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Sabato, 20 Aprile 2024
IL CASO DI PRIMAVALLE / Centro Storico / Piazza del Campidoglio

"Luce sulla verità": fiaccolata per Hasib, il disabile precipitato dalla finestra

L’iniziativa per mantenere alta l’attenzione su quanto accaduto a Primavalle lo scorso 25 luglio in casa degli Omerovic

L’unica cosa certa ad oggi è il volo di oltre 9 metri che ha fatto dalla finestra della sua camera da letto. E che, da oltre due mesi, le sue condizioni di salute restano invariate, ricoverato in gravi condizioni dopo il coma. Hasib Omerovic e la continua richiesta di verità su quanto accaduto lo scorso 25 luglio nel suo appartamento di Primavalle, durante un accertamento di polizia. Ancora molte “le zone d’ombra” sulla vicenda.

Caso Omerovic, la famiglia mostra le foto della casa dopo l'accertamento della polizia

La fiaccolata in Campidoglio

Dopo l’esposto alla procura della Repubblica e due interrogazioni parlamentari a firma di Riccardo Magi, deputato di +Europa, nella serata di sabato 15 ottobre si è svolta una fiaccolata per “fare luce sulla verità ”.  Ad organizzare l'iniziativa l’associazione 21 luglio, da sempre accanto alla battaglia della famiglia di Hasib, per “svegliare la società civile ” - come spiegano - e per tenere alta l’attenzione su quanto accaduto a casa degli Omerovic". Sotto al Marco Aurelio si sono radunate circa 200 persone con il sostegno di numerose associazioni, tra cui Amnesty International. In solidarietà alla famiglia Omerovic, intorno alle 19, è arrivato anche l’assessore al Patrimonio di Roma Capitale, Tobia Zevi, come delegato del sindaco Gualtieri.

VIDEO | Nella Primavalle di Hasib, la difficile caccia alla verità sul disabile caduto dalla finestra

I punti ancora da chiarire

Le “zone d’ombra” su cui si chiede di far luce: l’appartamento sequestrato solo dopo due mesi dal fatto, l’unica testimone oculare (la sorella di Hasib, Sonita) non è stata ancora ascoltata dagli inquirenti, non è stata ancora ordinata la visita del medico legale sulle ferite di Hasib, mentre i suoi vestiti sarebbero stati scambiati in ospedale. “Forse negligenza - dice Carlo Stasolla dell’associazione 21 luglio -, forse la macchina investigativa è rimasta inceppata nella burocrazia, o addirittura stiamo assistendo ad un depistaggio. L'unica cosa che sappiamo è che Hasib vive una forte discriminazione - conclude Stasolla -, perchè viene da una famiglia povera, perchè è rom e sordo”.

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