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Coronavirus: a Roma oggi tre nuovi contagi, sono 862 i casi positivi nel Lazio

Sotto controllo i focolai al San Raffaele ed all'Istituto religioso Teresianum

Tre nuovi casi a Roma città, quattro nei Comuni della provincia a cui se ne devono aggiungere 5 fra Latina e Viterbo. Sono 12 i nuovi casi di Coronavirus nella regione Lazio nella giornata di giovedì 25 giugno. E' quanto si legge nei dati resi noti dalle Asl del territorio regionale. Buone nuove dai focolai del San Raffaele e dell'istituto religioso Teresianum, dove non ci sono stati nuovi contagi al Sars-Cov2. 

Crescono i guariti che nelle ultime 24 ore sono stati 17 raggiungendo un totale complessivo di 6.354 e sono oltre sette volte il numero degli attuali positivi.

Nella giornata di mercoledì 24 giugno si era registrato un dato di 6 casi positivi e un decesso mentre si è confermato un trend in calo nelle province che hanno registrato zero casi.

I dati dei nuovi positivi nella regione Lazio

Nel complesso, alla giornata di giovedì, sono 862 gli attuali casi positivi Covid19 nella Regione Lazio. Di cui 669 sono in isolamento domiciliare, 181 sono sono ricoverati non in terapia intensiva, 12 sono ricoverati in terapia intensiva. 835 sono i pazienti deceduti e 6354 le persone guarite. In totale sono stati esaminati 8051 casi

I dati dalle Asl del 25 giugno 

"Registriamo un dato di 12 casi positivi e due decessi. Sono in diminuzione i casi a Roma città che registra 3 casi, mentre non si registrano nuovi casi dai focolai del San Raffaele Pisana e dell’Istituto religioso Teresianum - il commento dell'Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato -. Questi nuovi casi nelle province dimostrano che il virus è ancora in circolazione e che non bisogna assolutamente abbassare la guardia. In questi ultimi casi si ravvisa anche una diminuzione dell’età dei positivi che coinvolge anche giovani". 

"Quattro nuovi casi provengono dalla Asl di Latina e riguardano 3 link distinti tra loro: due casi derivano da un link familiare, un caso è una donna rientrata dal Brasile e sono state attivate le procedure di contact tracing internazionale, l’ultimo caso asintomatico è stato individuato grazie allo screening precedente alla donazione del sangue. Nella Asl di Viterbo un caso è risultato positivo al tampone in fase di pre-ospedalizzazione. Nella Asl Roma 5 sono 4 i nuovi casi collegati tra loro ed è in corso l’indagine epidemiologica".

Nessun ricovero all'ospedale Pediatrico

Oggi dopo tre mesi è il primo giorno Covid free presso il Centro Covid di Palidoro dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù". 

"Ieri - conclude D'Amato - è stato dimesso l’ultimo nucleo familiare. Da inizio emergenza sono stati ricoverati oltre 60 minori e 30 genitori, a fronte di più di 4.000 sospetti gestiti. Il Centro prosegue nella sua attività e rimane a disposizione come Hub pediatrico regionale per l'emergenza coronavirus".

Il Bollettino dello Spallanzani

Nel corso della mattinata è quindi stato diffuso il bollettino dell'ospedale Spallanzani. Nel complesso sono 116 i pazienti ricoverati all'istituto epidemiologico della via Portuense. Di questi 48 sono positivi al tampone per la ricerca Sars-coV2, 68 sottoposti ad indagini. Quattro i pazienti che necessitano di terapia intensiva. 487 invece i pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali. 

Ricorso al Tar per annullamento test molecolari ai privati

"E’ stato depositato dalla Regione Lazio il ricorso in Consiglio di Stato per chiedere la riforma o l’annullamento dell’ordinanza del Tar del Lazio sul tema dei tamponi eseguiti dalle strutture private", comunica in una nota stampa l’Assessorato alla Sanità della Regione Lazio -. L’errore in cui cade l’ordinanza oggetto di impugnazione è quello di confondere una questione di sanità pubblica, con una limitazione alla libera concorrenza. Il test per il Covid non è un ordinario test diagnostico, ma si tratta di un test che, in caso di positività, ha importanti implicazioni sulla sfera delle libertà individuali, sulla circolazione e movimento. Nonché sulla salute come interesse della collettività, finanche, in caso di focolai, sulla determinazione delle cosiddette ‘zone rosse’". 

"In altri termini se un cittadino risulta positivo al Covid scattano limitazioni alla sua libertà personale (quarantena) e indagini epidemiologiche sui contatti che ha avuto al fine di limitare la diffusione del virus. Non solo ma vi è l’obbligo di notifica anche al Ministero della Salute e all’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e queste sono prerogative esclusivamente di sanità pubblica. Peraltro dallo stesso monitoraggio condotto dal Ministero della Salute risulta oggi nel Lazio un tempo medio tra la data di inizio sintomi e la data di diagnosi (tampone) pari a 48h. Pertanto non vi è tecnicamente alcuna esigenza di rivolgersi ai laboratori privati per eseguire questi test che vengono fatti gratuitamente dalla rete del Servizio sanitario regionale. Auspichiamo - conclude la nota della Regione Lazio - che il Consiglio di Stato voglia accogliere l’istanza della Regione Lazio al fine di non compromettere la gestione coordinata dell’emergenza sanitaria”.

Articolo aggiornato alle ore 18:15 del 25 giugno 2020

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