Europei a Roma, Vaia: "Allo stadio con certificato vaccinale o con tampone negativo"
Lo Spallanzani sarà l'ospedale di riferimento, fa sapere Vaia: "Bisogna riaprire, far respirare la nostra società"
Allo stadio Olimpico se vaccinati o con tampone negativo. Manca ormai poco più di un mese agli Europei del 2021. Dopo il via libera del Governo all'ingresso di una percentuale di pubblico pari almeno al 25% della capienza dello stadio, la Figc è costantemente in contatto con tutte le istituzioni per la definizione di un protocollo che contenga le misure sanitarie e organizzative necessarie a favorire la migliore fruizione dell'evento da parte degli spettatori.
In questa ottica, si è intensificata la collaborazione con lo Spallanzani per l'individuazione di soluzioni che permettano ai tifosi di accedere all'impianto assicurando, da una parte i requisiti di garanzia nel rispetto delle regole per il contenimento del virus, dall'altra la più facile mobilità e integrazione, anche con strumenti tecnologici.
E' intenzione della Figc mettere sin da subito a disposizione del mondo del calcio professionistico la metodologia che verrà adottata nell'Europeo, per assicurare il ritorno delle tifoserie negli stadi attraverso il piano graduale già individuato nell'ultimo Decreto Legge.
Francesco Vaia, direttore generale dello Spallanzani, dopo l'incontro con il presidente della Figc, Gabriele Gravina ha ribadito la sua visione sulle linee guida: "Gli Europei a Roma con il ritorno del pubblico allo stadio, sono il segno dell'Italia che riapre e che lo fa in sicurezza. Sarà consentito l'accesso allo stadio a chi avrà il certificato vaccinale (qui tutte le informazioni) o che sono negativi al tampone nelle 24-48 ore".
Lo Spallanzani sarà l'ospedale di riferimento, fa sapere Vaia: "Bisogna riaprire, far respirare la nostra società, riaprendo tutto in condizioni di sicurezza. E per questo, per gli Europei come nella quotidianità, ci vuole la collaborazione dei cittadini che dovranno presentarsi allo stadio disciplinati, vaccinati, tamponati: sarà un elemento di civiltà. Tutta l'Europa ci guarderà, dobbiamo dare dimostrazione di efficienza del sistema, ma anche - rimarca il direttore - di grande responsabilità dei cittadini". Il messaggio agli italiani è anche che "si può riprendere e continuare a fare sport, soprattutto all'aperto, in condizioni di sicurezza".