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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Non studiano, non lavorano e non si formano: quanti sono e chi sono i "neet" a Roma e nel Lazio

Il report di Action Aid e Cgil fa emergere una incidenza particolare nel Lazio, prima regione del Centro con il 25,1%. A Roma vivono soprattutto fuori comune

Cos'è un Neet? Un "not in education, employment or training", cioè una persona che non sta studiando, non è occupata e non segue corsi di formazione. E hanno dai 15 ai 34 anni, fascia d'età nella quale dovresti essere o a scuola, o all'università o nel mondo del lavoro. Secondo il rapporto di Action Aid Italia e Cgil, il nostro Paese ha il record di Neet in Europa: nel 2020 erano oltre 3 milioni, con quasi due terzi donne. Nel Lazio la percentuale è del 25,1% nella fascia di riferimento. 

Chi non studia, non lavora e non si forma nel Lazio: siamo la peggiore regione del Centro

Il quadro viene definito "preoccupante" da chi ha elaborato e analizzato lo studio, rendendolo pubblico nei giorni scorsi. Un allarme lanciato al nuovo governo e alle istituzioni locali affinché le politiche su lavoro e formazione tengano conto di un fenomeno sociale che sta prendendo sempre più piede. Anche perché da questo punto di vista l'Italia è spaccata: la più alta presenza di Neet si registra al Sud con il 39%, nell'industriale Nord Est si scende a meno della metà, il 18%. La nostra regione ha l'incidenza più alta rispetto alla media del Centro Italia: 25,1% contro il 23%. Un dato che supera la Liguria e il Piemonte, tenendosi comunque molto sotto Sicilia, Calabria e Campania, tutte tra il 38 e il 40%. 

Nella nostra regione la metà dei Neet sono uomini

Nel dettaglio di genere, gli uomini che non studiano, non lavorano e non si stanno formando rappresentano la maggioranza per quanto riguarda il Centro e il Sud, con il Lazio che si attesta su quasi il 50% nella fascia dai 15 ai 34 anni. Nella nostra regione, le donne Neet giustificano la loro situazione con i carichi di cura familiari (il 48%), fattore che invece è molto più basso nel Mezzogiorno (il 21%). 

A Roma e provincia il 25,9% è inattivo e vive soprattutto fuori comune

Andando a calcolare l'incidenza dei Neet nelle province sul totale della popolazione nelle province, l'area metropolitana ha un'incidenza del 4,3% rispetto al totale dei giovani presi a campione, meno di Palermo e di Napoli rispettivamente con il 6,1% e il 4,5%. Tra l'altro lo studio fa emergere che i Neet della nostra provincia vivono prevalentemente fuori dal comune. Spostandosi sull'incidenza nella fascia d'età di riferimento, ecco che i valori salgono: la provincia di Roma ha il 25,9%, Rieti il 27,4%, Latina e Frosinone rispettivamente il 25 e 24%. 

Action Aid e Cgil: "Basta stereotipi su chi non lavora e non studia"

“Destrutturare il fenomeno Neet e decostruire gli stereotipi che per anni hanno ostacolato la realizzazione di politiche adeguate sono passi essenziali da fare - commenta Katia Scannavini, vicesegretaria di Action Aid Italia - . Servono politiche integrate, sostenibili nel tempo e che rispondano in modo efficace ai bisogni specifici dei giovani, riconoscendo tra le cause della condizione di Neet le disuguaglianze che attraversano l’intero Paese". Per Christian Ferrari, segretario confederale Cgil “occorre modificare la narrazione sui giovani nel dibattito pubblico . dice - , per ridare loro centralità nelle politiche e negli interventi dei prossimi anni. I giovani non sono il problema del nostro Paese, ma una straordinaria risorsa fin qui inespressa".

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