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La manovra economica ignora l'emergenza casa: "Draghi cancella 3 milioni di famiglie in affitto"

Il segretario nazionale critica la legge di Bilancio appena approvata. A Roma 4.229 famiglie sono sotto sfratto perché non riescono a pagare l'affitto

I prossimi mesi saranno scanditi da migliaia di sfratti in tutta Italia. Solo a Roma fino a giugno 2022 i movimenti per la casa e i sindacati inquilini se ne aspettano 4.500, ovvero quelli annunciati dal Prefetto Matteo Piantedosi a luglio scorso e riferiti al 2019, prima che la maggior parte delle ordinanze venisse sospesa dal decreto del marzo 2020, prorogato fino al 31 dicembre prossimo. Ieri, giovedì 28 ottobre, il Consiglio dei Ministri ha approvato la Manovra economica per il 2022 e scorrendo il testo della Legge ci si rende conto che non molto è stato deciso in tema di politiche abitative: nessun cenno al supporto alle morosità incolpevoli, per esempio.

L'Unione Inquilini è tra chi denuncia il vuoto normativo e l'assenza di risorse, alla vigilia di una stagione che si preannuncia particolarmente intensa, aggravata anche dalla crisi economica dovuta alla pandemia e allo sblocco dei licenziamenti. "Il supporto finanziario alle politiche abitative  - spiega il segretario nazionale Walter De Cesaris - si limiterebbe quasi esclusivamente al sostegno all'acquisto della casa per i giovani sotto i 36 anni, con la proroga al 31 dicembre degli sgravi fiscali prima casa con un impegno di 242 milioni di euro, riservato a chi ha tra i 20 e i 31 anni non compiuti".

"Giovani e precari dimenticati"

Ma ad essere persa di vista è la condizione di chi si trova a non poter più sostenere i mutui "per la precarietà del lavoro, gli stipendi da fame e la prospettiva di una pensione sotto la soglia di sopravvivenza raggiunta dopo i 70 anni". E una lente d'ingrandimento particolare viene messa da Unione Inquilini sugli affitti: "In Italia ci sono tre milioni di famiglie in locazione - scrive De Cesaris in una nota - e 650.000 domande di alloggio di edilizia residenziale pubblica a canone sociale senza risposta a causa di una carenza strutturale di alloggi. In tutto questo, due milioni di famiglie in Italia sono in condizioni di povertà assoluta, la metà di queste hanno un affitto". Non è sufficiente, per il sindacato, la detrazione fiscale di 2.000 euro per l'affitto della prima casa per i giovani con un reddito inferiore a 15.493,71 euro e non appare rifinanziato "il fondo sociale per il sostegno delle locazioni e quello per la morosità incolpevole". 

Gli sfratti a Roma: 4.229 per morosità incolpevole

Andando ad analizzare i dati su Roma, la situazione è drammatica: sono 335 le famiglie finite in strada a causa di uno sfratto durante la pandemia, secondo i dati forniti dal Viminale e che fanno riferimento a tutto il 2020. Un dato che si è ridotto del 76% solo perché è sopraggiunto il blocco degli sfratti grazie ad un decreto del marzo 2020. Oltre 4.800 i provvedimenti solo nella Capitale, oltre 5.500 in tutto il Lazio, con una evidente preponderanza di sfratti dovuti alla morosità incolpevole, ovvero 4.229 rispetto agli 84 per necessità del locatore e ai 255 per finita locazione. "A Roma, per essere ottimisti, possiamo dire che vengono asegnati 250 alloggi l'anno - spiega l'Unione Inquilini - mentre i contributi per l'affitto non sono stati erogati a causa della burocrazia. Ma i tribunali continuano a lavorare". Solo a Roma sono 13.896 le domande per un alloggio popolare in attesa di risposta nonostante ne abbiamo diritto.  Nella Capitale, come detto più volte, il Prefetto Matteo Piantedosi ha annunciato a luglio scorso circa 4.500 sfratti, riferiti al 2019 e che verranno eseguiti da qui a giugno 2022. Alcuni, come quello di Carlos a San Lorenzo o della famiglia di quattro persone a Fidene sono stati eseguiti, altri come Yatnaris a Colli Albani o Marco nel piano di zona di Monte Stallonara hanno ottenuto una proroga. 

Il timore del sindacato: affitti più cari con il Superbonus

Un'altra preoccupazione di De Cesaris è che i costi per chi cerca un affitto si alzino ulteriormente dopo i lavori di efficientamento energetico effettuati grazie al Superbonus 110%, esteso dal Governo Draghi fino al 2023 sia per i condomini sia per gli alloggi Iacp ("ma vengono esclusi ancora quelli Erp di proprietà comunale, malgrado l'impegno assunto dal governo"): "Non si affronta una questione che, senza un intervento di chiarimento che ancora non c’è, porterà conseguenze pesanti sull’aumento degli affitti - scrive il segretario nazionale UI - e di conseguenza su un ulteriore incremento degli sfratti per morosità. Gli interventi di efficientamento energetico e di ristrutturazione, derivanti da finanziamenti pubblici al 110%, devono essere sterilizzati rispetto ad aumenti dei canoni di locazione”.

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