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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Coronavirus, 227 positivi e 11 morti nel Lazio. Aumentano i casi nel quadrante sud-est di Roma e sul litorale

La Asl Roma 1 (nord ovest) sembra più sotto controllo rispetto alla Asl Roma 2 (sudest) dove il trend è in crescita esponenziale

Aumentano i casi di coronavirus a Roma e in provincia. Secondo i dati delle varie Asl della Capitale si conferma la crescita di pazienti positivi in città negli ultimi due giorni, passati da 7 a 40 casi.

E se la Asl Roma 1 (che copre il quadrante nord ovest della Capitale) sembra essere più sotto controllo, nella Asl Roma 2 (quella del quadrante sud est) il trend è in crescita (+20 casi in un giorno).

Impennata anche a Ostia e Fiumicino (Asl Rm 3) che hanno fatto registrare un aumento di 16 nuovi casi positivi. Incremento, sebbene non esponenziale, anche in provincia di Roma dove nella Asl 6 di Pomezia si registra un + 9 pazienti contagiati rispetto ai zero di giovedì.

Nel Lazio 277 positivi e 11 morti

Fatto sta che i casi positivi, nel Lazio, stando ai dati della Regione sono 277. Di questi, 67 sono in isolamento domiciliare, 85 sono ricoverati non in terapia intensiva, 20 sono ricoverati in terapia intensiva, 11 sono deceduti e 24 guariti.

Secondo la Pisana questo aumento di contagiati potrebbe essero figlio della movida della scorsa settimana, se così fosse fra due o tre giorni dovremmo apprezzare i risultati della serrata imposta dal Governo. 

"Rispetto a ieri registriamo un aumento di 77 casi di positività, ma c'è anche un incremento delle persone guarite dal COVID-19 che sono 24. Escono dalla sorveglianza in 597, ovvero hanno terminato la quarantena. Ad oggi sono stati effettuati circa 6.500 tamponi per il COVID-19", ha spiegato l'assessore alla Sanità e l'Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D'Amato.

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Aiuti dalla Cina: arrivati medici e farmaci

Nel frattempo, nella serata del 12 marzo, è arrivato a Roma un Airbus A-350 della China Eastern proveniente da Shanghai con a bordo un carico di aiuti contro il Covid-19. Il volo era stato annunciato nei giorni scorsi dai governi di Italia e Cina.  Insieme ai dispositivi sanitari è arrivata anche una task-force di 9 medici specializzati nella lotta al coronavirus: 6 uomini e 3 donne (qui il video).

Il gruppo - formato da rianimatori, pediatri, infermieri e figure che hanno gestito l'emergenza Coronavirus in Cina - è guidato dal vicepresidente della Croce Rossa cinese Yang Huichuan, e dal professore di rianimazione cardiopolmonare Liang Zongan, sarà ospitato dalla Croce Rossa italiana. 

Il velivolo ha scaricato 9 bancali con ventilatori, materiali respiratori, elettrocardiografi, decine di migliaia di mascherine e altri dispositivi sanitari inviati dalla Croce Rossa cinese a quella italiana. 

1000 posti letto in più negli ospedali

"Ad oggi sono stati messi in campo oltre 1.000 posti letto tra ordinari, malattie infettive, terapie intensive dedicate e R1. Domani saranno effettuati i primi 10 trasferimenti da terapie intensive in R1", ha sottolineato D'Amato mentre continuano i preparativi per il Columbus Covid-2 Hospital, che affiancherà l'hub regionale Spallanzani nella battaglia sanitaria.

"Lunedì saranno disponibili i primi 40 posti letto, mentre la settimana successiva tutti gli altri". A dirlo è Marco Elefanti, direttore generale della Fondazione Policlinico Gemelli (qui la sua intervista).

"Roma in controtendenza rispetto l'Italia"

"A Roma, per quanto riguarda il coronavirus, siamo in controtendenza rispetto al resto d'Italia. I numeri per ora ci dicono questo. Molti pazienti in terapia intensiva stanno bene", ha detto a Skytg24 il direttore sanitario dell'Inmi Spallanzani di Franscesco Vaia.

Dichiarazioni che arrivano pochi giorni dopo quelle di Gianni Rezza, direttore del Dipartimento di malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità (Iss), intervenuto sull'emergenza del Covid-19 a 'Radio anch'io' su Rai Radio 1 che, dal canto suo, ha comunque voluto sottolineare come il virus stia già circolando nella Capitale.

La truffa audio dei tamponi a domicilio

L'appello: manca il sangue negli ospedali

L'emergenza COVID-19 sta però mettendo in ginocchio anche i servizi trasfusionali. "E' necessario andare a donare perché c'è il rischio concreto di bloccare l'attività chirurgica. Rivolgo un appello alla donazione per consentire il prosieguo delle attività ospedaliere. Donare il sangue è sicuro, basta recarsi in uno dei nostri centri trasfusionali", spiega l'assessore D'Amato.

"Invito tutti a donare il sangue, ce n'è bisogno per le sale operatorie. Si può fare in piena sicurezza e il sangue verrà ovviamente analizzato prima dell'utilizzo. Tutte e tutti coloro che possono vadano a donare: è questo il momento", ha aggiunto il segretario del Pd Nicola Zingaretti su Fb.

Coronavirus: 3 milioni di euro per la ricerca

Il progetto Exscalate4cov ha vinto 3 milioni di euro per la ricerca di nuovi farmaci contro la pandemia del Covid-19. Anche l'INMI Spallanzani è tra i partner del progetto ha vinto i fondi messi prontamente a bando dalla Commissione europea per fare ricerca (qui i dettagli).

A Pomezia il servizio di consegna a domicilio

È attivo da oggi a Pomezia Pronto Farmaco, il servizio gratuito di consegna a domicilio dei farmaci rivolto alle persone affette da disabilità, con gravi patologie, o anziane con più di 65 anni, prive di una rete familiare e di vicinato che le possa supportare presso la propria abitazione.

Il servizio, promosso dalle Farmacie comunali di Pomezia con il prezioso supporto della Croce Rossa Italiana e della Confraternita Misericordia di Pomezia, vuole arginare la diffusione del Covid 19 e venire incontro a chi è più in difficoltà. 

"Un’iniziativa importante – ha aggiunto il Sindaco Adriano Zuccalà – che stiamo mettendo in piedi in collaborazione con la rete delle associazioni del territorio. Grazie alla nostra Protezione civile abbiamo attivato la consegna della spesa a domicilio, oggi attiviamo anche questo servizio che tutelare chi è più a rischio, perché nessuno deve rimanere indietro".  

Aggiornato alle 17:55 del 13 marzo
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