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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Coronavirus, studenti e tifosi raccolgono i fondi: così arrivano gli aiuti per gli ospedali di Roma

Sapienza In Movimento organizza una raccolta fondi per il Policlinico Umberto I mentre i tifosi della Roma stanno facendo lo stesso per lo Spallanzani

L'emergenza coronavirus sta chiamando a raccolta in molti. Tante sono le associazioni ed i singoli cittadini che si stanno operando anche per supportare il sistema sanitario. Qualcuno si è anche oragnizzato con raccolte fondi come gli studenti de La Sapienza di Roma che hanno dato il via ad una iniziativa online.

"Sull'onda delle varie campagne di raccolta fondi per diversi ospedali sul suolo italiano, abbiamo pensato di istituire anche noi una raccolta fondi per supportare l'Unità di terapia intensiva del Policlinico Umberto I e per altre strutture sanitarie afferenti alla Sapienza. In questa fase di emergenza sanitaria noi studenti non possiamo esimerci dal fornire un aiuto concreto. Abbiamo dunque pensato di creare una campagna di crowdfunding per il Policlinico Umberto I e per altre strutture collegate alla Sapienza, in modo da supportare e rafforzare tempestivamente l'Unità di Terapia Intensiva e fornire un maggior numero di dispositivi di protezione individuale a tutto il personale e ai nostri studenti tirocinanti. Medici, infermieri, e tutto il personale ospedaliero e tirocinanti sono in prima linea nelle corsie dell'ospedale a fare tutto ciò che gli è possibile", si legge in una nota dell'associazione Sapienza In Movimento.

Uno stile, quello della raccolta fondi online, utilizzato anche dai tifosi della Roma che hanno promosso l'iniziativa 'United We Stand', per raccogliere denaro da devolvere all'ospedale Lazzaro Spallanzani.

La raccolta, resa attiva sulla piattaforma gofundme.com e grazie alla quale sono già stati raccolti più di 3000 euro, è stata così presentata dal suo ideatore: "Chiuso in casa, senza avere un granché da fare, ho cercato di pensare ad un’idea per poter contribuire ad aiutare il nostro paese in questo momento difficile. Parlando con gli amici di sempre, tra un fantacalcio e una foto di dubbio gusto, è arrivato il colpo di genio: creiamo un fundraising! Non siamo personale medico, nè sanitario. Non possiamo contribuire con il nostro tempo, nè con la nostra professione, ma possiamo provarci con la nostra passione. Ed allora se il pub è chiuso, in trasferta non ci si va, con sti soldi che ce dovemo fa? Daje rega! Aiutiamo l’Istituto per le Malattie infettive Lazzaro Spallanzani. Diamo la nostra vicinanza a chi nella nostra città non si può fermare, a chi deve e dovrà lavorare giorno e notte per bloccare questo maledetto virus. Facciamolo INSIEME".

 

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