di influenza aviaria in campioni di volatili.
Il rapporto del centro di referenza nazionale dell'Istituto Zooprofilattico ha quindi confermato l'insorgenza di un focolaio di influenza aviaria di sottotipo H5 HPAI nell'allevamento avicolo rurale. È stata pertanto disposta una ordinanza dal Presidente della Regione Lazio su proposta dell'assessore alla Sanità Alessio D'Amato per adottare misure straordinarie.
Con l'ordinanza firmata da Zinagaretti sarà istituita "una zona di protezione con raggio di 3 chilometri dall'allevamento sede di focolaio e una zona di sorveglianza con un raggio di 10 chilometri". Tutti gli allevamenti nei dintorni dovranno essere verificati. Sono state anche distinte le misure da applicare nelle zone di protezione (3 km) e nelle zone di sorveglianza (10km). Un territorio vasto, che "invade" quindi anche il comune di Fiumicino come sottolinea il sindaco Esterino Montino: "Il nostro territorio rientra in entrambe le zone. Una parte molto ridotta di Isola Sacra (a ridosso del Ponte della Scafa) è in zona di protezione, mentre quella di sorveglianza include anche Focene e la zona di Maccarese compresa tra le due piste dell'aeroporto. La situazione è sotto controllo. Chiunque possieda polli, colombi, oche, papere o altri volatili, contatti la Asl veterinaria per avere indicazioni precise su come comportarsi".
Non sono ammessi senza l'autorizzazione del veterinario, l'ingresso e l'uscita da un'azienda di pollame, di altri volatili in cattività o altri mammiferi domestici. Chiunque entri o esca da un allevamento dovrà poi rispettare "opportune misure di biosicurezza", tutte le carcasse dei volatili morti" devono essere distrutte immediatamente", i veicoli e le attrezzature utilizzate per trasportare pollame devono essere sottoposte "senza indugio a procedure di disinfestazione, così come tutti i veicoli utilizzati dal personale o da altre persone".
Sono vietati "il trasporto di carne di pollame, la movimentazione e il trasporto tra aziende, su strada, e l'introduzione e l'immissione di selvaggina. Sono vietate fiere di pollame e altri volatili", si legge ancora. Tutte le misure restano in vigore per almeno 21 giorni dopo l'esecuzione della disinfestazione del focolaio. L'ordinanza è immediatamente esecutiva ed è stata notificata al sindaco di Roma Capitale e al Sindaco di Fiumicino, nonché alle stazioni di Carabinieri e alle altre forze di Polizia.
"Sono in corso, dal momento della firma dell'ordinanza, le notifiche a tutte le aziende agricole (anche non commerciali) che rientrano nei limiti delle zone interdette, sono tutte di piccole dimensioni e non sono presenti grandi allevamenti di carattere intensivo. - ha speficicato l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato - Tutti devono attenersi alle indicazioni contenute nell'ordinanza e chiediamo la massima collaborazione con i Servizi veterinari e di igiene degli alimenti della Asl Roma 3 e con i tecnici dell'Istituto Zooprofilattico. La situazione al momento è sotto controllo, ma è necessario applicare i contenuti dell'ordinanza ed eseguire una sorveglianza serrata".