
Coronavirus, Roma città deserta: mezzi pubblici e strade vuote
Con i bar ed i ristoranti chiusi, in strada solo qualche runner. In piazza del Popolo pochissimi passanti, solo presidi di militari, forze dell'ordine e Polizia locale.
Roma è una città deserta. Gli effetti del coronavirus e del nuovo decreto del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, si stanno facendo sentire. Con i negozi, i bar ed i ristoranti chiuso non ci sono più turisti e passanti che affollano gli esercizi commerciali o i monumenti.
Solo strade vuote. Davanti la fontana di Trevi, come a piazza Navona e a piazza Venezia, pattuglie delle forze dell'ordine e saracinesche abbassate. Impressionante il colpo d'occhio. Da via Condotti a via Cola di Rienzo, passando per via del Corso e piazza di Spagna la eco dei passi delle poche persone che camminano riecheggia.
Il centro storico si è svuotato come neanche nel più classico dei Ferragosto. Emblematico lo scenario di piazza del Popolo. Pochissimi passanti, solo presidi di militari, forze dell'ordine e Polizia locale. Unica eccezione una mezza dozzina di taxi parcheggiati a bordo della piazza. Poche auto anche a piazzale Flaminio, via Pinciana, Porta Pinciana e via Veneto.
I mezzi pubblici, tram, bus e metro, anche se operativi sono praticamente deserti. Sono poche le persone se usufruiscono del servizio. D'altronde sono tanti i monumenti off limits, come San Pietro, o monitorati come la Fontana di Trevi per evitare assembramenti.
Anche Aeroporti di Roma, visto il taglio dei voli, ha deciso di cambiare volto con un piano di ridimensionamento dell'operatività dei terminal passeggeri di Fiumicino e Ciampino. La decisione è stata presa: a partire da martedì 17 marzo al Leonardo da Vinci verrà temporaneamente chiuso il Terminal 1.
Tutte le operazioni di check-in, i controlli di sicurezza e la riconsegna bagagli verranno effettuate al Terminal 3 che resta operativo.
Inoltre, da sarà 14 marzo verrà chiuso il terminal per i passeggeri dei voli di linea dell'aeroporto Pastine di Ciampino. Rimarranno invece invariate le attività di Aviazione Generale, quelle degli Enti di Stato e l'aviazione cargo. Le piste di volo dei due scali rimarranno pienamente agibili e non subiranno variazioni operative. Cambiano anche gli orari dei treni regionali.