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Coronavirus, l'appello della sindaca di Nerola: "Solo 398 tamponi, Asl li faccia a tutti gli abitanti"

Sabrina Granieri, prima cittadina del piccolo comune diventato zona rossa scrive a Zingaretti e all'assessore D'Amato: "Risultati serviranno per indagine epidemiologica"

Tamponi per tutti i 1980 abitanti di Nerola, il piccolo comune alle porte di Roma diventato "zona rossa" dopo il caso dei 72 contagi da coronavirus in una casa di riposo. A chiederlo con un appello alla regione Lazio è la sindaca del paese Sabrina Granieri. 

"Sono stati eseguiti solo 378 tamponi, vogliamo estendere l'indagine a tutta la popolazione per verificare come si muove il virus e contribuire alla ricerca scientifica: siamo la prima enclave del centro Italia ad essere stata colpita, vogliamo essere certi dello stato di salute di tutti e non vanificare il sacrificio dell'isolamento totale" ha dichiarato la prima cittadina. 

"Il Veneto faccia da esempio"

Seguire l'esempio di Vo', l'enclave del Veneto tra le prime zone rosse del Paese, questa è la richiesta. "Lì sono stati fatti 6.800 tamponi e ora i dati raccolti sono a disposizione della Ricerca. Siamo certi che Zingaretti non vorrà perdere questa straordinaria opportunità di realizzare uno studio epidemiologico, il primo nel centro-italia, che ci dica come evolve il virus, come si muove, in quanto tempo sono efficaci le rigorose misure di isolamento alle quali siamo sottoposti"

Un appello già formalizzata e messo nero su bianco: "Non vogliamo più aspettare immobili, chiusi nel nostro paese con i militari alle porte". 

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