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Coronavirus, con il lockdown Torre Flavia torna wild: “Lì vicino niente benzinai”

In assenza dell'uomo aumentano a Torre Flavia dune e siti di nidificazione. Calcerano (Verdi): "Ora il Comune di Cerveteri faccia chiarezza. Niente distributori di benzina vicino al Monunumento Naturale"

Le restrizioni imposte per contrastare la diffusione del nuovo Coronvirus, hanno avuto effetti benefici sulla Palude di Torre Flavia. L’area verde, un monumento naturale situato tra Ladispoli e Cerveteri, rappresenta uno degli ultimi esempi del paesaggio che un tempo caratterizzava il litorale tirrenico.

Il monumento naturale

La sua zona umida offre rifugio e nutrimento a molte specie di uccelli. Tra le quali spicca il raro fratino. La sua presenza, nell’estate del 2019, ha spinto anche Lorenzo Cherubini a cambiare sede ad una tappa del Jova Beach Party. Il lockdown sembra abbia giovato alla diffusione, in zona, del piccolo volatile. L’ Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l'Innovazione dell'Agricoltura del Lazio e la Città Metropolitana, che dell’area verde ha la gestione, hanno effettuato un sopralluogo proprio per verificare la presenza di nidificazioni straordinarie.

Torre Flavia torna wild

L’ispezione condotta a Torre Flavia, com’è stato testimoniato dall’Arsial, ha permesso di “constatare come la mancanza del calpestio da parte dei normali frequentatori della spiaggia, ha portato ad una espansione della duna, habitat tipico per la riproduzione del Fratino (Charadrius alexandrinus), e quindi alla presenza di alcune nuove nidificazioni”. In aggiunta l’Agenzia regionale ha spiegato che “la mancanza di disturbo dell’uomo” nel volgere di alcune settimane, “ha portato alla formazione di un vero e proprio ecosistema dunale. Prontamente occupato dalle specie tipiche, tra cui appunto il Fratino”.

La biodiversità che caratterizza quel tratto costiero a nord della Capitale, come ha recentemente ricordato anche il WWF Lazio, merita una particolare attenzione. Dello stesso avviso sono i Verdi di Roma che hanno cercato anche di far luce su due progetti che interessano un’area confinante. E che riguardano la realizzazione di una stazione di benzina e di una rimessa per camper.

La richiesta di trasparenza

“Lo scorso 6 marzo come Verdi-Europa Verde di Roma e Lazio abbiamo proposto accesso agli atti per comprendere la natura di due interventi che alcuni privati vorrebbero realizzare nelle adiacenze del Monumento naturale “Palude di Torre Flavia”, una delle pochissime aree protette del litorale laziale, che fa parte anche delal rete dei siti europei "Natura 2000"  - ha spiegato Guglielmo Calcerano, coportavoce romano dei partito ecologista - Ad oggi non siamo in grado di valutare l'effettivo impatto delle opere, perché non abbiamo potuto visionare i progetti, e la procedura di VINCA sembrerebbe essere ancora in corso presso la Regione Lazio”.

Un'opportunità da valutare

Sulla questione, con una lettera indirizzata al Sindaco di Cerveteri, si era anche pronunciata la LIPU. “Gli interventi previsti potrebbero provocare un impatto pesantissimo” aveva annunciato, in quell’occasione - Alessandro Polinori, vicepresidente della Lipu-Birdlife Italia. Al Sindaco Pascucci, invece, veniva sottolineata la possibilità di trasformare quell’area “in una porta di accesso al parco del lato di Cerveteri-Fontana Morella”. Un’opportunità che, finora, non è stata colta dal primo cittadino di Cerveteri.

Il silenzio del Comune

“A distanza di oltre due mesi dalla nostra richiesta di accesso agli atti non abbiamo ricevuto alcuna risposta dagli uffici del Comune – ha sottolineato Calcerano – a questo punto ci chiediamo quale sia la posizione del Sindaco e della sua giunta su questi interventi.  E' davvero così importante collocare una stazione di servizio a ridosso del monumento Naturale? A volte, tra ciò che è legittimo e ciò che è opportuno, passa un abisso”. All’amministrazione la possibilità di rispondere ad una domanda che, un numero crescente di cittadini e comitati, stanno ponendo. Nel frattempo, a Torre Flavia, la natura si riprende degli spazi. 


 

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