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Sabato, 23 Settembre 2023
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Coronavirus Roma: scuole, eventi, orari di bar e ristoranti. Tutto quello che c'è da sapere

Scuole chiuse fino al 3 maggio e bar e ristoranti chiusi alle 18. Con l'ultimo decreto del 9 marzo, tutto il Paese, Roma compresa, è "zona di sicurezza". Spostamenti da limitare allo stretto necessario

Aggiornato al 12 aprile 2020

Scuole e università chiuse a Roma e nel Lazio per il coronavirus ancora fino al 3 maggio. Ristoranti e bar anche. Si può andare al supermercato senza limitazioni ma gli spostamenti vanno limitati allo stretto necessario, da provare alle autorità tramite autocertificazione. Sono queste le misure in vigore in tutto il Paese, secondo quanto stabilito dall'ultimo decreto del Governo per frenare il contagio da Coronavirus.  

Coronavirus: l'ultimo Decreto del premier Conte

Dopo i provvedimenti passati e quello poi aggiornati che hanno progressivamente trasformato l'Italia in una zona protetta. Con il nuovo Decreto sull'intero territorio nazionale "sono sospese fino al 3 maggio le attività di pub, scuole di ballo, sale giochi, bar, ristoranti, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati". Chiusi anche centri estetici, terme e negozi dove si fanno i tatuaggi. Chiudono anche parrucchieri e servizi di mensa.

Coronavirus, cosa si può fare e cosa non si può fare: tutti i divieti del decreto "Io resto a casa"

Restano aperti senza limitazioni supermercati e farmacie. "Non siamo ancora nella condizione di poter allentare le misure restrittive che abbiano disposto, di alleviare i disagi e risparmiarvi i sacrifici a cui siete sottoposti", ha detto il premier Giuseppe Conte. "Se allentassimo le misure pagheremmo un prezzo altissimo", aggiunge.  

Riaprono librerie, cartolibrerie e negozi per neonati e bambini

La proroga prevista dal DPCM, appena firmato, vale anche per le attività produttive. L'intenzione è di allentare il primo possibile le misure per far ripartire le attività economiche, ma non ci sono ancora le condizioni perché ciò sia possibile.

Rispetto alle precedenti misure restrittive relative alle attività commerciali, nel DPCM ci sono alcune piccole variazioni, che riguardano parziali riaperture. In particolare, riapriranno dal 14 aprile sempre nel rispetto delle indicazioni di distanziamento sociale: le librerie, le cartolibrerie, i negozi per neonati e per bambini, la silvicoltura, cioè il taglio dei boschi necessario per il rifornimento dei combustibili, e altre attività forestali. 

Coronavirus: regole per gli spostamenti

Non si può uscire di casa se non per motivi di lavoro, assoluta urgenza o salute. Le limitazioni agli spostamenti sono le stesse in tutte le Regioni italiane e sono in vigore dal 10 marzo e fino al 13 aprile 2020. Ci saranno controlli da parte delle forze di Polizia. E’ previsto il divieto assoluto di uscire di casa per chi è sottoposto a quarantena o risulti positivo al virus. In caso di sintomi da infezione respiratoria o febbre superiore a 37,5 gradi bisogna rimanere a casa, rivolgersi al proprio medico e limitare al massimo il contatto con altre persone

E' fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso rispetto a quello in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute;

Si può uscire di casa per fare la spesa, andare in farmacia, acquistare altri prodotti di prima necessità (anche in un altro Comune se nel proprio non è possibile e comunque giustificando il motivo).Si può uscire per andare all’edicola e comprare i giornali. Si può uscire per portare a spasso il cane ma rimanendo «in prossimità della propria abitazione». Per provare queste esigenze dovrà essere compilata un’autodichiarazione che potrà essere resa anche seduta stante sui moduli in dotazione alle forze di Polizia. La veridicità delle dichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi.

Il ministero dell'Interno ha chiarito con una circolare del 31 marzo che la possibilità di uscire con i figli minori è consentita a un solo genitore per camminare purché questo avvenga in prossimità della propria abitazione o in occasione spostamenti motivati da situazioni di necessità o di salute. Non è permesso, come Conte ha detto esplicitamente, «andare a spasso».

Per quanto riguarda l'attività motoria è stato chiarito che, fermo restando le limitazioni indicate, è consentito camminare solo nei pressi della propria abitazione

vietate le sedute di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, all’interno degli impianti sportivi di ogni tipo, «onde evitare», spiega Conte, «che delle società sportive possano pretendere l’esecuzione di una prestazione sportiva anche nella forma di un allenamento». Ovviamente, precisa il presidente del Consiglio, «non significa che gli atleti non potranno più allenarsi: non lo faranno in maniera collettiva ma individuale».

confermate le limitazioni a jogging e, in generale, all’attività motoria all’aperto: si possono fare «ma da soli e in prossimità della propria abitazione».

È vietato andare nelle seconde case. L’unica eccezione riguarda «la necessità di porre rimedio a situazioni sopravvenute e imprevedibili (quali crolli, rottura di impianti idraulici e simili, effrazioni, ecc.) e comunque secondo tempistiche e modalità strettamente funzionali a sopperire a tali situazioni».

Coronavirus: le indicazioni del governo per quanto riguarda i mezzi

In moto si può andare, ma da soli;

In auto bisogna tenere il metro di distanza (dunque un passeggero oltre al guidatore, nel sedile posteriore);

L’uso della bicicletta è consentito per raggiungere la sede di lavoro, il luogo di residenza o i negozi che vendono generi alimentari o di prima necessità. È inoltre consentito utilizzare la bicicletta per svolgere attività sportiva o motoria all’aperto, ma sempre nella prossimità di casa propria.

Restano le sanzioni dai 400 ai 3000 euro per chi trasgredisce le misure restrittive adottate (inserite nel decreto del 25 marzo). Nei casi di mancato rispetto delle misure previste per pubblici esercizi o attività produttive o commerciali, si applica altresì la sanzione amministrativa accessoria della chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni.

Coronavirus: non autorizzata ora d'aria per i bambini

"Noi non abbiamo affatto autorizzato l'ora del passeggio coi bambini. Abbiamo semplicemente detto che se ci sono dei figli minori quando un genitore va a fare la spesa si può consentire anche l’accompagno di un bambino. Ma questa non può essere l’occasione per il genitore di andare a spasso", ha spiegato Conte.

Coronavirus, l'elenco delle attività aperte

Tratte dall'allegato al nuovo decreto firmato dal premier Conte, ecco le attività che potranno restare aperte

Ipermercati
Supermercati
Discount di alimentari
Minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimentari vari
Commercio al dettaglio di prodotti surgelati
Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici
Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati (codici  ateco: 47.2)
Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati
Commercio al dettaglio apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in  esercizi specializzati (codice ateco: 47.4)
Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico 
Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari
Commercio al dettaglio di articoli per l'illuminazione
Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici Farmacie
Commercio al dettaglio in altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione  medica
Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati
Commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l'igiene personale 
Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici
Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia
Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento
Commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini
Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet
Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato per televisione
Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto per corrispondenza, radio. telefono 
Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici


Lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia 
Attività delle lavanderie industriali 
Altre lavanderie, tintorie 
Servizi di pompe funebri e attività connesse 

Coronavirus: l'elenco completo delle attività aperte da scaricare

Supermecati chiusi alle 19, la domenica alle 15

Nella giornata del 17 marzo è stata emanata dalla Regione Lazio l’ordinanza che regolamenta gli orari di apertura degli esercizi commerciali, stabilendo orari limite per le aperture e le chiusure serali e della domenica. Obbligo per i gestori di contingentare gli accessi della clientela, garantire gli spazi interpersonali e sanificare i luoghi di lavoro. No a lunghi spostamenti per andare a fare acquisti.

L’ordinanza è rivolta a tutti gli esercizi la cui apertura è attualmente autorizzata (ossia quelli elencati nell’allegato 1, del DPCM dell’11 marzo 2020), fatte salve le farmacie e parafarmacie sui cui orari non interviene, e invita anche espressamente i cittadini a effettuare spostamenti motivati dall’acquisto di generi di prima necessità più brevi possibile; no, quindi, a lunghi spostamenti per recarsi a fare spese in esercizi commerciali lontani da casa o dal posto di lavoro.

Questi i nuovi orari di apertura al pubblico previsti dal provvedimento:

- dal lunedì al sabato: apertura alle ore 8.30 e chiusura obbligatoria di tutti gli esercizi commerciali entro le ore 19.00;

- la domenica: chiusura obbligatoria di tutti gli esercizi commerciali entro le ore 15.00.

Il provvedimento ribadisce, inoltre, che i gestori delle attività commerciali aperte devono garantire l’accesso agli esercizi con modalità contingentate e che comunque permettano di evitare assembramenti, in modo che sia garantita la distanza interpersonale di almeno un metro pena, come sanzione, la sospensione dell'attività in caso di violazione. In presenza di condizioni strutturali o organizzative che non consentano il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro, gli esercizi dovranno essere chiusi. I gestori dovranno inoltre “garantire e incentivare le operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro, adottando protocolli interni di sicurezza e ricorrendo a qualsiasi dispositivo utile a limitare le forme di contagio”.

Obbligo mascherine per chi somministra cibo e bevande

Chi somministra cibi e bevande a Roma e nel Lazio è obbligato ad usare guanti e mascherine. E' quanto si legge nella nuova ordinanza della Regione che inasprisce i provvedimenti presi già lo scorso 8 marzo in merito all'emergenza coronavirus. 

Lo comunicano in una nota congiunta l’Assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato ed il vicepresidente Daniele Leodori. 

Nel punto 5 dell'ordinanza con la quale vengono disposte ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica COVID-19, che così si eprime: "Gli esercizi che svolgono attività di somministrazione di alimenti e bevande e tutti i soggetti che trasformano, producono, tengono in deposito o comunque manipolano per poi vendere o somministrare prodotti alimentari, in relazione all'attività svolta, sono tenuti all’utilizzo obbligatorio di mascherine e guanti".

Nel Lazio, “quarantena” e sorveglianza sanitaria per chi arriva da ex zone rosse

Rimane la “Quarantena” e sorveglianza sanitaria per chi arriva dalla Lombardia e dalle province delle ex “zone rosse” nella regione Lazio secondo quanto stabilito dalla medesima ordinanza regionale. 

Il provvedimento della Pisana ha imposto a tutte le persone che nei quattordici giorni antecedenti alla data di pubblicazione del Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo 2020 hanno fatto ingresso, stanno facendo o faranno ingresso nella Regione Lazio dalle 'zone rosse' (ora ex perché esiste un'unica zona di sicurezza coincidente con tutto il territorio italiano), di comunicare tale circostanza al numero verde 800.118.800 che si coordina con il dipartimento di prevenzione dell'azienda sanitaria territorialmente competente in raccordo con il medico di medicina generale (MMG) o il pediatra di libera scelta (PLS). TUTTI I I DETTAGLI.

Rimborso per i passeggeri di Trenitalia

A Roma chiusi gli sportelli comunali

Da mercoledì 11 marzo, nel Comune di Roma, vengono erogati agli sportelli i soli servizi "incomprimibili" come denunce di nascita e morte, carte d'identità elettroniche, pubblicazioni di matrimonio, permessi di soggiorno. Ogni altro servizio anagrafico e di stato civile è disponibile esclusivamente online

Gli accessi sono contingentati in modo da mantenere la distanza di sicurezza di un metro tra chi attende in fila e tra pubblico e operatori. Confermata, peraltro, "la sospensione di tutti gli incontri, convegni ed eventi di qualsiasi natura" all'interno delle sedi comunali, "tranne in casi non differibili ed espressamente autorizzati, nei quali bisognerà comunque garantire il rispetto della distanza di un metro tra le persone".

Sul bus e in metro con le mascherine 

Scuole chiuse fino al 3 maggio e plessi sanificati

Con la chiusura delle scuole fino al 3 maggio, è partita la sanificazione di edifici, mense, arredi, scuolabus. L'Amministrazione Capitolina aveva anche deciso, vista la sospensione dell'attività didattica, di convertire le ore di assistenza scolastica erogata dagli Operatori Educativi per l'Autonomia e la Comunicazione (OEPAC) in interventi a domicilio. Considerate le prescrizioni del Decreto della Presidenza del Consiglio dell'8 marzo, questa misura è stata sospesa e sono allo studio nuove modalità.  

Chiusi i centri anziani 

E' stata anche predisposta la chiusura temporanea di tutti i Centri Anziani sul territorio di Roma Capitale, per consentire interventi capillari di sanificazione; dato che, come sottolinea il Decreto governativo, le persone più anziane sono una delle fasce di popolazione a maggior rischio e con maggior bisogno di tutela.

L’Amministrazione Capitolina ha incaricato tutti i Municipi capitolini di comunicare l’ordinanza a ciascun coordinatore municipale e a tutti i presidenti dei Centri Sociali Anziani presenti sul territorio.

Coronavirus: le attività culturali a Roma sono sospese

Il Campidoglio ha adottato misure anche per contingentare gli ingressi nei musei civici, nelle biblioteche, nelle case della cultura. In base alle decisioni del Governo Roma Capitale ne ha ora stabilito la chiusura.

"In attuazione del DPCM dell'8 marzo 2020 tutti i musei, i teatri e tutti i luoghi e gli istituti della cultura, come gli spettacoli, sono sospesi su tutto il territorio nazionale e dunque anche a Roma. Oltre a tutti i teatri e cinema, tra gli altri ricordiamo che rimarranno perciò chiusi anche il sistema dei Musei civici, il Palazzo delle Esposizioni e anche la Casa del Cinema come le Biblioteche".  

Gli sportelli aperti al pubblico: i servizi

Da mercoledì 11 marzo vengono erogati agli sportelli i soli servizi "incomprimibili" come denunce di nascita e morte, carte d'identità elettroniche, pubblicazioni di matrimonio, permessi di soggiorno (ULTIM'ORA: l’Ufficio Denunce di Morte del Dipartimento Servizi Delegati, ubicato in via del Verano 80, dal 12 marzo viene trasferito in via Petroselli 50. Invariati gli orari di apertura al pubblico). 


Ogni altro servizio anagrafico e di stato civile è disponibile esclusivamente online. Gli accessi sono contingentati in modo da mantenere la distanza di sicurezza di un metro tra chi attende in fila e tra pubblico e operatori. Vedi il comunicato ufficiale. Gli uffici degli altri settori sospendono temporaneamente il ricevimento del pubblico (vedi ad esempio il Dipartimento Ambiente). Confermata, peraltro, "la sospensione di tutti gli incontri, convegni ed eventi di qualsiasi natura" all'interno delle sedi comunali, "tranne in casi non differibili ed espressamente autorizzati, nei quali bisognerà comunque garantire il rispetto della distanza di un metro tra le persone".

Il numero 060606

Il contact center di Roma Capitale resta aperto come sempre 24 ore su 24. La direzione dello 060606 lancia nel contempo una comunicazione agli utenti, sottolineando che il servizio non è "in possesso di informazioni aggiuntive" in tema di Coronavirus e non è "abilitato a fornire interpretazioni delle disposizioni governative in vigore". L'invito è dunque a non saturare le linee per avere notizie già fornite dalle fonti a ciò preposte, in primis la pagina dedicata del Ministero della Salute 

Il coronavirus cambia la viabilità a Roma

Fino al 13 aprile 2020 i varchi della Zona a traffico limitato del Centro storico, del Tridente e di Trastevere saranno disattivati. Tale misura è stata decisa da Roma Capitale per agevolare gli spostamenti in città di chi deve garantire la propria presenza al lavoro o per ragioni di salute o per altre necessità, quali, per esempio, l’acquisto di beni essenziali. 

Le auto potranno quindi circolare senza limiti di orario nelle Ztl del Centro storico, del Tridente e di Trastevere, fatta eccezione per gli orari notturni di chiusura previsti nel fine settimana, che restano invariati (venerdì e sabato dalle 23 alle 3).

Stop a tutti i concorsi pubblici

Ricordiamo che sono stati stoppati anche tutti i concorsi pubblici programmati a Roma, prima con un'ordinanza della sindaca Raggi poi con i vari decreti governativi che si sono susseguiti nell'ultima settimana. Lo stop vale anche per le manifestazioni pubbliche di ogni genere, eventi, attività culturali. 

Rinviati eventi a Roma

Cancellati nei giorni scorsi tanti eventi in programma nella Capitale. "Si vive una volta sola", il nuovo film di Carlo Verdone - presentato a Roma lo scorso 14 febbraio - doveva arrivare nelle sale questo mercoledì, 26 febbraio ma l'uscita è stata rinviata

I Pinguini Tattici Nucleari, gruppo rivelazione a Sanremo, ha comunicato il rinvio della data romana e così il concerto sarà spostato. 

Rinviata anche Quattrozampeinfiera a Roma: "Pur non essendoci ad oggi, alcuna indicazione di eventuali restrizioni da parte delle autorità locali - Roma e Lazio - riteniamo, che sia necessario agire per poter organizzare la manifestazione in un clima più sereno e riteniamo quindi opportuno rinviare la fiera al 9 e 10 maggio 2020", dicono gli organizzaroti.   

Atac: sanificati tram, metro e bus

Le organizzatrici della Casa internazionale delle donne, in una lettera alle oltre 80 case editrici, rendono noto di aver annullato la Terza Edizione della fiera Feminism 3: "Si tratta di una scelta alla quale ci sentiamo obbligate in ragione dei limiti imposti dall’emergenza. Desideriamo dunque farvi sapere che non intendiamo rinunciare alla realizzazione della Fiera, che ci proponiamo di rilanciare non appena i tempi ce lo consentano".

Rinviata le maratone e l'E-prix dell'Eur

Sul fronte degli eventi, invece, dopo il tavolo in Prefettura il Campidoglio ha comunicato l'annullamento della Roma Ostia 2020, la maratona più partecipata d'Italia, e anche quella cittadina in programma per il 29 marzo. 

"Le valutazioni medico sanitarie provenienti dagli organismi competenti hanno spinto a valutare inopportuno lo svolgersi della mezzamaratona RomaOstia 2020, evento sportivo previsto per domenica 8 marzo. Sulla base di queste valutazioni, di concerto con le Istituzioni presenti al tavolo, così come previsto dall'ultima circolare del Ministero dell'Interno, sarà emanato un provvedimento del Campidoglio per l’annullamento della mezzamaratona RomaOstia 2020 di domenica 8 marzo" si legge in una nota.

Anche la Formula E è costretta a fermarsi per il coronavirus. L'E-prix dell'Eur, quello in programma il 4 aprile prossimo, è stato infatti rinviato.

Lo rende noto l'organizzazione che spiega: "In ragione dell'attuale emergenza sanitaria in Italia e coerentemente con i provvedimenti restrittivi contenuti nel decreto ministeriale per contrastare la diffusione del COVID-19 nel Paese - che hanno un impatto su quegli eventi sportivi con una grande partecipazione di pubblico - il Rome E-Prix non potrà essere disputato il prossimo 4 aprile". 

Coronavirus: il decalogo della Regione Lazio

Al fine di prevenire il contagio da Coronavirus la Regione Lazio ha diffuso un decalogo con 7 accorgimenti. Nel dettaglio si consiglia di mantenere una distanza di sicurezza dalle altre persone, "almeno un metro", al fine di evitare un eventuale contagio. Lavarsi spesso le mani, limitando la presenza di monili "che ostacolano un corretto lavaggio, come anelli o bracciali", non toccarsi naso, occhi e bocca con la mano. Coprire boccca e naso con il gomito per starnutire.

Evitare contatti ravvicinati con persone con sintomi respiratori. Ridurre la partecipazione ad eventi pubblici o affollatti, con la raccomandazione di non scambiare bicchieri, borracce eccetera. Evitare di prendere l'ascensore insieme ad altre persone. Infine, porre la massima attenzione alla pulizia ed all'igiene personale, in casa, nei posti di lavoro e nei luoghi che si frequentano.

I ristoranti puntano sulle consegne a domicilio

Restare in casa è la parola d'ordine in questi giorni e, sebbene in molti si stiamo mettendo ai fornelli per rompere la monotonia, preparando leccornie dolci e salate, qualche volta può esserci la necessità di ordinare da mangiare a domicilio. Può trattarsi di un'esigenza, o di un modo per distrarsi dalla routine di queste giornate chiusi in casa, nonché un piccolo aiuto per sostenere quelle attività ristorative che hanno attivato il servizio delivery in questo periodo di emergenza.

La lista dei locali per le consegne a domicilio

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