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Sabato, 20 Aprile 2024

Il sogno di una sposa guerriera: Angela e il suo desiderio di creare una famiglia

L'intervista ad Angela Di Iorio, una delle amministratrici del gruppo Facebook "Spose guerriere" che da oltre un anno protesta per come siano stati penalizzati i ricevimenti di nozze dalle disposizioni anti-covid negli ultimi 14 mesi

Il sogno di coronare la propria storia d’amore con un matrimonio indimenticabile. Davanti ad amici e parenti, celebrato da un prete e in un posto da favola. Non per tutti è così, ovviamente, ma per molti si. Come per Angela e Luca, una coppia di ragazzi che nella celebrazione del matrimonio vedono l’inizio della creazione di una famiglia, con un figlio tanto atteso, e che pur di farlo come si sono immaginati sono stati costretti a rinviarlo per tre volte. Prima a causa del lockdown, poi per le disposizioni anti-covid che, per quanto riguarda tutto il comparto del wedding, non hanno espresso una data di ripartenza fino a pochi giorni fa.

Un sacrificio condiviso da molte coppie, come ha poi avuto modo di vedere Angela Di Iorio nel gestire il gruppo "Spose guerriere” che conta oltre 6mila iscritti, e che ha aderito alle ultime proteste organizzate da "Insieme per il wedding". “Mi sono sentita dire più volte di farlo in chiesa rinunciando al resto, ma per chi ci crede anche il banchetto di nozze è importante - racconta Angela a Roma Today -. Nel nostro caso siamo entrambi cattolici ed entrambi convinti di avere un bambino solo dopo il matrimonio, al quale non abbiamo voluto rinunciare per come ce lo eravamo immaginati”. Ed organizzato. Perché è dal 2019 che Angela con il suo futuro sposo stanno portando avanti i contratti di location, fornitori di bomboniere e partecipazioni, gli abiti.

“E le cose sotto il profilo economico sono anche cambiate durante questa pandemia perchè ad esempio il mio compagno ha dovuto chiudere la sua attività - spiega -, e di certo non posso perdere i soldi già investiti”. Senza dimenticare un'intera filiera che conta migliaia di addetti: dal wedding planner agli chef, chi fa animazione, i fotografi, camerieri, aziende di catering, location, bomboniere.

Tutto questo mentre il Comitato tecnico scientifico ha validato le nuove regole per i ricevimenti di nozze solo lo scorso 21 maggio, con le linee guida che devono essere ancora rese note nei dettagli. Tra le cose più attese, il limite imposto di partecipanti (che non c'è più), e il vicolo di tamponi o "Covid pass": “Del quale non si sa acora nulla - risponde Angela -. Il fatto di aver aspettato così tanto a dare una data e delle indicazioni, mentre per altri settori si è riaperto con maggiore flessibilità, ha recato solo danno ed ulteriore ansia nei futuri sposi. Bisogna smetterla di identificare un banchetto di nozze come un luogo di untori, perchè è la situazione più sicura e tracciabile che ci sia”.

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