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Coronavirus, a Roma città 95 nuovi positivi. 43 i contagi Covid19 nei Comuni della provincia capitolina

Su 9mila tamponi eseguiti nel territorio regionale registrati 181 nuovi contagi da SarsCov2

Meno di 100 nuovi casi di Coronavirus a Roma città (95), 43 nei Comuni della provincia capitolina ed altrettanti nelle città capoluogo di provincia. Sono 181 i nuovi contagi da Covid19 nel territorio della regione Lazio. Lo rende noto l'assessorato alla Sanità de La Pisana.

Coronavirus a Roma il 14 settembre 2020

Nello specifico per quanto concerne la Capitale, nella Asl Roma 1 sono 35 i casi nelle ultime 24h e di questi otto i casi con link familiare o contatto di un caso già noto e isolato. Undici casi sono collegati ad un cluster dove è in corso l’indagine epidemiologica e sei i casi di rientro. Nella Asl Roma 2 sono 40 i casi nelle ultime 24h e tra questi quattro i casi di rientro, due dal Bangladesh, uno dall’Egitto e uno con link alla comunità del Perù. Tre i casi individuati dal medico di medicina generale. Ventidue sono contatti di casi già noti e isolati. Nella Asl Roma 3 sono 20 i casi nelle ultime 24h e si tratta di quattro casi di rientro, uno con link dalla Sardegna, due dal Messico e uno dall’Ucraina. Quattordici sono contatti di casi già noti e isolati. 

Covid19 nei Comuni della provincia di Roma

Per quanto riguarda i Comuni della provincia romana nel dettaglio, nella Asl Roma 4 sono 3 i casi nelle ultime 24h e si tratta di contatti di casi già noti e isolati. Nella Asl Roma 5 sono 21 i casi nelle ultime 24h e si tratta di contatti di casi già noti e isolati. Nella Asl Roma 6 sono 19 i casi nelle ultime 24h e si tratta di due casi di rientro uno con link dalla Sardegna e uno dalla Sicilia. Otto i contatti di casi già noti e isolati. 

Casi di Coronavirus nella regione Lazio

Infine, nelle province si registrano 43 casi e zero decessi nelle ultime 24h. Nella Asl di Latina sono tredici i casi e di questi cinque sono casi di rientro, tre da Singapore, uno dalla Campania e uno dalla Toscana. Tre sono contatti di casi già noti e isolati. Nella Asl di Frosinone sono venti i casi e di questi tre hanno un link con l’Albania e quattro di nazionalità albanese hanno un link familiare tra loro. Cinque sono riferiti ad un cluster di una festa di compleanno noto e isolato. Nella Asl di Rieti si registrano dieci casi e si tratta di tre casi con link ad un cluster di una festa privata noto e isolato. 

181 nuovi casi su 9mila tamponi eseguiti

"Su 9 mila tamponi oggi nel Lazio si registrano 181 casi di questi 95 sono a Roma e zero decessi - il commento dell'assessore alla Sanità della Regiona Lazio Alessio D'Amato -. Da oggi sulla app Salute Lazio è disponibile l'elenco geolocalizzato dei drive-in della Regione Lazio dove si eseguono i test per il COVID-19. Al momento non risultano all’Unità di Crisi COVID-19 della Regione Lazio comunicazioni da parte dei servizi di prevenzione delle Asl circa criticità nelle scuole. Sono stati segnalati solamente alcuni assembramenti all’entrata degli Istituti legati soprattutto a gruppi di genitori". 

Il bollettino dello Spallanzani del 14 settembre

All’Istituto Spallanzani di Roma sono ricoverati “90 pazienti sono positivi al tampone per la ricerca Sars-CoV-2. 8 pazienti necessitano di terapia intensiva”. Lo comunica, nel bollettino medico diffuso in mattinata, l’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani aggiungendo che “i pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali sono a questa mattina 669”. 

Il primo giorno di scuola con l'emergenza Covid19 

Città di Roma che, dopo il lockdown ha visto questa mattina la ripresa delle lezioni scolastiche in buona parte dei plessi cittadini. Un rientro "nuovo" con docenti e studenti alle prese con le nuove realtà legate per l'appunto all'emergenza SarsCov2. A commentare la ripresa scolastica l'assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D'Amato: "Al momento non risultano all’Unità di Crisi COVID-19 della Regione Lazio comunicazioni da parte dei servizi di prevenzione delle Asl circa criticità nelle scuole. Sono stati segnalati solamente alcuni assembramenti all’entrata degli Istituti legati soprattutto a gruppi di genitori. Un primo bilancio verrà stilato in serata. I servizi di prevenzione delle Asl si riuniscono quotidianamente ogni mattina in videoconferenza per condividere l’operatività degli interventi nelle scuole”.

"Dopo l'inverno vedremo la luce"

"Dobbiamo ancora mantenere il distanziamento, portare le mascherine, lavarci le mani, ma non è per sempre: dopo l'autunno e l'inverno vedremo la luce". Così il ministro della Salute Roberto Speranza in un'intervista a la Repubblica. Sulla riapertura delle scuole dice: "Abbiamo lavorato con Regioni, Province e Comuni a partire dal documento sulla gestione dei casi Covid, approvato all'unanimità. Abbiamo fatto più che negli altri Paesi europei. Nessuno pensa che la situazione sia perfetta, non abbiamo la bacchetta magica e i problemi della scuola italiana non nascono col Covid. Ma ci sono risorse senza precedenti, stiamo provando a investire sul personale scolastico e sulle attrezzature, forniremo 11 milioni di mascherine al giorno a tutti gratuitamente". 

Inoltre, prosegue Speranza, "abbiamo rafforzato di molto la nostra capacita' di fare test e miglioreremo ancora. L'obiettivo che ci siamo dati è non lasciare soli presidi e insegnanti, rinsaldare il legame che si era perso tra le scuole e il Servizio sanitario nazionale. Se ci saranno casi Covid, saranno le Asl a intervenire e decidere come procedere. E' un processo nuovo, dovremo imparare a gestire questi casi, per questo dico che servono nervi saldi". Si aspetta molti casi? "E' statistico che ci siano, per questo serve un grande sforzo da parte di tutti. Numeri alla mano oggi l'Italia sta un po' meglio di altri Paesi europei". Per il ministro "dobbiamo recuperare lo spirito unitario che a marzo e aprile ci ha permesso di piegare la curva. Dentro questo sforzo le misure del governo e delle Regioni sono una parte, ma serve il contributo di tutti: medici, pediatri, presidi, insegnanti, studenti, genitori. E' una sfida che riguarda l'Italia, non un problema della Azzolina su cui fare campagna elettorale".

Articolo aggiornato alle ore 17:05 del 14 settembre 2020. 


 

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