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Coronavirus, Lazio verso la zona gialla: aumentano i posti letto negli ospedali

Il Lazio lo scorso giovedì ha registrato un nuovo "record" di casi positivi. "Anche per questo è stato predisposto l'adeguamento dello scenario della rete ospedaliera", ha spiegato l'assessore D'Amato

Casi di persone positive al covid 19 in aumento, la variante Omicron sempre più presente e il numero di ricoveri ormai in stabile aumento. Il Lazio, come sottolineato anche dall'assessore alla sanità laziale Alessio D'Amato prima e dal presidente della regione Nicola Zingaretti poi, rischia di cambiare fascia e passare in zona gialla. 

Nel giro di un mese la regione ha ordinato l'attivazione immediata di 255 posti letto in più per far fronte allo "scenario di rischio 4", quando solamente a metà novembre scorso era stato attivato lo scenario 3. Sin d'ora saranno attivati altri 241 letti in area medica e 51 di terapia intensiva, per arrivare ad un totale complessivo di 1782 posti per malati di coronavirus. Nel caso però la variante Omicron faccia più danni di quanto si pensa, ecco allora che i posti letto messi a disposizione supereranno quota duemila. 

A confermalo è stato lo stesso D'Amato nel bollettino del 23 dicembre, sui contagi da coronavirus a Roma e nel Lazio: "È stato predisposto l'adeguamento dello scenario della rete ospedaliera". La rete Covid avrà, dunque, un nuovo assetto che coinvolgerà gli ospedali di Roma, della provincia e del resto del Lazio. Ecco come cambieranno i posti: Policlinico Umberto I (146 posti letto ordinari + 21 di Terapia intensiva), policlinico Gemelli + Columbus Hospital (144 + 59), Istituto Spallanzani (190 + 50) Città di Roma (149), Casalpalocco (80 + 40), San Camillo-Forlanini (45), San Giovanni-Addolorata (34+6), Viterbo (36+4), Rieti (26+4), Frosinone (56+4) e Latina (44+4), Ospedale pediatrico Bambino Gesù (20+3), policlinico Tor Vergata (50+6), San Filippo Neri (50+14), Sant' Andrea (40+6), Sant' Eugenio (40+6), Tivoli (20 covid generici), Castelli (45+2), Palestrina (20), Civitavecchia (10), Ostia (20).

I dati aggiornati sui reparti Covid

Stando al report dell'Iss su scala nazionale e diffuso oggi, sono in forte aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (62.669 rispetto a 42.675 della settimana precedente). Mentre la percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti è in diminuzione (27% contro 31% la scorsa settimana).

È in aumento invece la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (45% contro 43%), sale anche la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (28% rispetto a 26%). I tre indicatori che portano una regione in zona gialla, ricordiamo, sono l'incidenza dei contagi ogni 100mila abitanti uguale o superiore a 50 casi, il tasso di occupazione dei reparti ordinari dell'area medica negli ospedali sopra il 15% e il tasso di occupazione delle terapie intensive al di sopra del 10%.

Il Lazio, secondo l'Iss, è al 10,3% (dato aggiornato alla settimana precedente). Ma i dati sono in aumento. Stando ai dati Agenas, aggiornati al 23 dicembre, il Lazio è oltre la soglia critica. L'area non critica degli ospedali è al 14% (la soglia è al 15), mentre le terapie intensive sono al 13% (la soglia è a 10). 

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