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Don Benoni Ambarus nominato vescovo ausiliare della Diocesi di Roma

Conferita a monsignor Benoni Ambarus l’ordinazione episcopale, dal 2018 è a capo della Caritas diocesana: da anni al servizio dei poveri

Si è svolta il 2 maggio l’ordinazione episcopale di Don Benoni Ambarus. Tra le navate della basilica di San Giovanni di Laterano, anche gli ospiti dei centri Caritas diocesana e i parrocchiani delle comunità nelle quali monsignor Ambrus ha svolto il suo servizio. Dal 2018 direttore in Caritas, ha dedicato la sua vita e il suo servizio agli ultimi.

Alla liturgia hanno partecipato anche numerose autorità militari e civili tra le quali il sindaco di Roma, Virginia Raggi, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, l’europarlamentare Pietro Bartolo, “il medico di Lampedusa”.

Il cardinale vicario Angelo De Donatis ha affidato a monsignor Benoni Ambarus, nuovo vescovo ausiliare della diocesi di Roma e titolare di Tronto, conferendogli l’ordinazione episcopale. Un ministero il suo che avrà una continuità nell’aiuto del prossimo, dei più deboli, degli emarginati, compito che lo ha distinto in questi anni di servizio.

Il nuovo vescovo, Don Ambarus, per tutti don Ben, è direttore della Caritas di Roma dal primo settembre 2018; ne era già vicedirettore dal 16 ottobre 2017. Nato il 22 settembre 1974 a Somusca-Bacau (Romania), entra al Seminario Minore della diocesi di Iasi, in Romania, nel 1990; frequenta il Seminario Maggiore di Iasi e nel 1996 arriva a Roma, presso il Pontificio Seminario Romano Maggiore, dove completa gli studi e consegue il baccalaureato in Teologia. Il 29 giugno del 2000 viene ordinato presbitero a Iasi. A Roma, nel 2001, consegue la licenza in Teologia dogmatica alla Pontificia Università Gregoriana. Educatore al Maggiore dal 2001 al 2004, è nominato collaboratore parrocchiale a San Frumenzio ai Prati Fiscali, di cui sarà viceparroco fino al 2010. Dal 2010 al 2012 è viceparroco a Santa Maria Causa Nostrae Laetitiae. Nel 2012 don Ambarus diviene parroco dei Santi Elisabetta e Zaccaria a Valle Muricana, la prima comunità romana a ricevere la visita pastorale di Papa Francesco, il 26 maggio del 2013.

Alla notizia dell'ordinazione Don Ben aveva commentato: "Non posso che confessarvi il mio stupore per il fatto che il Signore, attraverso la Chiesa ed il nostro vescovo Francesco, abbia guardato alla mia povera persona per questo ministero", spiega in dichiarazione tratte dal sito della Diocesi di Roma. "Ringrazio il Signore con tutto il cuore per la sua bontà verso di me – ha proseguito –. Tutta la mia vita, tutta la mia storia, è avvolta da questa bontà. Ringrazio il nostro vescovo Papa Francesco per la fiducia che mi ha manifestato. Un prete straniero, romeno romano, vescovo ausiliare a Roma! Sono scherzi del Signore e… del Papa, verso di me, che sarei dovuto rimanere in Italia solo quattro anni!". 

Ancora, il nuovo vescovo ha ripercorso gli ultimi anni ed ha aggiunto: "In questi anni, avendo il privilegio di vivere il ministero nella Caritas diocesana, tante volte ho detto, negli incontri e negli interventi: siamo tutti poveri, e io sono il primo povero, cioè mancante, alla scuola del Vangelo dei poveri. Ecco, ho imparato cosa significa mancante, mendicante, cosa significa gridare la preghiera e aspettare la salvezza, cosa significa credere e affidarsi. Allo stesso tempo – ha concluso – ho imparato da loro, veri maestri di vita, che ogni morte e caduta è garanzia di risurrezione, di salvezza. Ecco, con tutti i doni abbondanti vissuti, vivo la consapevolezza che si aggiunge grazia su grazia rispetto al ministero a cui sono chiamato". 

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