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Scuola, a Roma record di "classi pollaio": quasi 2.000 sono in sovrannumero

Il dato emerge dalla XXesima edizione del report dell'Osservatorio civico sulla sicurezza a scuola di Cittadinanzattiva. Problematica principale, la mancanza di docenti

Roma è la città italiana con il maggior numero di classi sovraffollate: nella Capitale sono ben 1.961 le aule in cui il numero di studenti eccede rispetto a quanto previsto dalla legge, una cifra che la stacca nettamente da Napoli - 1.246 - e da Milano (985), rispettivamente al secondo e al terzo posto in questa problematica classifica.

Il dato è emerso nel corso della presentazione della XXesima edizione del report dell'Osservatorio civico sulla sicurezza a scuola di Cittadinanzattiva, che lo ha elaborato in collaborazione Tuttoscuola utilizzando anche i dati del Ministero dell’Istruzione. L’inquadramento normativo delle cosiddette “classi pollaio” è dato dal DPR 81 del 2009, la cosiddetta Legge Tremonti-Gelmini, secondo cui per la scuola dell’infanzia il limite massimo può arrivare a 29 bambini per sezione, per la scuola primaria a 27 alunni per classe, per la scuola secondaria di I grado a 28 alunni per classe, per la secondaria di II grado a 30 studenti per classe.

Ed è la Capitale che detiene il record di presenza di classi pollaio, la stragrande maggioranza (rispecchiando la tendenza italiana) negli istituti superiori, anche se le percentuali cambiano se si osserva la situazione a livello regionale. In questo caso non è il Lazio a primeggiare, ma la Lombardia, con 2.109 classi in sovrannumero. Subito dopo arriva, appunto, il Lazio - 1.237 classi di sole scuole superiori sovraffollate - e poi la Campania (1.138).

Le motivazioni del sovraffollamento sono molteplici: da un lato la vetustà degli edifici scolastici, in cui spesso sono proprio le aule a mancare, dall’altro la penuria di personale docente, aspetto su cui il Ministero, all’inizio dello scorso anno scolastico, si era impegnato a intervenire conferendo incarichi di personale docente con contratto a tempo determinato, “dalla data di presa di servizio fino al 30 dicembre 2021”.

Stando a quanto ricostruito da Cittadinanzattiva, l’investimento complessivo di 22,441356 milioni ha riguardato circa 350 scuole in tutta Italia. Nella Capitale, come già evidenziato da RomaToday, le scuole sono in netto affanno dal punto di vista del personale docente. Quelli assunti a tempo indeterminato, al 7 settembre, erano 2.987, quelli a tempo determinato 2.784, mentre quelli chiamati tramite la graduatoria GPS, secondo l'articolo 59 comma 4, sono 234. In totale 6.005 immissioni in tutta la regione per gestire la formazione di oltre 702.780 alunne e alunni dall'infanzia alle superiori, suddivisi in 34.270 classi. Gli alunni delle superiori sono 256.212, che hanno a disposizione 11.706 classi: una media di 22 tra ragazze e ragazzi per ogni aula, che per quasi 2.000 classi, come confermato dal report, viene superata.

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