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Coronavirus, nel Lazio 1 caso su 4 intercettato attraverso lo screening

D'Amato: "Questa proporzione pari al 25% è tra le più alte a livello nazionale a dimostrazione di una attenzione spasmodica all'attività di tracciamento e di contact tracking"

Un caso di coronavirus su quattro viene intercettato attraverso una attività di screening. A renderlo noto è l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato commentando i dati emersi da una nuova tabella emessa dal Ministero della Salute in cui emerge per il Lazio come il 25% dei casi totali derivi da una identificazione della positività da attività di screening.

"Su 8.051 casi totali, 2.082 sono relativi a screening, mentre i restanti 5.969 casi dal sospetto diagnostico. - spiega D'Amato - Questa proporzione pari al 25% è tra le più alte a livello nazionale a dimostrazione di una attenzione spasmodica all’attività di tracciamento e di contact tracing eseguita dai nostri operatori".

"Il Modello delle ‘Tre T’ – testare, tracciare e trattare utilizzando le due leve dei test sierologici e successivamente dei tamponi, sta dimostrando la capacità di scovare i positivi asintomatici che è la vera sfida in questa fase per evitare la ripresa del virus", ha concluso l'assesso alla sanità nel Lazio.

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