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Venerdì, 29 Marzo 2024
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La giostra delle regole sull'ecobonus rischia di bloccare migliaia di cantieri: l'allarme degli architetti romani

Nell'ultimo anno sono diverse le modifiche alla normativa che sono intervenute. I professionisti chiedono un confronto per evitare lo stallo

Che fine faranno i cantieri in corso a Roma e provincia per Superbonus 110% e bonus facciata 90%, se il Governo continuerà a cambiare le regole in corsa? Se lo chiedono gli architetti capitolini, tramite il presidente dell'ordine romano Alessandro Panci: "Le modifiche alle norme sono senza fine, così si bloccano le opere". 

Un allarme che viene lanciato all'indomani del decreto Sostegni ter, varato il 27 gennaio, che impedisce più di una cessione del credito da parte di committenti o aventi diritto. “Si continua a modificare la norma sui bonus edilizi - dichiara Panci - se pensavamo che le modifiche fossero giunte alla fine, così non è stato. Si tratta di un cammino senza fine: prima i bonus sono stati presentati come incentivi gratuiti con cui poter migliorare l’efficienza energetica dei propri edifici;ì, poi abbiamo compreso che tale meccanismo sarebbe stato efficace solo grazie alla cessione del credito attraverso banche e istituti finanziari. All’inizio del 2021 si aprì la possibilità della cessione agli istituti bancari, rimanendo il problema delle legittimità edilizie: troppi edifici con abusi, troppo tempo per ottenere i documenti richiesti con gli accessi agli atti, norma complessa e tante circolari di chiarimento".

Ma le novità non erano finite lì: "A fine luglio 2021 arriva la Cilas - ricorda il presidente dell'ordine - . Si cerca di evitare la verifica della legittimità degli immobili lasciando ai committenti il rischio di lavori effettuati su parti non legittime. Poi si inserisce il vincolo dell’Isee a 25.000 euro. Poi lo si toglie e si modificano nuovamente le scadenze. Il 12 novembre 2021 si aggiungono le asseverazioni e le congruità anche per le ristrutturazioni e per il bonus facciate". Una giostra che per gli architetti, professionisti tra i principali chiamati in causa, non tiene conto dei tempi per la progettazione e la realizzazione di ogni intervento edilizio. "Il Governo e i vari uffici - si chiede Panci - conoscono queste tempistiche? L'attività edilizia di efficientamento energetico e di miglioramento sismico necessita di tempi di progettazione e realizzazione, che spesso durano più del tempo con cui sono state modificate più volte le norme. Ogni volta che la norma viene modificata si ha la necessità di verificare cosa questo comporta al nostro intervento e aumentano le incertezze di noi tecnici e dei cittadini”.

"Chiediamo un dialogo affinché i cambiamenti normativi, se devono esserci, avvengano lasciando il tempo di concludere le attività edilizie in corso senza sorprese - l'appello dell'ordine - . Certo, bisogna intervenire sulle truffe a danno dello Stato, ma facciamolo scrivendo bene la norma e non penalizzando cittadini e tecnici onesti che cercano di utilizzare correttamente i bonus messi a disposizione. La situazione romana vede migliaia di cantieri aperti e in corso che subiscono rallentamenti anche a causa di queste numerose modifiche, col rischio che molti di questi cantieri non riusciranno ad arrivare a conclusione proprio per l’enorme incertezza che siamo costretti a subire.”

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