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Coronavirus, D'Amato chiama l'assessore della Lombardia: "Siamo in guerra. Uniti ce la faremo"

L'assessore della sanità nel Lazio: "Le priorità sono l'assunzione rapida di personale, l'acquisizione dei dispositivi di protezione, delle tecnologie e dei ventilatori meccanici"

"Siamo in guerra". Così l'assessore della sanità nel Lazio Alessio D'Amato ha commentato sui social la telefonata avuta con l'assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera: "E' una battaglia comune, esprimiamo vicinanza agli operatori sanitari. Le priorità sono l'assunzione rapida di personale, l'acquisizione dei dispositivi di protezione, delle tecnologie e dei ventilatori meccanici. Bisogna fare presto. Siamo in guerra, dobbiamo essere uniti".

Ha commentato D'Amato che poi ha poi aggiunto al termine della riunione in videoconferenza della task-force regionale per il Covid con i direttori generali delle Asl.19: "Il sistema sanitario unito ce la farà".

Durante la riunione è stato fatto un bilancio della situazione attuale: Asl Roma 1 è stato intercettato un sospetto caso positivo al COVID-19 alla Casa della salute Prati-Trionfale, trasferito allo Spallanzani. Gli operatori hanno agito in sicurezza. Si tratta del primo caso intercettato da una struttura della rete territoriale; Asl Roma 2 due i medici positivi, 89 persone uscite dalla quarantena e 460 persone in sorveglianza domiciliare; Asl Roma 3 sono 192 le persone in sorveglianza domiciliare, 8 i dimessi dallo Spallanzani che proseguono percorso domiciliare; Asl Roma 4 sono 90 le persone in sorveglianza domiciliare, 2 i ragazzi di Civitavecchia con sospetta polmonite; Asl Roma 5 sono 3 i positivi e 97 in sorveglianza domiciliare; Asl Roma 6 decesso di una donna 90enne al Sant'Anna positiva al COVID19, sono 480 in sorveglianza domiciliare; Asl di Rieti isolamento per 22 soggetti, potenziata la terapia intensiva e si conferma un caso positivo da Fara Sabina trasferito allo Spallanzani; Asl di Latina è in corso la verifica su 12 posti a pressione negativa in più; Asl di Viterbo sono 112 i nuclei in quarantena; Asl di Frosinone sono stati attivati 7 posti di terapia intensiva e 6 posti aggiuntivi di malattie infettive. Sono 280 in sorveglianza domiciliare ed è stata attivata la consegna domiciliare dei farmaci per pazienti fragili. Decesso infine di un uomo di 75 anni a Cassino positivo a COVID-19 è in corso l'indagine epidemiologica.
 

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