Covid, accordo Spallanzani-Gamaleya per lo sviluppo di Sputnik. Vaia: "Siamo al servizio del Paese"
Oltre alla visita dei ricercatori, il Gamaleya invierà presto le dosi e il materiale biologico
Gli scienziati russi che hanno sviluppato il vaccino anti-Covid Sputnik V saranno a Roma, all'Inmi Spallanzani, per l'avvio della collaborazione sulla sperimentazione dell'efficacia del prodotto rispetto alle varianti di Sars-CoV-2 e sulla possibilità di usarlo nelle seconde dosi dopo la prima con un vaccino diverso. Lo prevede il memorandum tra l'Istituto Gamaleya di Mosca, lo Spallanzani e il Fondo sovrano russo d'investimento, firmato questa mattina. Oltre alla visita dei ricercatori, il Gamaleya invierà presto le dosi e il materiale biologico.
"La Regione Lazio e lo Spallanzani sottoscrivono questo accordo tecnico-scientifico - ha spiegato il direttore sanitario dello Spallanzani, Francesco Vaia, in un incontro con i giornalisti davanti alla fontana dell'Istituto - che darà il via finalmente alle sperimentazioni con e su Sputnik". L'accordo prevede appunto la verifica del vaccino russo sulle varianti virali e l'uso di altri vaccini (tra cui Sputnik) dopo la prima dose con AstraZeneca.
"Come Spallanzani vogliamo porci al centro della sperimentazione per fare un servizio al Paese, come spesso accaduto dall'inizio della pandemia. Non ci sono affermazioni assertive, ma vogliamo verificare fondate e ragionevoli ipotesi che il mix di vaccini possa farsi: evidentemente chiederemo ad Aifa di autorizzare questo studio, ma sono convito che ci darà il via libera perché in altri parti d'Europa si stanno facendo queste sperimentazioni. Ne abbiamo parlato con il presidente dell'Aifa Palù, che ci ha incoraggiato ad andare avanti", ha aggiunto il direttore sanitario Vaia.