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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Le comunità energetiche rinnovabili fanno rete: la sfida ora è diventare anche solidali

All'università La Sapienza l'assemblea cittadina con associazioni e le comunità energetiche già avviate

Le comunità energetiche rinnovabili fanno risparmiare in bolletta e aiutano a diminuire l’inquinamento. Ma possono anche essere solidali. E’ questa la sfida che la “Rete economia sociale e solidale” di Roma ha deciso di cogliere, lanciando un’assemblea cittadina sul tema.

Nella mattinata di sabato 17 dicembre, all’Università La Sapienza, esperienze già avviate sul territorio,  e gruppi in procinto di avviare delle Cer, si confrontano con rappresentanti istituzionali dei municipi, con il direttore dell’ufficio clima di Roma Capitale e con referenti della diocesi di Roma, per confrontarsi sulla strada da seguire per rendere le comunità energetiche anche rinnovabili.

Cosa sono le Comunità energetiche rinnovabili

Le comunità energetiche rinnovabili infatti sono delle realtà, partecipate da più soggetti, potenzialmente anche gruppi di cittadini, che decidono d’investire sull’installazione di pannelli solari condivisi, in modo da dividere le spese, ma anche i ricavi derivanti dal risparmio energetico che ne deriva. Poiché si basa su fonti rinnovabili, abbatte i consumi derivanti dalla combustione e fanno risparmiare sui costi delle bolletta.

Il lavoro del coordinamento romano delle comunità energetiche

L’iniziativa arriva a valle d’una serie di incontri che sono stati attivati dal Coordinamento romano delle comunità energetiche dallo scorso aprile. Sono stati infatti costituiti tre tavoli di lavoro, ognuno dei quali destinato a sviluppare un tema. “Il primo livello è quello divulgativo informativo sulle realtà delle Cer, c’è poi un secondo tavolo in cui si fornisce una sorta di accompagnamento tecnico verso chi ha già l’intenzione di realizzare un impianto fotovoltaico e vuole sapere quali siano le normative tecniche e gli incentivi e poi – raccontano gli organizzatore dell’assemblea – c’è un terzo tavolo che è dedicato ad implementare il networking con gli enti locali, le altre associazioni, le reti di scopo, con l’idea di costruire delle comunità che siano anche solidali”.

Dossier- Comunità energetiche rinnovabili: la soluzione green al caro bollette

Quando una comunità diventa solidale

Qual è la differenza tra una Cer ed una Cers? “Le prima possono nascere per l’esigenza di ridurre i consumi energetici ed i costi in bolletta. In altre parole, una volta rientrati dell’investimento, il margine che rimane viene usato per abbattere la spesa energetica. Le comunità solidali, invece, presuppongono che ciò che resta dopo il recupero dell’investimento iniziale, sia destinato a soggetti che la comunità individua. Esistono già realtà del genere ed altre, ad esempio alla Garbatella con il coinvolgimento di una scuola del territorio, sono in fase di avviamento. L’intenzione della “Rete dell’economia sociale e solidale” è di farle conoscere e di svilupparle.

L’assemblea cittadina sarà, dunque, un prezioso momento di riflessione, con l’obiettivo di mettere insieme e discutere con gli interlocutori interessati queste tre linee di intervento. L’ultima parte della giornata, si legge nel programma, sarà destinata al “coinvolgimento di alcuni attori partner nel processo di attivazione di CERS (énostra, Banca Etica, Enea, Legambiente, Rete delle scuole aperte e partecipate), che rendono possibile quella rete di rapporti indispensabile per una diffusa attivazione di tutto il territorio”.
 

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