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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Coronavirus, i sindacati a Raggi: "Zero tutele in Ama, igienizzare mezzi e fornire mascherine"

La lettera di Cgil, Cisl e Fiadel alla sindaca. Tra le richieste anche la chiusura di uffici e attività operative non essenziali

Igienizzare mezzi e ambienti di lavoro, chiudere uffici e attività non essenziali, prevedere un piano di servizi minimi garantiti. Sono solo alcune delle richieste avanzate dai sindacati a tutela dei lavoratori di Ama nei giorni dell'emergenza Coronavirus

"Con la presente, ai sensi dell'art 54 del dL n. 267 del 18 agosto 2000, si richiede alla sindaca Virginia Raggi - tenuto conto delle misure adottate in data 11/03/2020 dal Governo con dpcm e dei contenuti della lettera inviata ieri dalle scriventi organizzazioni sindacali, che si allega - di adottare tutte le misure necessarie per tutelare il servizio di igiene ambientale e quindi l'incolumità pubblica, considerato che ad oggi Ama non risulta abbia operato in modo soddisfacente a tutela del proprio personale". È quanto si legge in una lettera inviata alla sindaca di Roma, Virginia Raggi, dai segretari generali della Fp Cigl di Roma e Lazio, della Fit Cisl e della Fiadel, rispettivamente Giancarlo Cenciarelli, Marino Masucci e Massimo Cicco. 

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"In particolare - spiegano - si richiede un immediato intervento per: igienizzare con priorità assoluta mezzi e ambienti di lavoro; chiudere uffici e attività operative non essenziali, prevedere un piano di servizi minimi garantiti, che richiedano l'utilizzo di minor personale, con apposita contrattazione aziendale, attivando tutti gli strumenti necessari per garantire i livelli stipendiali". E ancora "attivare lo smartworking in modo diffuso; razionare i dpi, mascherine e guanti monouso in primis, per le attività che li prevedono da Dvr e per tutte quelle che impongono la promiscuità, ad esempio nell'utilizzo dei mezzi e in attività che comportano assembramenti, e quindi prevedere protocolli di sicurezza anti-contagio". 

Tra le richieste anche quella di "ripristinare l'utilizzo delle docce, risultando incomprensibile tale misura in assenza di interventi di igienizzazione degli ambienti di lavoro; predisporre un piano perentorio di frazionamento e controllo degli accessi negli ambienti di lavoro, procedure e regole chiare per le unità produttive; distribuire i prodotti necessari e non lasciare al caso le forniture, tenuto conto del fatto che in questi giorni gli approvvigionamenti dei singoli posti di lavoro sono avvenuti tramite i responsabili con acquisti, in alcuni casi di prodotti inefficaci, e con un massimo di spesa di 9,90 euro". 

"Certi che comprenderete l'urgenza delle sopraindicate misure - concludono - restiamo in attesa di un celere riscontro".

(Fonte Agenzia Dire) 

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