rotate-mobile
Attualità

Gli studenti romani chiedono spazio: a San Lorenzo un'assemblea per creare luoghi di studio e aggregazione

Dall'ex cinema Palazzo all'Antiquarium del Celio, sono diverse le strutture abbandonate (e in alcuni casi occupate) che potrebbero tornare a disposizione della collettività per diventare sale studio e co-working

Più spazi per i giovani: per studiare, socializzare, lavorare insieme senza affrontare costi proibitivi. Al contempo, recuperare e riconsegnare alla cittadinanza luoghi abbandonati, degradati, in alcuni casi occupati. E' questo il tema al centro dell'assemblea organizzata dalla Rete degli studenti medi, che si terrà a piazza dell'Immacolata sabato 14 maggio alle 16. 

Un'occasione per dare visibilità e concretezza a una raccolta firme che negli ultimi mesi ha messo insieme circa 10.000 studentesse e studenti di Roma e provincia. La petizione diffusa nelle scuole e nelle università parte da un presupposto, che per gli under 30 capitolini è ormai un dato di fatto: i luoghi disponibili per riunirsi, confrontarsi, fare cultura, formarsi e dare vita alle idee sono pochi, lontani, scomodi da raggiungere. I giovani, quando possono, devono percorrere chilometri attraversando mezza città. "Per i ragazzi che vivono in case piccole - si legge nel documento -, o che per qualsiasi altro motivo non possono e non vogliono restare nell'ambiente domestico, una biblioteca, un centro polifunzionale o un ambiente di ritrovo sono di fondamentale importanza. Eppure uno studente che ne voglia usufruire si trova costretto a percorrere lunghe distanze con i mezzi e raramente dispone di un’alternativa accessibile nel proprio quartiere". 

Per questo nel cuore di San Lorenzo, quartiere simbolo del divertimento giovanile ma anche della riduzione progressiva degli spazi di aggregazione e cultura, gli studenti chiamano a presenziare chi a Roma e provincia può prendere decisioni, come l'assessore al patrimonio del comune Tobia Zevi, il delegato all'edilizia scolastica della Città Metropolitana Daniele Parrucci, la consigliera regionale Marta Bonafoni e il nuovo direttore del dipartimento decentramento e servizi al territorio. “Dopo più di due anni di pandemia - dichiara la Rete - abbiamo bisogno che le esigenze di ragazzi e ragazze vengano ascoltate. ‘Fateci spazio’ nasce per mettere il luce quanto la mancanza di spazi di aggregazione influisca nella vita dei giovani. Per questo, partendo dall’edilizia scolastica, parleremo della gestione del patrimonio e degli spazi che invece di restare abbandonati potrebbero diventare presidi culturali sui territori”.

Tra le strutture che gli studenti romani vorrebbero tornassero nella disponibilità della collettività ci sono l'Antiquarium del Celio (museo archeologico chiuso e in abbandono addirittura dal 1939), un chiosco dismesso all'interno del parco delle fontane a Santa Maria del Soccorso, l'ex cinema Palazzo sgomberato a novembre 2020 e l'ex cinema Europa a Castro Pretorio, una delle più anziane occupazioni a scopo abitativo di Roma.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Gli studenti romani chiedono spazio: a San Lorenzo un'assemblea per creare luoghi di studio e aggregazione

RomaToday è in caricamento