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Coronavirus, l'appello di Zingaretti: "Chi va in vacanza all'estero rischia di fare la quarantena"

Zingaretti: "Non c'è dubbio che dobbiamo cominciare a denunciare che chi non si vaccina in questo momento mette al rischio la vita di tutti, perché abbiamo ripreso una vita sociale"

 "Chi va all'estero in questo periodo è possibile che al suo rientro dovrà fare la quarantena o dovrà farla nei Paesi nei quali si sta recando". Parola di Nicola di Zingaretti che, su Sky TG24, ha sottolineato quelli che potrebbero essere i rischi dei prossimi giorni: "Ferma restando la libertà di tutti, viaggiare all'estero in questo momento comporta un rischio superiore che non rimanere in Italia. Con il mare, la montagna, le città e le bellezze che abbiamo, pensarci due volte forse è opportuno".

"Ci sono anche tante persone ancora non vaccinate perché i vaccini sono arrivati nei tempi che conosciamo. - ha aggiunto a Timeline - Noi stiamo sperimentando dei camper che girano per piccoli paesi e in effetti vediamo che tanti over 60 si vaccinano perché vedono il camper e il proprio medico che li convince. C'è anche un lavoro corpo a corpo, casa per casa, che va fatto. I non vaccinati non sono solo persone che non vogliono, ma oggettivamente anche persone che non ne hanno avuto l'opportunità".

Zingaretti e il Green Pass in Italia

Il Governatore ha anche detto la sua sul tema del momento, il Green Pass: "Si cerchi una via italiana. Mi sembra molto ragionevole, qualsiasi decisione va applicata alle abitudini e alla situazione delle vaccinazioni del Paese. Sicuramente per i grandi eventi di massa sarebbe una cosa molto intelligente, non è giusto che alcuni che non si sono vaccinati per scelta mettano a rischio le persone e l'economia del Paese. Bisogna vaccinare e, per eventi di massa, in un Paese in cui ancora la percentuale di non vaccinati è alta, fare una selezione aiuta la sicurezza, la sanità, l'economia. Aiuta a non tornare indietro a periodi drammatici di chiusure improvvise".

"Mi sembra - ha aggiunto - che l'atteggiamento che sta avendo il governo, accettare questa idea" di alcune limitazioni per chi non ha il green pass, "ma farlo guardando i numeri e le situazioni peculiari del Paese, sia corretta. Non c'è un sì o un no in assoluto, bisogna vedere nel merito. Ci sono locali grandi e piccoli, deciderà il governo".

"Chi non si vaccina rischia di essere limitato"

"Non c'è dubbio che dobbiamo cominciare a denunciare che chi non si vaccina in questo momento mette al rischio la vita di tutti, perché abbiamo ripreso una vita sociale, che è una conquista è che è messa in discussione anche dal fatto che tanti non si vaccinino. - ha quindi concluso Zingaretti - Per aggredire quello zoccolo duro di persone che dicono di non vaccinarsi in nome della loro libertà, noi dovremo dire che, nel nome della nostra libertà di vivere sicuri, loro alcune cose non le potranno fare. Non ci trovo nulla di vergognoso. Se non dobbiamo avere la cultura punitiva, dobbiamo avere la cultura dell'incentivo, anche nella frequentazione dei luoghi. Che ci sia un incentivo penso sia una cosa giusta. Prima di arrivare all'obbligo, di cui pure non mi stupirei, ci sono gli strumenti degli incentivi che possono dare straordinari risultati. All'obbligo ci arriverei solo dopo aver sperimentato tutte le forme possibili di incentivo. Rispetto la volontà del singolo, ma c'è anche la volontà di una comunità di voler andare avanti che va tutelata". 
 

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