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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Green Pass nelle mense, i sindacati tuonano: "Si può lavorare insieme ma non mangiare"

Aldo Di Giacomo, segretario generale del Sindacato Polizia Penitenziaria: "La decisione del Governo di consentire l'accesso alle mense solamente al personale in possesso di Green Pass è irragionevole"

È sull'obbligo del Green Pass per accedere alle mense aziendali che è scoppiata l'ultima polemica estiva che, dopo le proteste al Nord Italia, sta pian piano colpendo anche le realtà di Roma. Il 14 agosto scorso il Governo ha chiarito che il passaporto verde è obbligatorio anche per accedere alle aree dove si mangia insieme, ma le polemiche restano e il caso è diventato anche politico. 

"Vedere le immagini di alcuni poliziotti non ancora vaccinati, che fanno il turno di notte e si sacrificano e poi sono costretti a mangiare, non in mensa, ma in piedi e sotto il sole a 40 gradi fa male. Obbligare gli agenti senza green pass a non mangiare in mensa è una scelta imbecille", ha detto il leader della Lega Matteo Salvini.

Chi controlla il Green Pass in mensa?

Il provvedimento ha ricevuto forti critiche dai sindacati. Una scelta, secondo qualcuno, ritenuta punitiva nei confronti dei lavoratori che non ne sono in possesso. Dopo l'entrata in vigore del Dl sul Green Pass obbligatorio nei ristoranti al chiuso, il Governo ha spiegato che "per la consumazione al tavolo al chiuso i lavoratori possono accedere nella mensa aziendale o nei locali adibiti alla somministrazione di servizi di ristorazione ai dipendenti, solo se muniti di certificazione verde. A tal fine, i gestori sono tenuti a verificare le certificazioni con le modalità indicate", ma secondo le associazioni di categoria quest'obbligo non può spettare ai gestori delle mense, che a differenza dei ristoranti svolgono un lavoro per conto terzi.

E proprio su questo punto si è fatta sentire nei giorni scorsi Anir Confindustria: "Il controllo sul possesso del green pass verso i fruitori della mensa non spetterà alle imprese eroganti il servizio. Le società della ristorazione collettiva non sono proprietarie dei luoghi e controllare l'utenza non rientra nelle loro competenze perché svolgono un servizio per conto terzi", ha detto il presidente Massimiliano Fabbro all'AdnKronos. E allora, chi controlla?

Lavorare insieme, mangiare separati

Il problema dell'obbligo del Green Pass nelle mense, però, alza un altro paradosso. Secondo diversi sindacalisti, infatti, il nodo sta nel fatto che persone vaccinate e non vaccinate potrebbero lavorare assieme negli stessi spazi e poi doversi dividere al momento della pausa per andare in mensa.

Ad affermarlo, tra gli altri, è Aldo Di Giacomo, segretario generale del Sindacato Polizia Penitenziaria: "La decisione del Governo di consentire l'accesso alle mense solamente al personale in possesso di Green Pass è irragionevole, tenuto conto che gli agenti vaccinati e non, comunque, lavorano in carcere a stretto gomito tra loro. Piuttosto riteniamo che sia sensato pensare ad un provvedimento che, come accade per il personale sanitario, renda obbligatoria la vaccinazione per il personale penitenziario per l'importante servizio svolto".

"Nella Regione Lazio nei 14 istituti penitenziari dove al personale di Polizia Penitenziaria, che non possiede la certificazione mediante Gren Pass, viene assegnato un pasto take away, senza però prevedere un luogo idoneo dove tale personale può permettersi la consumazione del pasto", ha sottoilneato il segretario generale CISL FNS Lazio Massimo Costantino.

"Chi non riesce a scaricare il Green Pass resta a digiuno"

E nel mondo delle forze dell'ordine, quella dei rappresentanti degli agenti della penitenziaria non è l'unica voce. Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp, aggiunge: "L'introduzione obbligatoria, senza prevedere alcuna soluzione alternativa per chi non lo ha e non può farlo, è una grave lesione dei diritti dei lavoratori. Aver introdotto questa misura senza neppure dare un lasso di tempo ragionevole per dare a tutti la possibilità di scaricare il green pass sta creando molti problemi tra i colleghi: si pensi, ad esempio, che alcuni agenti inviati a Roma questa mattina per fare servizio di ordine pubblico, non hanno potuto scaricare il Green Pass e resteranno tutto il giorno a digiuno perché non sarà garantito loro l'accesso alla mensa".

"Ancora una volta, dunque, si relegano le donne e gli uomini della Polizia di Stato a cittadini di serie B con sempre meno diritti e sempre più doveri. L'introduzione di una simile disposizione senza un preventivo confronto - continua la nota - rappresenta una grave superficialità".

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