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VIDEO | I tassisti invadono Roma da tutta Italia: rabbia contro il decreto concorrenza di Draghi

I tassisti rivendicano il fatto di essere un servizio pubblico ed essenziale: “Va contro la Costituzione”

Da piazza della Repubblica a piazza Venezia. Con cori, petardi, bombe carta e fumogeni. Sono circa 5mila i tassisti che, arrivati da tutta Italia, hanno deciso di manifestare nella mattinata di oggi, mercoledì 24 novembre, contro il decreto legge concorrenza.

“Il nostro è un servizio pubblico e deve essere gestito dagli enti locali, com’è sempre stato - spiega Riccardo Cacchione di Usb -. Non esiste concorrenza in questo settore, andrebbe ad incidere unicamente sulle tariffe, che oggi sono calmierate”.
“Giù le mani dai tassisti”, viene scandito più volte durante tutto il corteo. L’attenzione è  verso il Premier, Mario Draghi, riprodotto su un volantino con la scritta “Speculazione internazionale”, e le multinazionali come Uber.

“Chiediamo lo stralcio dell’articolo 8, altrimenti le proteste continueranno e saranno ancora più deciso rispetto a quella di oggi”, dice Alessandro Genovese di Ugl Taxi.

Una delegazione di tassisti sarà ricevuta a breve dal vicepresidente della Camera  dei deputati, Fabio Rampelli di Fratelli d'Italia.

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