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Ultimo incanta l'Olimpico e manda in tilt Roma: la "favola" dei fan si trasforma in incubo per gli automobilisti

Oltre 60mila gli spettatori al concerto del cantautore 23enne: dentro emozioni e sorprese, fuori caos e sosta selvaggia

Un'unica data per stupire e consacrarsi tra i 'big' della musica italiana: Ultimo allo Stadio Olimpico ha convinto, emozionato ed entusiasmato gli oltre 60mila teen e non arrivati da ogni parte d'Italia per assistere a 'La favola' del cantautore appena 23enne. Ad oggi il più giovane artista ad aver calcato il palco dello stadio romano. 

Il concerto di Ultimo all'Olimpico

Oltre due ore di musica che hanno mandato in visibilio il pubblico tra grandi successi "riarrangiati" e sorprese. Emozionante la poesia di Ultimo per Roma, così come lo straordinario duetto con Antonello Venditti e l'Olimpico "stellato" tra torce degli iphone, e accendini per i più vintage, sulle note di Pianeti. 

Ultimo in concerto a Roma: "favola" dentro,  incubo fuori

Una "favola" dentro lo stadio, per tanti un incubo fuori. Già perchè afflusso e deflusso degli oltre 60mila fan di Ultimo arrivati all'Olimpico non è stato dei più semplici. A complicare le cose la concomitanza con la visita nella Capitale del presidente della federazione Russa, Vladimir Putin, con anche le strade intorno al Ministero degli Affari Esteri, immediatamente alle spalle dell'Olimpico, sottoposte a chiusure e divieti. 

Il concerto di Ultimo manda in tilt Roma

Un vero e proprio calvario per quanti in quei frangenti si sono trovati a percorrere le arterie in direzione Stadio Olimpico: bloccati la Tangenziale in entrambe le direzioni, il Lungotevere così come Cassia, Flaminia e Salaria per chi arrivava dal Grande Raccordo Anulare. Prati e quartiere della Vittoria fagocitati dalle auto, lo stesso per Ponte Milvio e il Flaminio diventati un grande parcheggio a cielo aperto. Bus in difficoltà, mezzi Ama bloccati. 

Auto incastrate in ogni dove: lasciate in curva, lungo i cigli di strade e piazze, sui marciapiedi, garage a pagamento pieni già ore prima dell'inizio del concerto. Saturi anche i posti in doppia e terza fila: tantissimi infatti i genitori rimasti in auto, in compagnia di giornali e libri, in attesa dei figli tra i 60mila dell'Olimpico. 

Una serata di ordinaria follia per la Capitale, straordinaria per l'incanto offerto da Ultimo ai fan. Ben più de "du’ occhi sopravvissuti a sti’ parcheggi". 
 

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