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Discoteche, dai vaccini sui camper ai biglietti nominali: le ipotesi per la riapertura dei locali

L'assessore alla sanità regionale Alessio D'Amato: "Auspichiamo che venga comunicata dal Governo la data di avvio in sicurezza delle attività"

I gestori dei locali premono. Le autorità sanitarie vogliono protocolli precisi e una linea guida dal Governo. È ancora acceso il dibattito riguardante la riapertura delle discoteche con i titolare dei locali di Roma e il litorale laziale che aspettano con un ansia una decisione che, nonostante l'estate sia già iniziata, tarda ad arrivare. Nel frattempo sono al vaglio una serie di ipotesi che, tra le altre, riguarderanno anche la possibilità di vaccinarsi sui camper mobili nei quali i giovani potranno inocularsi il Johnson&Johnson. 

Una campagna che permetterebbe di immunizzare chi, fino ad ora, non si è ancora vaccinato. La Regione ha iniziato a testarla oggi con la Asl Roma 5 in campo, a Arcinazzo Romano e Affile, per poi estendersi entro il mese di luglio a tutti i 70 comuni della azienda sanitaria locale. Potranno vaccinarsi, senza necessità di prenotazione, tutti i cittadini di età maggiore di 18 anni non ancora vaccinati. Sarà sufficiente recarsi presso l'ambulatorio mobile portando con sé tessera sanitaria e documento di identità. 

L'ipotesi è che se il test abbia un riscontro positivo, così come accaduto per gli Open Day, possa essere replicato anche il larga scala. Magari con i giovani proprio come target. Difficile, se non impensabile, pensare però che qualcuno possa vaccinarsi fuori da un locale ed entrare in discoteca. Più plausibile l'eventualità di immunizzare il più in fretta possibile e a larga scala il mondo del popolo della notte anche con modalità on the road.

Nella giornata di ieri, nel frattempo, è andato in scena un incontro tra la Regione Lazio, lo Spallanzani e i rappresentati di 100 discoteche del territorio. Il nodo sulla sicurezza sanitaria è ancora da sciogliere e la Pisana, su quello, aspetta le decisioni del Governo Draghi per poi adattarsi. Dall'appuntamento è emersa però la volontà di preparare il terreno come ha sottolineato l'assessore alla sanità Alessio D'Amato: "È in corso di pianificazione campagna comunicazione rivolta al target 18-30 anni per la promozione della vaccinazione tra giovani, in collaborazione con lo Spallanzani. Auspichiamo che venga comunicata dal Governo la data di avvio in sicurezza delle attività legate a questo particolare comparto economico che ha vissuto un periodo molto difficile".

Ieri, tuttavia, fonti della Regione sottolineanano che nulla è stato deciso. Si è ancora in una fase interlocutoria e, come succede in questi casi, sono state fatte delle ipotesi. Oltre l'eventualità di ricorrere alla modalità dei vaccini sui camper per immunizzare più persone possibili, non sono escluse le ipotesi che potrebbero portare ad ingressi scaglionati per evitare assembramenti, fino ai biglietti nominali per entrare in discoteca, così come avviene nei concerti. Poi c'è il tema del Green Pass, che potrebbe essere un lasciapassare, e della mascherina. Anche se in zona bianca e senza l'obbligo di portarlo all'aperto, il dispositivo non verrà abbandonato sia all'ingresso che nelle zone comuni come bar o bagni, senza dimenticare che nei locali al chiuso la mascherina va portata, incalzano fonti della Regione. Ancora ipotesi appunto, in attesa delle decisioni degli scienziati del Cts e del Governo.

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