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L'archistar Fuksas progetterà la camera calda del 'Covid Hospital' dello Spallanzani

Lo rivela il Corriere della Sera. E' un'idea dell'assessore D'Amato: "Fuksas si è detto disponibile"

L'archistar Massimiliano Fuksas progetterà la camera calda del nuovo edificio di Alto bio-contenimento dello Spallanzani. Lo riferisce l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato, in alcune dichiarazioni rilasciate al Corriere della Sera.

La camera calda, quello spazio nel quale le ambulanze e gli operatori del 118 'consegnano' il paziente a infermieri e medici del pronto soccorso, del 'Covid-Hospital' dell'Istituto nazionale delle malattie infettive, realizzato in fretta e furia con 4 milioni di euro donati dalla Banca d'Italia nel pieno dell'emergenza Coronavirus, porterà quindi la firma dell'architetto che a Roma ha progettato il centro congressi la 'Nuvola' all'Eur.

Secondo quanto si apprende non si conoscono ancora i costi, i tempi e i particolari dell'operazione. Come riporta il Corriere della Sera però la telefonata tra l'assessore D'Amato e l'architetto è già avvenuta. "Oggi c’è uno spiazzo all’aperto, chi scende dall’ambulanza lo fa sotto il sole come sotto la pioggia. C’è da pensare un’area più sicura per malati e operatori. E che abbia il giusto ricambio d’aria. È bastato proporglielo e Fuksas si è detto immediatamente disponibile", le dichiarazioni dell'assessore.

L'idea, ha aggiunto l'assessore, è nata "perché mi piacerebbe che quest’opera fosse un simbolo di speranza e uno sguardo al futuro: Roma che riparte, e lo fa proprio dallo Spallanzani, il cuore della lotta al Covid". 

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