Coronavirus, a Roma 1180 nuovi casi. Sono 2289 in totale nel Lazio
Ventidue i decessi e 108 i pazienti guariti. Invariato il rapporto tra positivi e tamponi
Oltre 100 casi di Coronavirus in più a Roma città rispetto a venerdì (1180 a fronte dei 1073 delle 24 ore precedenti). Quasi 500 nei Comuni della provincia (457) e 652 nel resto del Lazio. Continuano ad aumentare i casi di positivi al Covid19 nella regione Lazio. Sono infatti 2289 i nuovi contagi nel territorio regionale alla data di sabato 31 ottobre, come si evince dal bollettino quotidiano diffuso dalle Asl territoriali. Venditue i decessi, 108 i guariti su 25mila tamponi eseguiti.
"Il rapporto tra positivi e tamponi rimane invariato - il commento dell'assessore alla Sanità Alessio D'Amato - . A Roma e nel Lazio già disponibili da mesi oltre 700 posti di alberghi assistiti per quarantene e per i trasferimenti dei clinicamente guariti, attualmente sono liberi 150 posti. Da lunedì si avvia distribuzione dei tamponi rapidi antigenici ai medici di medicina generale e sono gratuiti per gli assistiti. Sempre lunedì scade il termine per la dichiarazione dei requisiti e la capacità di inizio attività dei laboratori privati per l’esecuzione dei tamponi molecolari alla tariffa calmierata, in coerenza con il proficiency test del laboratorio regionale di riferimento dello Spallanzani. In corso l’istruttoria tecnica anche con la rete delle farmacie sia per test sierologici che per i test antigenici".
Coronavirus a Roma il 31 ottobre 2020
Nella Asl Roma 1 sono 522 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi a domicilio e quarantasette sono ricoveri. Si registrano sette decessi di 59, 60, 67, 71, 79, 84 e 93 anni con patologie. Nella Asl Roma 2 sono 495 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Centosettantuno i casi individuati su segnalazione del medico di medicina generale. Si registrano cinque decessi di 78, 82, 84 89 e 93 anni con patologie. Nella Asl Roma 3 sono 163 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Diciannove sono ricoveri. Si registrano tre decessi di 79, 91 e 93 anni con patologie.
Nuovi contagi nei Comuni della provincia di Roma
Nella Asl Roma 4 sono 75 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Tre sono ricoveri e un caso individuato in fase di pre-ospedalizzazione. Si registra un decesso di 84 anni con patologie. Nella Asl Roma 5 sono 104 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registra un decesso di 66 anni con patologie. Nella Asl Roma 6 sono 278 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registra un decesso di 78 anni con patologie.
Covid19 nel territorio regionale
Nelle province si registrano 652 casi e sono quattro i decessi nelle ultime 24h. Nella Asl di Latina sono 205 i nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registra un decesso. Nella Asl di Frosinone si registrano 267 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio, contatti di un caso già noto o con link familiare. Trentaquattro sono ricoveri. Nella Asl di Viterbo si registrano 125 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Quattro sono i ricoveri. Si registrano tre decessi. Nella Asl di Rieti si registrano 55 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto” commenta l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.
Coronavirus: i numeri della regione Lazio
Nel complesso alla giornata del 31 ottobre, sono 33906 gli attuali casi positivi Coronavirus nella Regione Lazio. Di cui 31780 sono in isolamento domiciliare, 1944 sono ricoverati non in terapia intensiva, 182 sono ricoverati in terapia intensiva. 1212 sono i pazienti deceduti e 11304 le persone guarite. In totale sono stati esaminati 46422 casi.
Il bollettino dello Spallanzani del 31 ottobre 2020
All’Istituto Spallanzani di Roma sono ricoverati “242 pazienti positivi al tampone per la ricerca Sars-CoV-2. 40 pazienti necessitano di terapia intensiva”. Lo comunica, nel bollettino medico diffuso in giornata l’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani aggiungendo che “i pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali sono a questa mattina 1021”.
Nessuna mancanza di posti letto
“Questa è una guerra contro il virus e contro il tempo - ha dichiarato e precisato l'assessore della Giunta Zingaretti D'Amato -. C’è una grande pressione sui pronto soccorso ma non vi è alcuna mancanza di posti letto, che si stanno quotidianamente attivando, poiché quelli programmati sono al momento coerenti con la curva epidemiologica. Le nostre strutture ospedaliere stanno velocemente cambiando pelle e si stanno attivando giornalmente posti letto dedicati al Covid. Difendo i nostri operatori sanitari dei pronto soccorso che non hanno mai fatto venire meno uno straordinario impegno e una grande professionalità. Donne e uomini straordinari che operano nei Dipartimenti di emergenza/urgenza nel pieno rispetto dei protocolli clinico/terapeutici e dei pazienti. C’è una forte pressione ma nei pronto soccorso viene garantita la sicurezza e i percorsi tra i casi COVID e quelli non sospetti COVID fin dalla fase di pre-triage. Stamani (ieri 30 ottobre ndr) ho avuto modo di visitare la nuova area febbre di prossima apertura del pronto soccorso del Policlinico Umberto I che garantirà un’ulteriore rafforzamento della rete. Ho parlato con i professionisti sono tutti fortemente motivati e consapevoli della lunga battaglia che ci aspetta per salvare Roma e il Lazio”.
L'appello del direttore dello Spallanzani
"La situazione che si sta determinando pone la necessità di chiarezza e nervi saldi. Chiarezza nelle decisioni e nel determinare obiettivi e strumenti. Abbiamo però bisogno di tenere tutto in equilibrio, dal commercio ai luoghi della socialità, spero e credo che chi deve prendere le decisioni (compito non semplice) tenga presente questi settori ed ascolti chi non strilla ma in questo momento soffre in silenzio e teme per sé e la propria famiglia". E' l'appello lanciato dal direttore sanitario dell'Inmi Spallanzani di Roma, Francesco Vaia, nei giorni 'caldi' delle proteste in piazza e di un possibile lockdown alle porte.
"Ma noi che dobbiamo fare? - prosegue Vaia - Mantenere la calma, affrontare con forza e coraggio questa pandemia e sconfiggerla arruolandoci nell'esercito dei forti e responsabili". Il direttore indica una via, "tenere in altissimo la guardia, sempre in ogni occasione". "Intanto stiamo lavorando e si stanno facendo passi avanti importanti nella strategia di lotta al coronavirus - ricorda il direttore - Si sta rafforzando il territorio, si stanno dando maggiori strumenti diagnostici e terapeutici ai medici di famiglia e ai pediatri di libera scelta liberandoli dalla burocrazia e restituendoli alla clinica".
Al via test anticorpi e vaccino
L'Inmi Spallanzani di Roma è "fortissimamente in campo per vincere la battaglia contro il coronavirus". Lo sottolinea il direttore sanitario dello Spallanzani, Francesco Vaia, che fa il punto sui vari filoni di ricerca in corso nel centro di eccellenza contro le malattie infettive e principale Covid-Hospital italiano. L'Istituto ha anche lavorato nelle ultime settimane per "aumentare la dotazione dei posti letto ordinari e di terapia intensiva", ricorda il direttore. "Stiamo sperimentando e validando test sempre più innovativi: dagli antigenici ai salivari fino ai test che potranno dirci contemporaneamente e rapidamente se abbiamo influenza o il coronavirus. Sono azioni che lo Spallanzani ha messo in campo o che metterà in campo nelle prossime settimane", evidenzia Vaia che rimarca anche come "questo arsenale di armi terapeutiche, sempre più imponente e che si arricchirà anche degli anticorpi monoclonali, avrà l'arma finale con il vaccino". Entro la fine dell'anno dovrebbe infatti terminare allo Spallanzani la Fase 1 di sperimentazione sull'uomo di 'Grad-Cov2' (iniziata lo scorso 24 agosto), il candidato vaccino italiano anti-Covid realizzato, prodotto e brevettato dalla società biotecnologica italiana ReiThera.
Dipendente dell'ufficio anagrafe positivo al tampone
A fare i conti con il Coronavirus anche l'ufficio Anagrafe e Civile del Municipio Arvalia di via Portuense dove, nella giornata del 2 novembre, non sarà garantito il servizio per le operazioni di sanificazione. Un impiegato è risultato positivo al tampone. A darne la conferma è stato Mario Torelli, l’ex presidente del municipio, attuale delegato della Sindaca nel territorio. Le sanificazioni sono previste soltanto nella sede centrale del servizio anagrafico. Quella appunto situata in via Portuense
Incubo prenotazione test rapidi
A diventare un incubo per i romani sembrano essere le prenotazioni dei test rapidi. Scorrendo l’elenco delle strutture che effettuano i test rapidi a 22 euro ci si imbatte in un muro di numeri occupati e “dischi”: disponibilità da metà novembre, poche le eccezioni. E c'è chi mette le mani avanti: "Liste da smaltire, non garantiamo prenotazione. Dovrebbero servire ad “ampliare l’attività di testing ad una tariffa calmierata e nella massima trasparenza”, ma i tamponi rapidi nei laboratori privati a Roma, quelli al prezzo concordato di 22 euro, sono una chimera.
Hotel di Roma per pazienti asintomatici
In relazione all'aumento dei contagi la sindaca di Roma Virginia Raggi ed il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca, in una lettera inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte e al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti chiedono di decongestionare presidi sanitari e sostenere strutture alberghiere attualmente inoperose.
Una missiva nella quale si proponte di ospitare pazienti asintomatici, paucisintomatici e le persone in quarantena nelle strutture alberghiere inoperose di Roma, al fine di isolare i soggetti positivi al Covid-19 da familiari o conviventi nel caso in cui le abitazioni non consentissero un effettivo isolamento, limitando così la diffusione del contagio.
Nella lettera si specifica che Roma Capitale, Federalberghi nazionale e Federalberghi Roma sono pronti a fare la propria parte nel supportare ogni iniziativa utile nell’individuazione di queste strutture alberghiere. Si sottolinea che tale modalità è già stata attuata nel corso della prima ondata di contagio per gli equipaggi e i passeggeri di navi da crociera messi in stato di quarantena dalle autorità sanitarie.
Team referti all'Asl Roma 5
Nel frattempo la Asl Roma 5 ha avviato misure straordinarie per velocizzare i tempi di refertazione e la comunicazione degli esiti dei referti dei tamponi. "A causa della sensibile crescita dei positivi e dei relativi contatti - aumentati rispetto a marzo e aprile quando vigeva il lockdown – nei giorni scorsi abbiamo registrato ritardi oggettivi nella comunicazione dei referti dei tamponi ma anche nei tempi di refertazione da parte laboratori. Tra i laboratori - scrive in una nota il Direttore Generale della ASL Roma 5, Giorgio Giulio Santonocito - ora possiamo contare anche su quello di Tivoli, la cui capacità sta crescendo progressivamente con l’obiettivo di raggiungere l’autosufficienza. Negli ultimi giorni proprio per affrontare queste criticità è sceso in campo un gruppo di lavoro di circa trenta persone, tra medici e infermieri. L’Azienda ha allestito per loro, grazie alla donazione di banchi da parte del Liceo Spallanzani di Tivoli, che si ringrazia, 30 postazioni presso Palazzo Cianti visto che attualmente l’attività didattica non è in corso. Che si aggiungono a quelli disponibili presso il Sisp e quelli in Direzione sanitaria, oltre una decina. Mi scuso con l’utenza e con le amministrazioni comunali per i ritardi che - grazie alla squadra messa in campo, che si aggiunge al personale del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica (SISP), in difficoltà nonostante il personale sia stato decuplicato nei mesi scorsi- si sta risolvendo e troverà definitiva sistemazione entro mercoledì prossimo. Ringrazio tutto il personale per il grande lavoro svolto e che svolge in un contesto epidemiologico in evoluzione che richiede a tutti noi grandi sforzi”.
Articolo aggiornato alle ore 17:20 del 31 ottobre 2020