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Coronavirus: alla Cecchignola il "villaggio" per la quarantena degli italiani provenienti da Wuhan

Approntate delle vere e proprie camerate container. Qui vi resteranno per un periodo di sorveglianza sanitaria di 14 giorni a cura del personale medico militare

Un vero e proprio villaggio nel villaggio militare è pronto ad accogliere i 56 italiani (una decina ha scelto di restare in Cina) provenienti da Wuhan, città dove si è sviluppato il primo focolaio riconosciuto per il Coronavirus. Dopo l'atterraggio a Pratica di Mare e un primo screening nello stesso aeroporto militare, è previsto il trasferimento lungo la Pontina prima e la Laurentina poi, per arrivare alla città militare a sud di Roma.

Chi risulterà positivo sarà destinato allo Spallanzani. Chi invece risulterà negativo troverà ad attenderlo dei pullman destinati alla città militare della Cecchignola.

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Approntate delle vere e proprie camerate container. Qui vi resteranno per un periodo di sorveglianza sanitaria di 14 giorni a cura del personale medico militare. Gli italiani si nutriranno con pasti sigillati monoporzione, all'interno delle proprie stanze. Il cibo avanzato verrà distrutto. 

Ieri al villaggio la visita  del commissario per l'emergenza coronavirus Angelo Borrelli: "Stiamo lavorando senza sosta e con grande spirito di squadra per garantire il rientro dei connazionali da Wuhan. A Pratica di Mare e alla Cecchignola opereremo assicurando i migliori standard di sicurezza".

All'aeroporto di Pratica di Mare rimarrà a disposizione un velivolo militare attrezzato per il trasporto di biocontenimento nel caso che il personale venisse contagiato.
 

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