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G20 a Roma: da Fontana di Trevi all'accordo sul clima. L'ultimo giorno del summit alla Nuvola

Obiettivo emissioni zero sarà raggiunto "entro o intorno a metà secolo". Raggiunto accordo Usa-Ue su acciaio e alluminio

Ultimo giorno di G20 a Roma. In una Capitale blindata e paralizzata dallo scorso venerdì sera con aree di sicurezza, strade e stazioni metro chiuse in modo variabile, la giornata conclusiva del Summit dei grandi della Terra alla Nuvola dell'Eur si è aperta con una passeggiata di buona parte di leader e capi di Stato alla Fontana di Trevi, dove è stata rispettata la tradizione con un il rito propiziatorio del lancio della monetina nella storica fontana settecentesca, intorno alla quale erano intanto state disposte ingenti misure di sicurezza, avvenuto poco dopo le 9:00 con una moneta coniata appositamente per il G20.  

Mentre i grandi della Terra discutevano alla Nuvola dell'Eur sulle strade della Capitale è andata in scena un'azione di protesta degli attivisti dell'ambiente che, dopo aver occupato sabato via Cristoforo Colombo, lo hanno fatto anche domenica mattina, prima sedendosi in strada in via Nazionale poi incantenandosi contro i cancelli dei Mercati Traianei in via IV Novembre. Una protesta pacifica, non violenta per chiedere ai leader ed ai capi di Stato impegnati in questo blindato weekend romano nel summit del G20 alla Nuvola dell'Eur di invertire la rotta che sta determinando il disastro climatico ed ecologico. 

Ultimo giorno di G20 a Roma cominciato alle 10.30 con la prima sessione dei lavori dedicata al ruolo del settore privato nel combattere il cambiamento climatico con l'intervento di Carlo, Principe di Galles. Alle 11.05 la Seconda sessione sempre legata al clima, mentre alle 13.50 il terzo panel, dedicato allo sviluppo sostenibile. Alle 15.40 la sessione conclusiva sul tema 'Sustainable development', con conferenza stampa del premier e ‘padrone di casa’ Mario Draghi. 

L'intervento di Mario Draghi

"In che cosa siamo riusciti? Abbiamo impegnato risorse notevoli, abbiamo mantenuto questi impegni e abbiamo fatto sì che nostri sogni sono ancora vivi e stanno facendo progressi". L'intervento di Mario Draghi nello speech finale del G20. "Saremo giudicati per quello che faremo, non per quello che diciamo - ha sottolineato il premier. Questo vertice ha riempito di sostanza le nostre parole".

Premier Draghi che in riferimeneto alle proteste andate in scena in questo weekend di Summit ha rivolto un pensiero anche ai manifestanti: "Gli attivisti ci spingono e ci mantengono sul pezzo" quando dicono che "è tutto un bla, bla, bla" ma questo è stato un "vertice di sostanza". "Questo è solo l'inizio, ci sono molte crisi" e tutto questo "richiede interventi". 

"Per la prima volta i Paesi del G20 si sono impegnati a contenere il riscaldamento climatico entro gli 1,5 gradi, con azioni serie e immediate e un impegno a medio termine - ha aggiunto il Presidente del Consiglio Mario Draghi -. Anche sul carbone i finanziamenti pubblici internazionali per una nuova capacità di generazione elettrica non andranno oltre la fine di quest'anno".

Dichiarazione Finale del G20 di Roma

Summit dei grandi della Terra dove che si è poi concluso con la dichiarazione finale del G20.  Gli impatti del cambiamento climatico nello scenario di un aumento delle temperature medie di 1,5 gradi centigradi "sono molto inferiori rispetto a 2 gradi. Mantenere l'obiettivo di 1,5 gradi a portata di mano richiederà azioni e un impegno significativi ed efficaci da parte di tutti i Paesi, tenendo conto dei diversi approcci, attraverso lo sviluppo di chiari percorsi nazionali che allineino ambizione di lungo termine con obiettivi a breve e medio termine e con la cooperazione e il sostegno internazionali, compresa la finanza e la tecnologia, il consumo e la produzione sostenibili e responsabili come fattori abilitanti, nel contesto dello sviluppo sostenibile". E' quanto si sottolinea nella dichiarazione finale adottata dal G20 di Roma. "Attendiamo con impazienza una Cop26 di successo", si aggiunge.

L'impegno sui gas serra 

"Riconoscendo che i membri del G20 possono contribuire in modo significativo alla riduzione delle emissioni globali di gas serra, ci impegniamo, in linea con gli ultimi sviluppi scientifici e con le situazioni nazionali, a intraprendere ulteriori azioni in questo decennio e a formulare, attuare, aggiornare e migliorare, dove necessario, i nostri Ncd 2030" i contributi determinati a livello nazionale". E' l'impegno preso dai Paesi del G20 nelle dichiarazioni finali del vertice di Roma. I Paesi si impegnano inoltre "a formulare strategie di lungo termine che stabiliscano percorsi chiari e prevedibili, coerenti con il raggiungimento di un equilibrio tra le emissioni antropiche" e il sequestro della CO2 "entro o intorno la metà del secolo, tenendo conto di diversi approcci, tra cui l'economia circolare del carbonio, gli sviluppi socioeconomici, economici, tecnologici e di mercato e la promozione delle soluzioni più efficienti.

Paesi in via di sviluppo 

I membri del G20 "riaffermano l'impegno assunto dai paesi sviluppati circa l'obiettivo di mobilitare congiuntamente 100 miliardi di dollari all'anno dal 2020 e fino al 2025 per affrontare le esigenze dei paesi in via di sviluppo" ma a fronte di "azioni di mitigazione significative e di trasparenza sull'attuazione" delle risorse erogate. Lo si legge nella dichiarazione finale del G20 di Roma in cui i membri "sottolineano l'importanza di raggiungere pienamente tale obiettivo il prima possibile". "A questo proposito - continua il documento - accogliamo con favore i nuovi impegni assunti da alcuni dei membri del G20 per aumentare e migliorare i rispettivi contributi globali di finanziamento pubblico internazionale per il clima fino al 2025 e attendiamo nuovi impegni da parte di altri".

Vaccini Covid19

"Lavoreremo insieme per il riconoscimento dei vaccini per il Covid-19 ritenuti sicuri ed efficaci dall'Oms e per rafforzare la capacità dell'organizzazione riguardo all'approvazione dei vaccini". Lo scrivono i Paesi del G20 nelle dichiarazioni finali del vertice di Roma, evidenziando "l'obiettivo di ampliare l'elenco dei vaccini autorizzati per l'uso di emergenza, continuando a tutelare la salute pubblica e garantendo la privacy e la protezione dei dati".

Accordo Usa-UE su acciaio e alluminio 

L'accordo tra gli Stati Uniti e l'Ue su acciaio e alluminio "permetterà di fare un passo avanti verso la carbon neutrality e assicurerà pari opportunità alle nostre industrie. E' un'iniziativa chiave e lungimirante nella nostra agenda transatlantica". Ad affermarlo è il presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen nel corso di una conferenza stampa con il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. "Abbiamo trovato una soluzione per il commercio di acciaio e di alluminio tra l'Unione Europea e gli Stati Uniti. La ringrazio, signor presidente, per il suo annuncio che gli Stati Uniti rimuoveranno i dazi sull'acciaio e sull'alluminio statunitensi". 

L'appello di Biden ai leader 

Durante la sessione 2 del vertice del G20, incentrata sul tema dell’ambiente e del cambiamento climatico, si apprende, il presidente americano Joe Biden ha lanciato un appello accorato a tutti i leader presenti: “Non voglio che le precedenti generazioni guardino al vertice di oggi pensando: ecco come abbiamo fallito”, ha dichiarato Biden. “Le future generazioni devono pensare: ecco perché abbiamo avuto successo”, ha aggiunto.

Il messaggio di speranza di Merkel

Nel corso della sessione anche un messaggio di ottimismo e speranza è arrivato dalla cancelliera tedesca Angela Merkel: “Questo G20 è di importanza cruciale, avviene alla vigilia della Cop26”, ha ricordato Merkel. “Stiamo mandando un messaggio molto chiaro: siamo ancora più ambiziosi rispetto all’Accordo di Parigi”, ha aggiunto.

Rapporto Onu sul clima

Durante la sessione 2 del vertice, tutti i leader hanno comunicato nei rispettivi interventi un forte senso di urgenza per l’inasprimento della crisi climatica. L’ultimo report dell’'Intergovernmental panel on climate change' delle Nazioni unite, citato da quasi tutti i leader intervenuti, fa capire al mondo che non c’è più tempo da perdere per attuare un’efficace, rapida ed equa transizione ecologica, si apprende ancora a proposito della sessione di lavoro.

L'intervento di Putin in videoconferenza 

Il presidente russo, Vladimir Putin, ha ribadito che l'obiettivo della Russia è raggiungere la neutralità carbonica entro il 2060. "Di recente abbiamo deciso di attuare un nuovo programma per migliorare l'efficienza energetica dell'economia fino al 2035. E questo programma sarà un elemento importante per raggiungere il nostro obiettivo: garantire la neutralità carbonica entro il 2060", ha affermato Putin intervenendo in video-conferenza al G20, secondo quanto riferito dall'agenzia Ria Novosti.

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