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Serena, anestesista in corsia con il 10 di Totti sulla tuta: "Mi chiamano Pupona. Così allentiamo la tensione"

Serena di professione fa l'anestesista a Modena, è tifosissima della Roma, e la foto della sua tuta protettiva bianca con dietro scritto "Totti 10 mitico" ha fatto il giro del web

"Pronto Serena, ti disturbo? Ormai sei una star". "Se, lallero", risponde imitando la parlata romana ma con l'accento inconfondibile emiliano.

Dall'altra parte dello smartphone c'è Serena di professione anestesista al Policlinico di Modena, impegnata costantemente nell'emergenza coronavirus e tifosissima della Roma, tanto che su Twitter il suo account è un omaggio a Francesco Totti. 

Giorni fa, in corsia, dietro la tuta bianca che ormai indossa tutti i giorni si è fatta scrivere da un collega 'Totti 10 mitico'. L'ha indossata come se fosse la casacca della Roma. "Mi chiamano Pupona", ci confessa sorridendo. Già perché l'umorismo che l'accompagna sempre, lei fa di tutto per portarlo nei reparti, soprattutto in giorni difficili come questi. 

"Stavamo facendo un Covid. Dopo giorni e giorni in cui dietro le tutone abbiamo scritto i nostri nomi, ci è sembrato sano e giusto allentare un po' la tensione. Il tutto restando sempre professionali e ligi al dovere, come sempre. Anche la paziente che era in sala ha riso. Il buon umore è fondamentale in questi casi, sia per gli operatori che per chi è in cura. Dentro quelle tute è faticoso muoversi, fa caldissimo e qualche appiglio di felicità aiuta sia noi medici che i pazienti", racconta Serena a RomaToday prima di parlare della sua passione per la squadra giallorossa. 

"E' nata per caso. Ho visto la Roma in tv, mi piacevano i colori e mi sono innamorata. Mio padre non tifa, mio fratello è del Torino. La passione è cresciuta sempre più negli anni tanto che ho visto allo stadio anche lo Scudetto del 2001 e quando gioca la Roma all'Olimpico percorro 400 chilometri per sedermi al il suo posto in Curva Sud laterale. Sono nel lato dove c'è anche Valerio Mastrandrea, per intenderci", racconta al nostro quotidiano. 

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Roma ormai è la sua seconda casa, e le manca. "Non vedo l'ora che finisca questa emergenza così posso riabbracciare i miei amici romani e romanisti. Quando vengo nella Capitale mi portano sempre in giro, ormai siamo una comitiva".

E il suo idolo, Totti, lo ha mai incontrato? "Purtroppo no, mi piacerebbe. E' stato per anni un orgoglio, un simbolo riconosciuto in tutto il mondo. Un vanto. Quando giocava, noi tifosi eravamo rispettati ovunque". 

La foto della sua tuta con il numero 10 sulle spalle e quel 'Totti mitico' in poco tempo ha fatto il giro del web. Lo scatto che la ritrae è stato celebrato dalla Roma che ha pubblicato su Twitter un post a lei dedicato: "E' tra gli eroi che combattono per arginare il COVID-19 giorno e notte. Grazie", si legge nel messaggio del club giallorosso.

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