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Attualità La Storta / Via Cassia, 1694

Focolaio Covid in una scuola della Cassia: mille alunni a casa senza nemmeno la Dad

Il cluster registrato nell'IC via Cassia 1694, un'insegnante ed una ventina di alunni risultati positivi. E' la prima scuola del Lazio dall'inizio dell'anno scolastico a chiudere: in corso la sanificazione straordinaria su tre plessi

Prima cinque classi in quarantena fiduciaria e isolamento preventivo, poi la chiusura dell’intero Istituto Comprensivo di via Cassia 1694 per la sanificazione straordinaria di tutti e tre i plessi che ne fanno parte: ossia le sedi Bruno Buozzi, Giuseppe Tomassetti e Isola Farnese. Sulla Cassia scuola chiusa per un focolaio di Covid: è la prima del Lazio dall’inizio dell’anno scolastico. 

Focolaio Covid in una scuola della Cassia

Il cluster, secondo la ricostruzione della Asl Roma 1, sarebbe partito da un’insegnante vaccinata come la quasi totalità dei suoi colleghi (in Italia lo sono oltre il 92%). Da li la moltiplicazione dei contagi in tre delle quattro classi in cui la docente insegna, più un’altra che sarebbe stata coinvolta nel focolaio attraverso un link familiare. Una ventina in tutto gli studenti risultati positivi. 

Covid, chiuso l'IC Cassia: mille alunni a casa senza Dad

Vano il rispetto delle norme anticontagio prescritto dalla dirigenza scolastica: igienizzazione delle mani, distanziamento, mascherine e finestre aperte per favorire il ricircolo dell’aria. La scuola ha chiesto che venga effettuato uno screening di massa per capire la vera entità del cluster della Cassia e riorganizzare, eventualmente, la didattica.  Il SIS della Asl è al lavoro sull'IC della Cassia già dalla scorsa settimana, l'indagine epidemiologica è stata avviata e nelle prime ore del pomeriggio si avranno dati più completi. C’è chi intanto si interroga su come i contagi possano essere esplosi in modo così vertiginoso, se tra i banchi di scuola o in attività extracurricolari o di svago.  

Una cosa è certa, nemmeno il nuovo protocollo varato per ridurre quarantene e didattica a distanza è bastato per evitare la chiusura dell'istituto: oltre mille gli alunni dell’IC di via Cassia costretti a rimanere a casa. Per loro nemmeno la Dad (Didattica a distanza) a rendere il distacco dai banchi di scuola meno amaro. Da oggi, 23 novembre e fino al 25, “è interrotta - si legge sulla circolare firmata dal dirigente scolastico - ogni attività didattica, anche online, ed è posticipato a data da destinarsi ogni impegno collegiale”. A scuola solo i collaboratori impegnati nelle operazioni di sanificazione. 

"Nelle scuole situazione epidemiologica in peggioramento"

Un caso isolato che però fa temere. Da una parte il calo di efficacia dei vaccini Covid dopo un certo periodo dall’ultima somministrazione con il Ministero della Salute a dare l’ok al richiamo, la terza dose, dopo 5 mesi; dall’altra c’è apprensione sulla tenuta del sistema scolastico. Nessuno vuole tornare all’inverno scorso. Ma l’orizzonte non è roseo, almeno a Roma nord: ieri nel distretto sanitario 181 nuovi casi e 2 decessi registrati nelle 24h. “La Asl - così comunicava il dirigente scolastico Francesco Consalvi ai genitori - riferisce che la situazione epidemiologica generale degli istituti scolastici di competenza della Asl Roma 1 sta rapidamente peggiorando soprattutto nella fascia di età al di sotto dei 12 anni”. 

La Asl Roma 1: "Screening a tutta la scuola per sicurezza comunità"

"In questi giorni registriamo un aumento dei contagi anche nelle scuole che noi monitoriamo quotidianamente, oltre 1200 plessi nel nostro territorio. E' evidente che sull'IC di via Cassia dove c'è un cluster maggiore - ha detto Angelo Tanese, Direttore Generale ASL Roma 1 -l'attenzione è massima. Per questo faremo lo screening non solo alle classi interessate ma a tutta la scuola, questo - ha sottolineato - anche per tener conto delle relazioni che ci sono fuori dalla scuola e dare maggior sicurezza a tutta la comunità". 

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