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Coronavirus: salgono a 97 i casi positivi nel Lazio, 13 in più nelle ultime 24 ore

Quasi 3mila le persone in isolamento domiciliare in tutto il territorio regionale

Sono 97 nella Regione Lazio i casi positivi al Covid19, oltre i 3 guariti. Di questi, 31 sono in isolamento domiciliare, 55 sono ricoverati non in terapia intensiva e 8 sono ricoverati in terapia intensivi. Questi i numeri aggiornati dei casi di Coronavirus positivi ai test nel territorio regionale. 

 2.976 persone in sorveglianza domiciliare nel Lazio 

A questi numeri, casi accertati di Coronavirus, si devono sommare 2.105 persone in sorveglianza domiciliare a Roma e provincia, quasi 3mila in tutto il Lazio. Sono i numeri delle Asl regionali per quanto concerne le situazioni di isolamento domiciliare dovute all'emergenza Coronavirus. A queste vanno aggiunte 871 persone, sempre in sorveglianza, seguite dalle Asl di Latina, Frosinone. Viterbo e Rieti per un totale di 2976 persone 'sotto controllo' nel Lazio.

Medici e specializzandi positivi all'Umberto I 

Fra i casi accertati sette sono risultati positivi al Policlinico Umberto I. In particolare si tratta di 4 medici e 3 specializzandi, che si trovano "in isolamento domiciliare" in quanto positivi al COVID-19. Tutti in "buone condizioni" come informano dalla Regione Lazio. Per quanto concerne il nosocomio universitario di San Lorenzo "si sta lavorando per 19 posti terapia intensiva per COVID-19.

Rivolta in carcere a Rebibbia e Regina Coeli

A complicare la situazione, così come in altri peninteziari del Paese, l'arrivo anche nelle carceri romane di Rebibbia e Regina Coeli della rivolta carceraria scoppiata in seguito alla stretta nei colloqui decisa dalle nuove norme sul Coronavirus. 

Le maggiori criticità nel Reparto G11 del Nuovo Complesso Penitenziario di Rebibbia dove diverse squadre dei Vigili del Fuoco sono intervenute a seguito dell'accensione di alcuni focolai nei diversi bracci del penitenziario. Sia a Rebibbia che a Regina Coeli schierati i reparti blindati della polizia di Stato. 

Morto allo Spallanzani paziente positivo al Covid19

Ai casi si deve aggiungere un paziente 81enne, positivo a Covid-19, morto l'8 marzo all'Inmi Spallanzani di Roma. L'uomo era arrivato dal San Raffaele di Cassino "in condizioni molto gravi", sottolinea all'Adnkronos Salute la direzione sanitaria dello Spallanzani che il 10 marzo precederà all'autopsia. "Il quadro clinico dell'uomo era molto complesso - si apprende - soffriva di insufficienza renale, fibrillazione atriale, anemia, ipertensione arteriosa, ed era anche cardiopatico".

Dimissioni pazienti dallo Spallanzani 

In giornata sono stati dimessi pazienti già negativi al primo test e comunque asintomatici. I pazienti dimessi, che hanno superato la fase clinica e che sono negativi per la ricerca dell’acido nucleico del nuovo coronavirus sono 272.  

Grazie alla collaborazione con la Sanità Militare verranno trasferiti in isolamento domiciliario alcuni pazienti che non necessitano più di ospedalizzazione ma che, per motivi vari, non possono recarsi presso il proprio domicilio.

Ad esempio la presenza in casa di minori o anziani immunodepressi non infetti. O anche turisti o militari che non hanno domicilio in Città.

Paziente deceduto a Tor Vergata

A queste ultime si è aggiunto il decesso, domenica sera al Policlinico Tor Vergata, di un uomo di 81 anni con positività al Covid19 con pluripatologie preesistenti A darne notizia è Salute Lazio che aggiunge che è stata avviata un'indagine epidemiologica. 

Negativi i test al Policlinico Tor Vergata 

Nel frattempo, come informa ancora la pagina Salute Lazio sono risultati negativi al Covid19 tutti i test effettuati sui dipendenti del Policlinico Tor Vergarta. Per una "infermiera positiva si stanno organizzando le dimissioni dallo Spallanzani per coordinare decorso in sicurezza".

Il Lazio in soccorso della Lombardia 

Numeri non ancora da emergenza, come dimostra il fatto che da Roma ieri sera è partito un elicottero che con un volo notturno ha trasferito il primo paziente da Bergamo per liberare le terapie intensive per l'emergenza COVID-19. Negli ospedali lombardi al collasso una goccia nel mare, comunque importante per liberare almeno un letto nei reparti allo stremo. Ricordiamo che, come annunciato venerdì scorso in conferenza stampa, il Lazio avrà un nuovo centro per le emergenze, il Columbus, capace di trattare 150 pazienti di terapia intensiva

Come informano dall'Assessorato alla Sanita regionale nel corso della mattinata sono stati trasferiti dall'Istituto Spallanzani 5 pazienti positivi al Covid19 che concluderanno la sorveglianza alla Cecchignola, con l'assessore D'Amato che ringraziando gli "uomini della Difesa, all'Ares118 e allo Spallanzani per la preziosa collaborazione"

Quarantena per chi viene dalla Lombardia

Da ieri sera è attiva l'ordinanza che impone "a tutte le persone che abbiano fatto, stanno o faranno ingresso nella Regione Lazio dalle 'zone rosse', di comunicare tale circostanza al numero verde 800.118.800 che si coordina con il dipartimento di prevenzione dell'azienda sanitaria territorialmente competente in raccordo con il medico di medicina generale (MMG) o il pediatra di libera scelta (PLS)". L'ordinanza impone di osservare la permanenza domiciliare, il divieto di spostamenti e viaggi e di rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza fino alla valutazione a cura del dipartimento di prevenzione. 

Format online per comunicare arrivo nel Lazio 

Come informano dalla Regione Lazio "il numero verde 800118800, attivato dalla Regione Lazio per l’emergenza COVID-19, ha registrato nelle ultime ore un traffico altissimo causando ritardi nelle risposte. Per questo nel pomeriggio del 9 marzo la Regione Lazio attiverà un format online dove si potrà comunicare per chi arriva nel Lazio la propria permanenza nei 14 giorni precedenti in zone a rischio, come previsto da ordinanza. Nel frattempo si invitano i cittadini a contattare il numero verde solo in presenza di sintomi febbrili”.

Per quanto riguarda l’accesso del pubblico agli uffici comunali, è opportuno adottare misure di regolamentazione e controllo che, nei limiti del possibile per l'erogazione dei servizi pubblici essenziali, contribuiscano a elevare i livelli di sicurezza senza generare allarmismi.

Al via la campagna #iorestoacasa

Tante le campagne d'informazione per fermare la diffusione del Coronavirus. Come informa ancora la Regiona Lazio è partita su tutti i canal social la campagna #iorestaacasa.  L’obiettivo principale è quello di sensibilizzare i cittadini di tutto il territorio a non uscire di casa, evitando in questo modo, in un periodo di emergenza sanitaria, contatti sociali.

"Bisogna restare distanti per un po’ – come si legge sul profilo facebook della Regione Lazio – ma uniti come Paese".  La campagna promossa dalla Regione invita, cambiando la foto sul proprio profilo social, a far sapere a tutti di essere rimasti a casa. Collegandosi con il profilo facebook della Regione Lazio sarà possibile allegare la propria foto con l’hastag #iorestoacasa”.

Coronavirus a Roma

Allarme per il contagio da Covid19 che dal Nord Italia "sta cominciando a circolare a Roma". A parlare è Gianni Rezza, direttore del Dipartimento di malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità (ISS), intervenuto sull'emergenza nuovo Coronavirus a 'Radio anch'io' su Rai Radio 1. "Le catene di trasmissione sono per ora piccole - ha aggiunto - Ne dobbiamo prendere atto perché altrimenti si fa il patatrac come a Lodi di nuovo. Solo che stavolta eravamo avvertiti". 

Rezza ha poi ribadito il concetto all'AdnKronos Salute: "Roma rischia come Milano? Ho paura di sì. Bisogna dire che per ora Milano ha focolai limitati. A Roma iniziano casi di Covid-19 e catene di trasmissione. Bisogna agire prontamente". A rendere la Capitale vulnerabile al coronavirus, in particolare il numero degli "spostamenti" di persone che vengono in città per lavoro. "Bisogna agire prontamente", ribadisce l'esperto. 

Termoscanner agli aeroporti di Fiumicino e Ciampino

Accorgimenti e disposizioni per far fronte all'emergenza Coronavirus che riguarderanno anche i passeggeri in partenza dagli aeroporti romani di Fiumicino e Ciampino dove sono stati installati termoscanner di ultima generazione anche per i controlli della temperatura corporea dei passeggeri in partenza per destinazioni extra Schengen.

Comunità cinese dona mascherina all'Ares 118 

L'assessorato regionale alla Sanità Lazio ha poi informato della donazioine di 10mila mascherine da parte della Comunità Cinese all'Ares 118. "Un gesto di solidarietà importante che rinsalda l'amicizia tra Roma e la comunità cinese. Grazie!", ha commentato l'assessore Alessio D'Amato. 

Il Coronavirus non ferma la movida

Misure eccezionali per prevenire possibile contagi dal Virus Cina che non sembrano essere stare recepite a pieno da locali, pb, discoteche e ristoranti che operano soprattutto nei quartieri delle movida capitolina. Sono infatti decine i locali che nel corso del weekend appena trascorso non hanno rispettato le norme a tutela della sicurezza pubblica. In tale contesto, nell'ambito dei controlli svolti dalla Polizia Locale di Roma Capitale, dieci i gestori sono stati denunciati per inottemperanza alla chiusura, oppure nel caso di ristoranti e bar, per il mancato rispetto dell'obbligo di distanza interpersonale di un metro tra i clienti. 

Raggi: "A casa i dipendenti che negli ultimi giorni sono stati in zona rossa"

Si adegua il Campidoglio. La sindaca Raggi spiega che "in base a quanto disposto dall’ordinanza emanata dalla Regione Lazio, tutti i dipendenti di Roma Capitale che nei ultimi 14 giorni hanno fatto ingresso nella cosiddetta ‘zona rossa’ sono invitati a restare a casa a partire da domani mattina. Devono infatti permanere nella propria abitazione e comunicare tale circostanza al numero verde 800 118 800 e attendere le successive indicazioni".

Accesso agi uffici comunali contingentato

Per quanto riguarda l’accesso del pubblico agli uffici comunali sono state adottate misure di regolamentazione e controllo che, nei limiti del possibile per l'erogazione dei servizi pubblici essenziali, contribuiscano a elevare i livelli di sicurezza senza generare allarmismi.

L'accesso al pubblico dovrà essere contingentato affinché, nelle sale destinate al ricevimento dell'utenza, sia presente un numero di persone corrispondente alle postazioni attive. Sarà possibile sostare all'interno della struttura, in attesa di essere ricevuti, solo se presenti appositi spazi per consentire il rispetto della distanza di un metro. Il restante pubblico, dovrà attendere all'esterno dell'edificio aspettando che si liberino le postazioni interne.

È confermata la sospensione di tutti gli incontri, convegni ed eventi di qualsiasi natura da svolgersi nelle strutture, tranne in casi non differibili ed espressamente autorizzati, per i quali bisognerà comunque garantire il rispetto della distanza di un metro tra le persone.

Palestre e piscine chiuse

Non solo quarantena obbligatoria per chi viene dalle zone rosse. L'ordinanza infatti dispone "inoltre la sospensione delle attività fino a nuove disposizioni di piscine, palestre e centri benessere", si legge. "L'ordinanza è emessa nel rispetto dei ruoli istituzionali", dichiarano in una nota congiunta l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato ed il vicepresidente, Daniele Leodori. 

Provvedimenti che si sommano a quelli già presenti nel decreto firmato nella notte tra sabato e domenica dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. A Roma quindi "sono sospese le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro". Sospesi anche i congressi, i meeting e le riunioni in cui è coinvolto il personale sanitario. 

Messe vietate 

Stop anche alle messe, ai matrimoni e ai funerali. E' la Cei, Conferenza Episcopale italiana a spiegare che "il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, entrato in vigore quest’oggi, sospende a livello preventivo, fino a venerdì 3 aprile, sull’intero territorio nazionale “le cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle funebri. L’interpretazione fornita dal Governo include rigorosamente le Sante Messe e le esequie tra le “cerimonie religiose”. Si tratta di un passaggio fortemente restrittivo, la cui accoglienza incontra sofferenze e difficoltà nei Pastori, nei sacerdoti e nei fedeli. L’accoglienza del Decreto è mediata unicamente dalla volontà di fare, anche in questo frangente, la propria parte per contribuire alla tutela della salute pubblica".

Sospensione udienze Tar e Consiglio di Stato

Misure straordinarie per contenere il contagio da Covid19 che riguardano anche la giustizia amministratia con la sospensione delle udienze al Tar e al Consiglio di Stato da lunedì 9 marzo e per due settimane. Lo stop riguarda anche le udienze camerali dedicate all'esame delle domande cautelari per le quali è previsto che siano decise "su richiesta di una sola delle parti con decreto monocratico con fissazione della trattazione collegiale a dopo il 22 marzo".

Uffici Tari Ama aperti al pubblico con ingresso contingentato

Per dare seguito alle disposizioni del DCM Ama ha predisposto, dalla giornata del 9 marzo, l’accesso contingentato agli uffici riservati alle pratiche Ta.Ri di via Capo D’Africa 23/b, via Giovanni Amenduni (Ostia) e via Mosca 9 in attuazione al DPCM varato ieri in cui vengono definite ulteriori misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Covid-19 sull'intero territorio nazionale. Gli utenti, quindi, potranno entrare all’interno delle sedi aziendali aperte al pubblico solo in numero tale da consentire il mantenimento di una adeguata distanza di sicurezza.

Pur adottando queste necessarie prescrizioni a tutela della salute pubblica gli sportelli funzioneranno regolarmente secondo gli orari consueti: dal lunedì al giovedì dalle ore 9.00 alle ore 13.15 e dalle ore 14.45 alle ore 15.30, il venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.15.

Articolo aggiornato alle ore 17:50 del 9 marzo 2020 

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