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Attualità Trastevere / Via Natale del Grande, 6

Il Cinema America non verrà demolito, respinto il ricorso della Progetto Uno

La proprietà della sala cinematografica voleva realizzare parcheggi ed appartamenti

Il Cinema America non diventerà un parcheggio. La sesta sezione del Consiglio di Stato ha messo la parola “fine” ad un contenzioso durato ormai 11 anni tra la proprietà della storica sala cinematografica di Trastevere, la Progetto Uno Srl, e il Ministero dei Beni Culturali e, di riflesso, anche con quella che oggi è conosciuta come la Fondazione Piccolo America. Una vittoria attesa da tempo dai ragazzi e le ragazze che, nel 2012, occuparono lo spazio per evitarne la demolizione e la riconversione in parcheggi ed appartamenti, come avrebbe voluto la Progetto Uno.

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Il contenzioso

Nel 2002, dopo la chiusura risalente al 1999, la Progetto Uno Srl acquistava il Cinema America per circa due milioni di euro. Un investimento teso a realizzare, al posto della sala, edifici e parcheggi, trasformando quindi radicalmente la destinazione di uno spazio che, per anni, era stato un punto di riferimento del quartiere. Così, un gruppo di giovani, nel 2012, ha deciso di occupare il cinema per “salvarlo” dalla demolizione. Nel corso degli anni, quella che era l’Associazione Piccola America è diventata, nel 2022, una fondazione, allargando ulteriormente i propri orizzonti. Sullo sfondo, però, c’era sempre questa battaglia legale che lasciava il collettivo con il fiato sospeso. Nel frattempo, il Ministero dei Beni Culturali aveva apposto sulla struttura un vincolo di tutela dei beni storici, iniziativa che era stata contestata proprio dalla Progetto Uno.

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La sentenza

Il Consiglio di Stato ha respinto definitivamente il ricorso presentato dalla proprietà privata del Cinema America, confermando quando già espresso dal TAR nel giugno 2020: il ricorso è "palesemente infondato". L'immobile, conferma la sentenza, è "una rara testimonianza della storia della cultura degli anni cinquanta", "un connubio tra architettura e arte" e "un unicum con gli apparati decorativi e gli arredi" per questo non potrà più essere demolito e riconvertito. Ora la proprietà dovrà farsi carico dei costi di restauro e conservazione dell'immobile in quanto riconosciuto come bene di interesse culturale.

Una nuova fase

“Da oggi si apre una nuova fase” è il commento, a caldo, di Valerio Carocci, presidente della fondazione. “Per troppo tempo la ferita del degrado in via Natale del Grande è rimasta aperta, a causa di un contenzioso legale avanzato dalla proprietà privata e non per via della tutela apposta dal ministero. Ringraziamo tutti i residenti e i commercianti di Trastevere che in questi anni non hanno mai smesso di credere in questo sogno. A chi per sfinimento ha iniziato ad accogliere l’idea della riconversione pur di superare l’abbandono, diciamo invece che il tempo dell’attesa è finito”.

Riaprire il Cinema America

Sembra quindi sia giunto il momento che la proprietà e la Fondazione Piccolo America, reduce dal successo del Cinema Troisi, di sedersi ad un tavolo e discutere del futuro dell’immobile. “Abbiamo chiesto un incontro alla proprietà per valutare ogni strada percorribile al fine di riaprire il Cinema America come tale – continua, in una nota, Carocci - i proprietari restano liberi di riaprirlo, nel rispetto della tutela, a prescindere dal nostro impegno. L’importante – conclude Carocci – è che l’America torni a essere una sala attiva. Abbiamo vinto in ogni caso e saremo sempre felici di rivederlo aperto. Ora non ci sono più scusanti: il destino dell’America è ormai definito e noi come Fondazione siamo a disposizione per riaprirlo”.

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