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Contagi alla Rai di Saxa Rubra, il sindacato: “Tamponi anche a personale pulizie e mensa”

La Fisascat-Cisl chiede di sottoporre al tampone per riscontrare l'eventuale presenza del Covid-19 anche i lavoratori delle ditte in appalto: "Nessuno resti fuori da tutele"

La sede Rai di Saxa Rubra alle prese con il contagio da Coronavirus. Sono cinque i dipendenti degli studi Rai a nord di Roma risultati positivi al Covid-19: tre di loro sarebbero riferibili, direttamente o indirettamente al focolaio dell'IRCCS San Raffaele Pisana, mentre altre due persone positive sarebbero state individuate dopo i test a tappeto. Nove i lavoratori in isolamento precauzionale per aver avuto contatti diretti con i dipendenti trovati positivi.

Coronavirus, contagi sede Rai Saxa Rubra

Nei giorni scorsi i lavoratori sono stati invitati a recarsi al drive in di Santa Maria della Pietà per il tampone: 110 quelli effettuati. I primi riscontri tutti negativi. 

Ma il sindacato Fisascat-Cisl Roma chiede di estendere l’indagine, oltre che a giornalisti, operatori e tecnici, anche ai lavoratori della Rai di Saxa Rubra del settore pulizie, ristorazione, vigilanza e manutenzione affinchè nessuno venga escluso da percorsi di tutela. Insomma tamponi a tappeto su tutte le figure professionali che operano all’interno del centro di produzione intitolato a Biagio Agnes.

Il sindacato chiede tamponi a tappeto

“La Rai è una realtà che abbraccia centinaia di lavoratori diretti e in appalto: chiediamo pertanto che non siano effettuati i test sierologici o i tamponi soltanto al personale e a chi ha avuto la sfortuna di operare in edifici risultati ‘zone rosse’, ma anche a tutti i dipendenti che operano nel settore delle pulizie, della ristorazione, della vigilanza e della manutenzione. Si tratta di persone che vivono nella preoccupazione di contagiare e di essere state contagiate e i livelli di garanzia – ha sottolineato Sara Imperatori, della Fisascat-CISL di Roma Capitale e Rieti - devono essere massimi e universali”.

"Nessuno escluso da tutela"

“Abbiamo attivato fin da subito il comitato di sorveglianza Covid in modo tale da monitorare costantemente la situazione. Nessuna figura professionale deve restare esclusa dai percorsi di tutela, e tutti devono essere sicuri sul luogo di lavoro. Più in generale, in un momento così delicato, riteniamo ancora più urgente – ha aggiunto Imperatori - il rinnovo contrattuale del Ccnl Multiservizi servizi integrati, che intervenga non solo sulla parte salariale, ma anche sotto il profilo delle tutele e delle indennità. Non possono e non devono mai esistere lavoratori di serie A e di serie B”.
 

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