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TRASPORTI E SOSTENIBILITÀ

La mobilità insostenibile di Roma: Greenpeace chiede un cambio di marcia alla giunta Gualtieri

Tra le richieste che l’organizzazione ambientalista ha portato sul tavolo dell’Assessore alla mobilità, una svolta per liberare Roma dal traffico e colmare il divario fra Centro e periferie

La sostenibilità ambientale a supporto della città dei 15 minuti, tra le mission della Giunta Gualtieri. Questa mattina in Piazza del Campidoglio a Roma una delegazione di Greenpeace Italia ha incontrato l’assessore alla mobilità Eugenio Patanè per consegnare pubblicamente il rapporto “L’insostenibile mobilità di Roma”, in cui l’associazione fa luce sulle criticità che affliggono gli spostamenti nella Capitale.

Per l’occasione, un gruppo di volontarie e volontari di Greenpeace ha portato in piazza all’assessore Patanè una grande mappa delle 155 zone urbanistiche di Roma analizzate nello studio. La richiesta alla nuova amministrazione è di intervenire da subito per rendere la mobilità romana più sostenibile per la cittadinanza e per l’ambiente, garantendo migliori servizi nei quartieri più periferici di Roma e colmando il divario con il centro della città. Durante l’incontro pubblico, i volontari di Greenpeace hanno aperto due striscioni con le scritte “Roma città aperta a traffico e smog? No grazie!” e “Roma per le persone non per le auto”.

"Ripensare la mobilità di Roma è una delle principali sfide che la neonata amministrazione del sindaco Gualtieri deve affrontare. Servono interventi urgenti per decongestionare la città dal traffico privato, fornendo alternative con minore impatto ambientale e più accessibilità per le persone», dichiara Federico Spadini, campagna trasporti di Greenpeace Italia. «Con l’incontro di oggi speriamo di aver avviato un dialogo con l’amministrazione capitolina, ma ci aspettiamo di incontrare presto anche il sindaco e di vedere da subito in atto misure per ripensare la mobilità della Capitale".

Circa 1,7 milioni di romani senza bus, tram e treni

Lo studio di Greenpeace illustra nel dettaglio la situazione critica della mobilità capitolina, con mezzo milione di persone senza neanche un metro di piste ciclabili a disposizione e una popolazione di 1,7 milioni di cittadini non ancora adeguatamente serviti da bus, tram, treni e metro. Dall’analisi emerge anche che oltre 2 milioni di cittadini non hanno servizi adeguati di mobilità condivisa, soprattutto nei quartieri più periferici. 

Per questo, Greenpeace ha chiesto alla nuova amministrazione una serie di interventi da attuare subito. Tra questi, potenziare i servizi di trasporto pubblico con veicoli nuovi ed elettrici, ampliare e mettere in sicurezza la rete ciclabile cittadina, promuovere servizi di sharing pubblici accessibili in tutte le zone della città e intervenire per ridurre il numero dei veicoli privati in circolazione, a cominciare dalla conferma del divieto di circolazione di tutti i veicoli diesel nel centro città entro il 2024. Tra le priorità, Greenpeace ha chiesto anche maggiore attenzione alle zone più periferiche, che pur essendo le più popolose sono spesso le peggio servite dal trasporto pubblico.

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